02 ottobre 2006

In Giapponi - Scritto sulla pietra
Uso spesso l'espressione "scritto sulla pietra" approfittando del contrasto per il fatto che molto del mio lavoro è scritto su supporto magnetico.
Oggi che la qualità dei supporti di memorizzazione è bassa e la loro importanza e capacità sono imponenti si può ridere di pochi ideogrammi scolpiti sulla pietra.
Però la durata del granito rispetto ai floppy da 8"? (non è un errore, quando ho iniziato a scrivere le prime bubberie i floppy da 8" erano quelli piccoli...)

Ovvietà condibili con i soliti paradossi della biblioteca che ha digitalizzato e perso ciò che sulla carta durava secoli.

Però mi ha stupito vedere che in Giapponi alcuni grandi pilastri di pietra sono scolpiti per la profondità di un pugno. Quanto ci metterà l'erosione a livellare la pietra e a far scomparire i caratteri? Un milione di anni o più?

Ok, se i lavori di restauro sono in attesa della finanziaria non si salverà molto... però i bubbi dovrebbero radere al suolo il mondo mooolto prima! Insomma c'è modo e modo anche di scrivere sulla pietra.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

beh, non credo che ci siano mai stati flopponi più grandi degli 8". Al limite, ci sono stati dispositivi di memorizzazione più grandi...

2/10/06 15:53  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Non erano molto pieghevoli effettivamente :-))
Mi riferivo ai dischi del PDP-11, quelli con l'ampolla che indicava se il disco aveva preso botte e quindi era diventato inutilizzabile.

4/10/06 09:22  

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