28 maggio 2010

La bocca sollevo dal fiero pasto
Volevo appuntarmi comè poi andata la cosa dell'A.D. che cera l'aperitivo e poi anche.
Intanto mi va riconosciuto che sono stato il numero 1 del pomeriggio. Non so se hanno messo il filmato sul sitio dei film ma non credo ci siano dubbi. E come sempre il primato viene dalla perfetta conoscenza del campo e dal dominio della situazione.

Mi ricordavo di dove mettono il caffè e così mentre tanti cercavano a quello della sera, che alle 17.00 era ancora chiuso, io già ero pronto per i biscotti e sono arrivato a prendere il primo assoluto, aprendo così le danze.

Non cè poi molto da dire, se non che le paste mi sembravano un po' strane, fuori misura. Ebbene tutto il cibo e il personale venivano da 450 km! Perché? Ho subito pensato che fosse per la sicurità dell'A.D. mappoi il suo assaggiatore deve avergli sconsigliato di mangiare al buffer e così si è dileguato si alla fine ma senza mangiare. Così poi non lo esplico perché il buffer veniva da li. Forse pensavano che tra i gianduiotti e 100 mila disoccupati non ci fosse cibo? Ma non lo sanno che all'ultima settimana del mese c'è la borsa del povero a 6 euri? Chissà.

Per l'aperitivo della sera va detto che era abbondante. Ho apprezzato i sedadini, ma anche la piadina (e vorrei ben dire che selerano portata da casa!), ma anche i croissan salati che, spesso, sono ripieni di sostanza assetanti e invece erano buoni. I salumi non erano esagerati, erano quelli comprati, sisà, e pativo che mancava un bel chorizo piccante, ma erano freschi e, anche loro, abbondanti.

Non mi sono fermato fino al dolce, se cera. Un po' perché mi ero riempito, un po' perché poi è scomodo mangiare in piedi. Buono che non conoscevo nessuno di quelli che sisono fermati, così ho potuto mangiare senza stare tanto a conversare che è un ostacolo al cibo.

Però è bubbo che è bello mangiare in compagnia ma senza compagnia si mangia (se in piedi) meglio, anzi è

Troppo bubbo!

P.S.: la conferenza era fintissima, con gli ospiti che sono tutti che si conoscono e che si fanno poi i favori. Ma, del resto, chisene importa?
Mutatis mutandis
Mutatis mutandis dicevano gli antichi romanici. Ma, checché ne dicano quelli che opinano che gli antici mangiatori di olive erano molto più saggi dei romanici costruttori di fogne, la frase cela tuttora oggi per noi che siamo ben più evoluzionati, una saggezza inaspettata.

Infatti è come se l'invito a cambiarsi le mutande sottointedesse anche di adeguarle alle circostanze, che è un insegnamento che oggi, comodamente seduto sulla sedia da bubbo, ne posso dire di capirci l'importanza.

Ora è logico che il bubo debba avere mutande consone alla situazione, ad esempio di morte fulminea, di incidente stradale con ricovero, di caccia grossa o le normali mutande a pallini da bubbo quotidiano. Ma quello che non sapevo è che anche per le biciclettine della palestra dei fighetti ci vanno apposite mutande con un rinforzo in gommalatta che impedisce al sellino di molestare le chiappe.

Infatti capitava che, andando nella palestra perché stavo tutto il giorno seduto ed è male, dopo le biciclettine non riuscivo più a stare ne seduto ne impiedi dal dolore. Ora, grazie alla gommalatta, posso stare seduto e con la sedia con le rotelline ho anche risolto il problema che non riesco ad alzarmi.

Oh, insegnanza della cultura muscolare! Quanta saggezza che già i romanici conoscevano!

Infatti ho imparato che:
1) le mutande di latta servono;
2) essere paraculati garantisce stabilità nel futuro;
3) i miei compagni di biclettina credevo che avessero delle mutande ridicole da fighetti e invece avevano ragione; che sottointende mai giudicare chi fa un lavoro fino a quando tu non lo fai meglio;
4) puoi anche sembra un po' pici* con le mutande di gommalatta ma senza non ti muovi in modo esattamente elegante, almeno fino a quando zoppicare e saltellare per tutta la palestra sfragandosi il culo non sarà considerato elegante.

Troppo bubbo!

26 maggio 2010

Signus temporum
 Comunqe sia saloni e convegni sono rappresentativi della situazione, a patto di saper leggere i segni, e questa è la loro utilità.

Mi sono iscritto a che ce una conferenza del Gran. Bubb. Amm. Deleg. della grossa società dei telefoni anche se il programma non è tanto chiaro, salvo due punti
1) parla il medesimo Gran. Bubb. Amm. Deleg. (poi magari in video registrato, sisà);
2) alla fine ce la pappatoria (vabbé, immagino la solita rissa in direzione di un vassoietto di salatini che qualcuno giura di aver visto e per avere un sorso d'acqua da bradipi con il cravattino e la divisa impiastricciata, ma tanto attira).

Prima mando la mail con i dati, come richiesto. Arrivano un paio di mail di conferma.
Poi mi arriva che c'è il form da compilare, e lo compilo.
Poi arriva la pagia di conferma e la stampo (non sia che mi perdo ste pizzette dopo 2 ore di blabla).

Ieri mi chiamano al telefono. Colpo di scena. C'è anche il cocctail di benvenuto mezzora prima dell'inizio.

Cioè il testo della telefonata non era "dica se viene davvero dopo mail e form, che i bubbi sisà che si iscrivono e poi non vengono! Ora o mai più e cerchi di essere convincente, altrimenti la depenno fino a quando non cambia l'Amm. Deleg.!". No, il testo era "venga mezzora prima che ce una mini-pappatoria. PUNTO".

Mapperchì mahanno preso? O forse che sappiano? Che a forza di ascoltare le telefonate sanno chi è bubbo e chi è

Troppo bubbo!

25 maggio 2010

In demo mè apparso
E' un paio di convegni che sento parlare malissimo dell'effetto demo, per cui si prova qualcosa, qualcuno lo inaugura, poi si smonta tutto o, più spesso, si lascia un cadavere elettronico in circolazione.

Effettivamente ho iniziato a far caso alle antenne dell'antico sistema di cordless urbano che stanno cadendo (letteralmente) o ai totem abbandonati da tempo immemorabile.

Oh, muta memoria di modelli di business sbagliati,
antichi raccoglitori di slide altisonati!
Dite voi muti testimoni delle aziendali traversie,
l'assessore beneficiò dell'inaugurazione?
L'A.D. ebbe qualcosa di bello da dire alla trimestrale?
Che almeno su tanta immondizia tossica si sia fondato il bene e il bello,
che su tante riunioni e urgenze si erga il vantaggio e, chissà, un aumento o una promozione!
Ma muto circuito senza energia, tu non parli.
Non propali il bene che hai creato, se fu.
Sia il passato impolverato modello ed esempio dello spreco futuro!
Non fosse perché il bubbo è sempre

Troppo bubbo!
Quanti usi
Vedevo che un periodista magnificava le future meraviglie del 3D. Figurarsi, diceva il bubbo, che tra i Giapponi già hanno il menu in 3D! Oh, meraviglia della tecnologia! Oh, sia lode ai miracoli della ricerca e della bubbità!

Ora il tipo di menu più diffuso tra i Giapponi sono dei modelli di cera (rigorosamente 3D), senza considerare quelli che ci sono i sushi (anche loro 3D) che scorrono sul nastro e uno, tutto bubbo, li mangia e poi si contano i piattini colorati e vince che Bubboni ne ha mangiati di più di tutti.

Insomma il 3D con gli occhialini sarà anche un modo di fare il menu, ma non è certo nuovo o migliore perché quello del nastro poi si mangia ed è sicuramente meglio.

Troppo bubbo!

24 maggio 2010

Tempus tempi
Già melo ero appuntato che si viaggia sempre nel tempo e non solo nello spazio. Non è che uno tutto bubbo è andato nella tale città ma è che ci è andato in un certo tempo, sia di tutti che proprio.

Così rivedere dal tassì la città della carbonara mi ha fatto impressione. Mi sembrava come una foto messa nell'album che poi non ingiallisce ma cambia. I luoghi dei turisti sono anche i miei ma non come spazio, piuttosto come tempo. Io aspettavo la l'inizio dell'opera, io pranzavo lì in un giorno di sole, io visitavo il museo laggiù quando cera l'apertura gratuita. Nulla è spazio, ma tempo, tempi.

Così non è che ho vissuto qui, è che ero qui in un tempo. E anche ora non sono tra i gianduiotti e non sono più tra le tapas. Ma è che sono in un tempo che scorre e che quindi mi fa muovere.

Non sarò mai più di una città o di una nazione, oramai sarò sempre in viaggio e in un tempo.

Troppo bubbo!
Renovatio bubbitatis
Gaudim magnus rennovatio bubbitatis trasportum!
E' sempre bubbo vedere come poi non è che tutti sono sempre lì a competire, ma talvolta si uniscono gioiosi per agevolarsi a vicenda. Ed è altrettanto bubbo vedere come i più antichi mezzi di trasporto sono ancora capaci di stupire con innovazioni che neppure caino che a suo modo è stato tra i più grandi esploratori di vie sconosciute.

Si potrebbe pensare che con il tale mezzo di trasporto nella versione più tutta bubba uno poi non compra automobili sempre obsolete e sempre inquinanti. E così poi tutti si lamentano perché non lavorano, non distruggono, non inceneriscono, non inquinano e tutti sarebbero tristi.

E invece no! Dalla città della carbonara alla città gianduiotta si può rientrare solo fino alle 18.00. Poi basta. Non è che si paga di meno o altre trovate è che non si viaggia e basta. Così il modo più comodo è arrivare in un'altra città, strapagando, quindi continuare in auto o dormire comodamente fino al mattino dopo in qualche pratica panchina (se non è reato) e poi proseguire nuovamente strapagando oppure piano piano.

Comunque una cosa è sicura il tale mezzo non sopprime gli altri, anzi! Senza una gioiosa cooperazione di mezzi non si arriva ne volenti ne nolenti, ma sempre lenti.

Troppo bubbo!

16 maggio 2010

Regolationis civicus convivium
Prima che andassi tra la carbonara e le tapas nel condominio vivevano un sacco di vecchi. Erano sempre lì a ficcanasare e a criticare, tutti bubbi e arcigni come se fossero i personaggi cattivi di un romanzo di bubbi arcigni.

Poi tornato i vecchi non c'erano, forse si sono trasferiti in un altro quartiere a dire malignità o forse a riposare, chissà. Al posto ci sono i "giovani" (per come li si intende oggi, prima sarebbero stati adulti ma ora non ci sono più perché con il bipolarismo sono rimasti solo i giovani e i vecchi) e taluni hanno anche messo i pampini.

Così, quando non diluvia, capita che ci siano dei pampini che giocano nel cortile condominiale, di fronte ai garages tirano carrettini e fanno avanti e indietro nei pochi metri di ferrocemento inseguendo chissà che fantasia di pampini.

Quindi, dico, il regolamento deve essere adeguato. Non ci sono più i vecchi, è ora di adeguare le leggi alle nuove necessità della convivenza civile e benigna.

Proporrò che sia specificato ben bene che "il cortile antistante i garage è riservato all'andirivieni dei veicoli a motore o delle bici solo se nascoste nei garages medesimi. E' pertanto fatto divieto di usarlo per i giuochi o per il divertimento generale perché potrebbe causare molestia ai bubbi residenti e condomini che hanno tutti i diritti. I pampini non hanno i diritti e quindi devono astenersi dal molestare e dal giuocare, anche senza palle, e non turbare l'andirivieni di detti veicoli."

Troppo bubbo!
Il post più letto di questo blog
Spesso si vede la bubbità delle statistiche e mille ne sono gli esempi. Io non rispondo mai alle statistiche per telefono ma, ognitanto, a quelle web per vedere se sono sempre bubbi uguali.

L'ultima che ho risposto era una grossa società dei mangiatori di formaggio che vende libri. Ho provato il loro sistema di vendita libri ed è molto peggio di quello di un'altra società dello stesso settore ma delle pizze. Fatto un ordine non puoi aggiungere libri (cioè di autolimiti nel potenziale di vendere, geniale) o togliere quelli che tanto non hanno, i tempi di attesa sono lunghi per titoli che dicevano di avere e tutto. Di meglio dell'altro c'è la consegna in negozio fisico che non ha costi anche per un solo libro. Manccadirlo questo pregio NON è pubblicizzato da nessuna parte e losì capisce solo alla fine del processo di vendita o perché uno losà.

Nel loro sondaggio permettevano di dire queste cose intelligentissime, fermo restando chemmai eppoimai un mangiatore di formaggi si farebbe spiegare da un pizzaiolo come deve fare le cose? No. Il sondaggio, forse avanzato nei cassetti o forse dedicato alle nazioni inferiori era per capire se uno si fida a comprare su Internet. Come se tra le pizze si fosse ancora a dieci anni prima o come se il cervellino di quello del sondaggio fosse rimasto attaccato alla macchina da scrivere mentre il resto del mondo evoluzionava.

Ma se cotanta bubbità affligge solo la grossa azienda e qualche noiosa presentazione e scarsità di funzionalità (tanto io mene torno a comprare i libri sull'altro sitio) quella che mi appunto riguarda la già pessima comunicazione dei media tutti.

Vedevo, non so dove, che uno commentava che sul sitio del tale periodico l'articolo più letto era qualcosa di bubbo. E questo è un meccanismo pericoloso perché apre alla cosa cheppoi si mettono solo gli articoli bubbi perché sono quelli che tutti leggono e cheppoi uno non legge più perché ci sono solo bubberie e che, comunuqe, le bubberie rimangono le cose più lette. Il tutto sempre muovendosi si assi di pseudo-scienza, ingnoranza statistica e incapacità di raccogliere i dati per capire il mercato nella sua complessità.

Questo blog non ha il contabubbi. Non so quale post è più letto, non mene importa un accidente, non mi interessa sapere da dove uno lo legge e con che browser e tutto.

Tanto dimostrano gli utilizzatori dei più sofisticati strumenti di correlazione e statistica e preparazione di slide e di massacrazione dei contenuti intelligenti che il lettore è bubbo, anzi è

Troppo bubbo!

12 maggio 2010

Contenitori e contenuti
Volevo iniziare gli appunti saggi sulle notizie ma il tempo è poco e così metto le solite due bubberie e via.

Una cosa editoriale è come un partito, fatta di due parti che una si vede e una no.
Nei partiti si vedono le persone ma sarebbe un errore bubbo credere che un partito sia tutto li. Per questo che spesso la persona "buona" in un generico partito non è cheppoi faccia chissàchè. La parte che non si vede sono l'ideologia, la prassi, la storia, le relazioni con i poteri forti, i rapporti percentuali con gli altri partiti e i rapporti del Cencelli, e tutto quello che c'è ma che non si vede. Le due cose, quella che si vede e quella no sono quello che esiste e che importa. Quindi un può essere, chessò onesto, ma messo in un partito di ladroni la sua azione risultante sarà al massimo quella di chi vede i ladri e non chiama chi di dovere.

Analogamente un periodico è fatto dagli articoli, e tutti opinano facilmente sugli articoli, ma anche dalle scelte editoriali. Le scelte pesano moltissimo, anche nel caso estremo che non sono fatte.
Quindi l'articolo può dire "straniero ruba", "tizio ruba", "poveraccio ruba", "bubbo accusato di furto", "bubbo sospettato di furto", ecc. ecc.
ma la scelta editoriale di parlare di questo e non di altro non è, come credono i bubbini, perché quello è successo e qualcosaltro non è successo.
Mille sono i "fatti" ma quali vanno riportati, quali trascurati, quali commentati dal periodista intelligente e quali da quello stupido, quali analizzati e quali buttati lì è tutto da scegliere e non è che tutto dipende dal benigno volere degli dei ma da chi ha un piano sugli investimenti.

Anche nel caso dei bubbi che vogliono riportare le cose bene il finanziatore non è che dice sugli articoli ma sul piano editoriale. Cosa si studia? Cosa è già coperto da altri? Dove si vuole che un congiunto di articoli vadano e creino? Questo è un pezzo di cose che il bubbino non capisce che c'è e che conta.

Ad esempio i capi di stato delle nazioni che non sono amiche del padrone tutto democratico sono ridicolizzati in tutte le nazioni suddite. Non sono oggetto di analisi profondissime ma è autorizzato ridicolizzarli. Oppure i dittatori amici non sono praticamente mai citati, scompaiono un po' come i loro oppositori. Oppure il nucleare che tutti i periodici bubbi delle pizze lo sostengono, non è che sempre sempre fanno l'articolo che dice che è buono, ma si parla come se fosse una cosa buona mentre si dice dei ghiacci o di altre cose. Come il tabacco uno magari dice che il pepe fa male, ma l'effetto (voluto e ben studiato) è che allora le sigarette sono un'opzione possibile e non una follia.

Per gli articoli anche bisogna considerare che tanti sono scritti per far piacere al capo, con tutta l'autocensura e la pigrizia mentale che è necessaria. Qualche tempo fa sentivo alla radio delle pizze una cosa tipo "i clandestini hanno lasciato le coste del [NAZIONE DI DITTATORE AMICO]...". Ecco se uno dice questo e non lo fanno nero, ma più nero di quelli, allora ecco che continua, che capisce che piace al padrone, che tutti i giorni prosegue su una linea politica così chiara che non serve scriverla o dirla.

Così sembra che tutto sia a scrivere, invece ciò che conta in un testo scritto non è scritto. Anche se sembra bubbo, anzi

Troppo bubbo!

11 maggio 2010

Come questionare la bubbità e dormire contenti
Gli euroburocrati hanno publicizzato di aver messo in campo 750 miliardoni di euro (ehi, ma non mancavano i soldi per le scuole, il lavoro, la sanità, le pensioni, l'energia sana e tutto?) per... e qui le cose si complicano.

Per far cosa? In realtà, appena uno legge oltre la propaganda dell'eroica lotta contro gli oscuri speculatori che attentano ai benigni stati dell'eurobestia, si capisce che tutta la manovra è di una bubbità sconcertante.

Ma, a parte gli speculatori, possibile che nessuno abbia l'onestà di questionare tutto il sistema, di evidenziarne la bubbità e di invocarne la fine?
Ma forse no. Meglio che il bubbino si creda la storiella degli speculatori cattivi. Dopotutto le fiabe servono a dormire bene, non a sentire l'esigenza di svegliarsi e di liberarsi dei ladroni.

Troppo bubbo!

10 maggio 2010

Comunicatio securitatis
"Holding mafiosa sul trasporto della frutta"

Dire al telefonino "e compra anche un 1 kg di pere" è sempre più pericoloso.

Tanto vale dire "vedi se c'è ancora la coca in offerta" e poi scandire bene il nome e il codice fiscale per facilitare quelli delle intercettazioni.

Troppo bubbo!
Intolleranza al preordinato
"[SOLITA ZUPPA] arriva. Il 28 maggio. Preordina il tuo oggi."

1) Intanto odio la formula bla blaBla bla. La odio meno di quella che usa le maiuscole a casaccio per "dare enfasi" (poi enfatizzi tutto e così non ha più enfasi nulla) ma anche questa non mi piace.

2) Mi piacciono i prodotti liberi perchè, tra l'altro, possono aggirare la stupidità degli operatori [TALI]. Figuriamoci semi compro una roba che neppure posso scegliere cosa mi pare e selo voglio tenere o buttare.

3) Al più lo prenotavo (non è vero, non ho neanche i soldi) ma se è tutto preordinato allora non sene parla.

Troppo bubbo!
Tutto un exito
Così risulta che tutta la politica economica dell'euroburosauro, per anni e anni, è stata sbagliata. Risulta anche che, come già visto in occasione degli ultimi democratici accordi che se a qualche popolo non piacciono si rivotano perché non è stato previsto che non siano approvati, anche tanti altri accordi non prevedono questo e quello.

Tutto un imprevisto, tutto un fallimento, tutto il contrario della propaganda martellante.

Sarebbe un exitazzo delle previsioni avverse a questa gestione e costruzione criminale dell'europ*, barbaro mostro liberista che si è mangiata la pia aspirazione dei popolini di non sbudellarsi più ai patrii confini e di dare qualche esame in un'altra nazione.

Ma così non è. Non ci può essere successo quando ci sono tre morti, il mostro continua a imporre assurde condizioni di vita ad un sacco di popolini per la realizzazione di bubbe teorie economiste, il tutto senza mai mettere in discussione l'immane spesa bellica e il finanziamento alle mafie di tutto il continente, oltre che ai sempre affamati amici e parenti.

Però vedo l'incertezza tra chi si è nutrito di propaganda per anni. Almeno questo è bello, ma avrei preferito vederlo con un sospiro perché il mostro era morto e non con tristezza perché ad essere morti tre bubbini comuni.

Troppo bubbo!

06 maggio 2010

Hipotesis bubbitatis
Tempora moditicatio forma regis magum societatis!

Eh sì. Il mio modello su come funziona una moderna grossa società e su quanto è bubba è da rivedere, alla luce dei nuovi livelli di bubbità che si possono raggiungere con i moderni contratti lavorali.

Dolenti revisioni quam facti contrasti bubbus refexionis.

Siccome a breve la luce si pagherà molto di più di giorno e un po' di più di sera, essendo anche sveglio di giorno mi sono risoluto a cambiare contratto di fornitura.
Il problema è che per avere lo sconto superbubbo si poteva attivare solo telefonando. Vabbé. Mi aspettavo che dopo aver comunicato tutti i dati a voce poi mi mandassero un pdf da spedire per posta correggendo tutte le bubberie e poi attivavano la cosa. Invece no.

Chiamo e un operatore umano mi dice veloceveloce "tutti i bubbi sono occupati, abbiamo preso il numero sarà richiamato prestopresto". Vabbè. Nessuno chiama.

Riprovo il giorno dopo e mi risponde il solito operatore veloceveloce con la stessa tiritera. Però dopo un po' mi richiamano.

"Sono Bubboni vorrei attivare il coso MegaLuxScontoSuperBubbus con lo sconto SuperBubbus".
"Vabbé, ma lei è bubbo?"
"Sì, certo sono bubbo"
"Ah, allora non può. Deve essere registrata la voce di uno non tanto bubbo che conferma che vuole attivare la cosa. Quand'è che è in casa qualcuno poco bubbo?"
"Umm, stasera."
"Non va bene, io ci sono ..."
[TENTATIVI DI FISSARE UNA DATA/ORA ADATTA]

In realtà qui averei dovuto capire, ma quando uno crede di sapere poi non impara. Anche se non era facilefacile capire il problema che questa società tira sui clienti. Eddire che li avevo scelti anche per il loro impegno morale e tutto.

"Ok, mi dà tutti i numeri possibili ed immaginabili? Poi quando c'è in casa qualcuno meno bubbo registriamo la voce per confermare l'attivazione".
[PARTE LA MASSA DEI NUMERI TUTTI BELLI]

Poi il pomeriggio dello stesso giorno c'è qualcuno meno bubbo che invece non cera proprio quando avevo faticosamente concordato. Vabbé, dico, chiamo io ora e così registrano il "si, quiero" e tanti saluti.

Chiamo, voce veloceveloce, richiamano. Spiego la cosa.
"ah, nono, mi riservono tutti i dati poi registriamo"
"Vabbé, però può annullare l'appuntamento telefonico che avevo concordato?"

In realtà quello che temevo è che poi risultava una richiesta senza la registrazione di approvazione.

"Nono, non posso. Ma tanto non importa"

E quando mai importa all'operatore?

Massa di dati. Una 20 di "si, quiero".

Oggi chiama quella dell'appuntamento.
"Grazie, ma siccome poi oggi non cera allora ho richiamato io il giorno stesso. Mi spiace che non l'abbiano avvisata"
"MA COME? IO ERO VENUTA PER QUESTO, MI ERO STUDIATA LA PRATICA! [click]"

[click] sarebbe il suono del telefono sbattuto in faccia.

Vabbé, se avrò un minimo problema con il contratto (la mail non è ancora arrivata) ricopio questi appunti in bella e li mando al direttore centrale della sede generale con tutti i dati perché l'operatrice bubba sia sbattuta nella polvere e trattata come prescrive il codice etico della società in questione.

Però la cosa è interessante. Una volta la ferocia degli obiettivi di vendita e degli incentivi correlati era confinata a livello direzionale e produceva i disastri che pochi conoscono (a parte quello che ha verificato, ad esempio, qualche MILIONE di SIM attivate dinascosto). Oggi quella ferocia è stata fatta dilagare fino all'operatore di call center inbound! (anche se chiamano loro è perché li ho chiamati io).

Troppo bubbo!

02 maggio 2010

Semper bubbus
Ah, i commentari di bubbina sui periodici richiederebbero un largo pensamento e appuntazione sulle questioni, ma sono in medium res con le cose del lavoro e non posso dedicarmici.

Però mi pare bene rilevare ancoa una volta il lato bubbo delle cose, per cui anche nel male c'è il bene, basta vederlo bubbamente.

Vedevo le notizie, sempre più terribili, sulle cose dei pedofili e del relativo, colossale, mondiale, insabbiamento.

Due i punti bubbi:
1) gli scienziati sempre dicono cheppoi tutto il mondo sarà di sabbia, che i monti si sbricioleranno e il deserto avanzerà e le grandi opere mafiose e tangentizie si scioglieranno e tutto. Però, da buoni ignoranti, non esplicano perché. Ora inizio a capire a cosa serve tutta questa sabbia.
2) prima se un officante della tale religione era cattivo, scorbutico, sempre incazzat* tutti lo sputavano e dicevano che non era un buon rappresentate di quella affascinante allegria e letizia. Così i bubbi erano emarginati e intristiti. Oggi se un officiante è un bubbo, odiato anche dai bambini, incapace di fascinare chiunque ecco che tutti lo vogliono perché si dedichi all'allevamento dei bambini, senza pericoli per nessuno. E' un trionfo del bubbo, che sarà bubbo ma non è pericoloso e non va, dopo anni, coperto di sabbia.

Troppo bubbo!