26 giugno 2013

De bubbus consulentia
 Mi dò proprio conto di quanto in una società bubba serva la consulenza bubba per comunicare in modo effettivo con i bubbi.
Miravo il cartello di una "scuola" cent'anni-in-uno che fanno pubblicità adesso per ramazzare i bocciati e i soldi delle relative famiglie.

Letterale il cartello, scritto su finta lavagna escolare, dice

BOC-
CIATO?
Recupera subito!

Maddico? Ma come si fa ad insultare così il tuo stesso pubblico pagante di bubbi? Chiedi a un bubbo prima di imprimere i cartelli, no?
Lo dico qui aggratis, come il resto del blog, che il cartello, parlando da bubbo a bubbo, andava fatto così

BOCC-
IATO?
Recupèra subito!

Troppo bubbo!

21 giugno 2013

Il resto
A grande richiesta di tutti i gnoranti di latino bubboniano metto anche il resto, tanto pare che la legge delle scuole non lo impida.

Hunc nemo in magnis rebus sublimitate, in parvis proprietate superaverit. Idem laetus ac pressus, iucundus et gravis, tum copia tum brevitate mirabilis, nec poetica modo, sed oratoria virtute eminentissimus. Nam ut de laudibus, exhortationibus, consolationibus taceam, nonne vel nonus liber, quo missa ad Achillem legatio continetur, vel in primo inter duces illa contentio, vel dictae in secundo sententiae, omnis litium atque consiliorum explicant artes? Adfectus quidem, vel illos mites vel hos concitatos, nemo erit tam indoctus, qui non in sua potestate hunc auctorem habuisse fateatur. Age vero, non utriusque operis ingressu in paucissimis versibus legem prohoemiorum non dico servavit, sed constituit? Nam et benivolum auditorem invocatione dearum, quas praesidere vatibus creditum est, et intentum proposita rerum magnitudine et docilem summa celeriter comprensa facit. Narrare vero quis brevius quam qui mortem nuntiat Patrocli, quis significantius potest quam qui Curetum Aetolorumque proelium exponit?

Però nessuno è limitato dal grande indovinello e sembra il proprietario del superavit. Egualmente ai lati pressato, giocondo e triste, esortato a copiare, tacendo sconsolato, libero come il nonno o la nonna, che porta a messa Achille dopo averlo legato, ma avendogli prima dato un dolce e dettato la seconda frase, tutti attacano il consiglio dell'arte del litio? Affettando quelli, i quali a metà sono concitati, nessuno si erge così ignorante che non potesse trovare un autore da fare. Invecchiando è vero che non ti intristiscono le opere di versi placidi, che presiedono i credenti che cercano con retta magnitudine e tutti docili di capire come ricevere rapide ricompense. E' vero narrare che Patroclo è morto per poco tempo, che significa che chi si cura con l'Aetolorumque poi si espande come l'elio?

Mah, quello dell'Aetolorumque non lo so, comunque mi pare un testo bubbo, anzi
Troppo bubbo!

20 giugno 2013

Un aiutino
Sed nunc genera ipsa lectionum, quae praecipue convenire intendentibus ut oratores fiant
existimem, persequor. Igitur, ut Aratus ab Iove incipiendum putat, ita nos rite coepturi ab Homero
videmur. Hic enim, quem ad modum ex Oceano dicit ipse amnium fontiumque cursus initium
capere, omnibus eloquentiae partibus exemplum et ortum dedit.


Se da qui non te ne viene una lezione, conviene che capisci principalmente e parli all'oratore, finché esiste, perseguitandolo. Acceso ed arato da Giove iniziando una puttanat*, noi siamo andati ai riti che vedeva Omero. Egli, che al modo dell'Oceano diceva a se stesso animo e forza nella corsa con le capre che inizia, tutti parlano degli esempi separatamente e si occupano dell'orto.

Non ho tempo di tradurlo tutto, ma metto almeno le prime linee. L'aiutino è che se il testo consegnato dopo 6 ore somiglia a quello di Bubboni... BRAVO! Bubbo eri e bubbo sei rimasto, anzi

Troppo bubbo!

19 giugno 2013

Meno 'i'
All'aradio delle pizze dicevano che molti mandano i messaggini ma perché non hanno capito quello delle trattative.
Effettivamente la retorica delle guerre di pace non permette tanto facilmente di passare alla trattativa coi nemici. E poco rileva che prima della guerra di pace erano amici o che per anni i fedeli sudditi buoni glisi hanno dati i soldi perché e purché andassero ad attentare vicino a qualche altra caserma.

Però non comparto lo stupore dei pizzaioli imbottiti dalla propaganda di guerra.

Ho mirato bene diversi periodici e non si tratta di trattativa con i talebani. Giammai! La trattativa è con i 'taleban' (virgolette compese e rigorosamente senza la 'i').

Magari mi sono distratto ma per me i taleban sono appena arrivati nel circo della propaganda e già sono con le gambe sotto il tavolo delle trattative. Ora tocca a sottolineare il trionfo della guerra di pace e tutto ma, soprattutto, dopo aver depredato i finanziatori cittadini democratici (vabbé, hanno le loro colpe), dopo aver arricchito gli amici (vabbé, hanno i loro meriti), adesso sarebbe bene resuscitare i morti, riportare a casa le prostitute e le altre vettovaglie degli eserciti di pace e amici... come prima.

Troppo bubbo!

15 giugno 2013

Porcellas latinorum
La diffusione del latino bubboniano tra le pizze è incoraggiante mami desta preoccupazione.

Dei bubbi che volevano protestare contro quello del maiale anziché portarne uno ne hanno portati tanti.

Ora in latino bubboniano tanti maiali fa "porcellas" e non "porcellun" come è quando di maiali cènè uno! (da cui poi i bevitori di thé usano la 's' per dire tanti e i pizzaioli 'un' per dire uno, essendo il latino bubboniano medium patri omni lengua inquanto derivato primo dalla lingua gianduiotta da cui derivano tutte le restanti lingue).

Ma non possono consultare Bubboni prima di cadere sulla grammatica bubboniana così brutali?

Troppo bubbo!
Eroi del tempo bubbo
Mi segno di due eroi del tempo bubbo, anzi tre.

Infatti non credo che il primo sia uno ma due anche se non si può dire tanto è simmetrica la linea del pensamento. Ma è certo che  bisogna essere eroi della propaganda per tirare fuori delle storie così bubbe, ma così bubbe che il solo nobile scopo di far apprezzare una guerra di pace neppure basta per cotanta bubbità.

La storia sarebbe che
1) [PRIMO EROE DELLA PROPAGANDA] un pampino ha tirato una bomba nel carro (che, come nella tradizione delle guerre di pace, normalmente si occupano di schiacciare i pampini come polpettini purché non lo dicano);
2) [SECONDO EROE DELLA PROPAGANDA] uno degli armati si sarebbe buttato sulla bomba, ma che non era vero che la veva tirata il pampino di prima, che così è morto.

Ma come si fa, senza essere eroi, a vivere e/o morire nel magico mondo della propaganda di guerra?

La seconda sarebbe quella del bubbo che ha detto i segreti. Ora se uno è il primo è coraggioso ma non è detto che è certamente un eroe. Ma essere il secondo dei segreti, sapendo che il primo sospettato lo torturano come solo una democrazi* sa fare, richiede di essere un eroe. Anche perché sai perfettamente che una democrazi* retta dal più grosso trafficante d'armi del mondo rotondo non è che sene impippa.
Spero che gli riesca la fuga, anche perché sarebbe la prova che tuttosommato uno può ancora sfuggire ma seppoi selo vendono tampoco sarebbe raro o sarebbe difficile stabilire il prezzo. E anche il sapere dei tanti che seli sono venduti e comprati e lo fai lostesso devi essere un eroe, ma anche un po' bubbo, anzi

Troppo bubbo!

11 giugno 2013

Massè ci fosse?
Anche io mi appunto di quello delle lezioni e del comico e tutto.

- La campagna del Partito dopo che si è ricomposto è stata di provare un po' di tutto, ma una via che sembra piacere è quella che il comico è inutile perché non si è leato e allora non fa nulla. E' un'idea semplice, facile da comunicare ed impossibile da confutare, funziona.
Se fosse stata l'unica propagandata mi sarei chiesto chi era il genio che laveva pensata ma siccome è stata una tra mille allora era che le stavano provando un po' tutte e un po' ne toglie i pregi.

- E' vero che il nodo di chi aggreghi se non vuoi il Partito, ma davvero, è difficilissimo. Opino che il comico abbia fatto il meglio che si poteva, ma i meccanismi di chi ci va non possono permettere molto di meglio e questo è poco. E' bubbo che i farabutti abbiano un modo di aggregarsi e di relazionarsi buono mentre i civili (non dico quelli del comico ma tutti) non riescano a relazionarsi per motivi strutturali e di carenza di fine. Sono frattaglie dell'individualismo e della società pizzaiola senza futuro che si contrappongono ai grandi valori della famiglia e delle amicizie. Chiaro di perde, difficile che non perda.

- Il fatto che i votanti scendano, come dice il Partito, non gniene frega nulla a nessuno. Non a chi non vota, che sene frega, non a chi è letto, che sene frega tanto è li.

- Comunque ora è giusto farla pagarare carissima ai lettori che hanno, ancora una volta, scontentato tutti. Meno male che in una democratura lisi può bastonare ben bene ma senza i clamori.

- Maggioritario e disintegrazione sociale sono tristemente riassunti nella solita frase che raduna e compatta i politicanti di mezzo mondo: "Non c'è alternativa".

E qui che mi chiedo. Ma l'hanno imparata in occasioni formali per politicanti europe* oppure è come quei slogan che tanto piacciono cheppoi tutti (in nazioni diverse e tutto) lo dicono credendo pure di averlo pensato ma loro?

Troppo bubbo!
Felix opino
"Per ringraziarti della tua fedeltà, [UN SUPERMERCATO] vuole darti la possibilità di esprimere la tua opinione."

Vabbé non sono molto fedele al tale supermercato ma, se mi è permesso di esprimere un opinione, mi sa che il direttore del marketing deve essere appena arrivato dopo una lunga esperienza in qualche oscuro regime ancora più oppressivo di quello europe*, se cènè uno.

Dopotutto in genere opinare si può, solo che a nessuno gnene importa e sempre che non si tratti degli interessi economici del Partito o che si facciano i [NOMI]. In genere.

Troppo bubbo!

08 giugno 2013

Pizza fecit
Ma sono io che sono troppo esterofilo o capita a tutti? Cercherò i segni.

Ho notato che le cose delle pizze ci scrivono "Fatt'in'pizza" sempre più grosso. Una volta pensavo che, adesempio, i formaggi era per dire che erano buoni.

Ma ora mi sembra per dire "Ehi, tra le pizze siamo in grado di produrre questi diavoletti di cartesio! Non cè bisogno di comparli dai cini che ne fanno milioni perché anche noi riusciamo, magari con qualche aiutino se cè da usare le forbici, ma ci siamo capaci."

Mah, forse sono solo io che lo vedo così ma con la deindustrializzazione già non erano capaci di fare le cose elettroniche, figuriamoci dopo anni e anni del Partito che neppure imparano le cose ai pampini!

Troppo bubbo!
Scritte ma poco
Eh, come si vede che tutta questa fase di perdita di senso, quindi di non recuparazione dalla crisis economica, delle pizze non può essere documentata o raccolta.

E' un peccato per i futuri, macché forse capiranno che non poteva essere documentata proprio per la progressiva miseria culturale in cui il Partito stava cacciando o mantenendo le sue vittime.

Mene segno due.

I luoghi di una delle città più ferocemente sotto il tallone del Partito e della democrazia sono diventati tutti ex-. La perdita di senso e la tradizionale, per i pizzaioli, attitudine a non avere futuro fanno sì che gli spazi demoliti, del rame, delle ditte fallite che non le pagano, delle speculazioni e grassazioni del Partito, della devastazione ambientale, insomma della vita ordinaria siano tutti chiamati ex-[qualcosa].

Già, una volta cera qui [qualcosa] che magari facevano le cose agitando le manine o dei martelli o chissà, ma non è che non ci sia nulla ma è che non ci sarà nulla e quindi non serve un nuovo nome, quanto basta quello vecchio però che non c'è e quindi ex-.

L'altro è che sono andato in uno di questi posti ex- e con delle lastre di ferro ma spesse un paio di centrimetri ma doppie avevano fatto che ci appendono i cartelli delle cose o che vendono le pizzette.

Così almeno ho visto una cosa del futuro qui che come dicevo sopra non cè.

La perdita di senso fa sì che un materiale che ci farebbero le cose non serve e allora tutti moderni ci fanno che appendono i cartelli. Cartello peso 10 grammi. Coso che ci appendono i cartelli 100000 grammi. Tanto per capire cosa vuol dire perdere di senso. E nessuno percepisce quello come una cosa per fare le cose, perché qui nessuno le fa, o ha i martelli grossi o qualcosa.

Però le spesse lastre sono ottime se ci tirano le cose ma veloci veloci perché non fanno una piega. 4 centimetri di ferro, cosa tene importa se dall'altro lato cè il futuro pizzaiolo?

Troppo bubbo!
E adesso b'''n'
Non ho mai sospettato che mirando le cose ma col passare del tempo, queste possero non essere di una bubbità crescente oppure che l'uso del latino bubboniano potesse non diffondersi sempre più.

E infatti non è mai dei fenomeni di crescente bubbità o di bubboniani latinus che mi molesto a prendere nota, quanto della rapidità o dell'intensità con cui le cose succedono ed essere incatenato tra le pizze da questo punto di vista è sicuramente un vantaggio perché un posto così di variazioni ma in peggio non credo sia facile trovarlo tanto in giro.

Ieri ho ascoltato un attimo la radio ma quella delle pizze e cera uno che parlava ma come Bubboni quando parla pizzatapas, cioè sempre.

E diceva tipo "se uno si vuole non può [questo e quello]" e tutti ridevano. Non so se capivano ma davvero, pero ridevano.

Sono sicuro che poi lo scrivono e rimettono apposto il testo, così i futuri non sene accorgono che parlava come Bubboni, ma intanto sarebbe così che parlava.

Anche se mi dò conto che oramai non riesco a capire bene il pizzaiolo. O almeno un po' ma ho il dubbio che non lo capisco benebene. Le frasi della TV non le so, ovviamente, ma il problema sono i nomi.

Mi pare che quando i bubbi parlano dicono ma tipo "questo d'v'tt' di Car's'o l'ha fatto Bu''a'z'i e si vede la mano sicura soprattutto qui nella '''a e nel raffinato particolare della '''a". Insomma tutte le menate le capisco e quello che sembra avere un contenuto no, mi pare che il bubbo vada veloce e non l'ho capisco più. Del resto quando va piano mi annoio e non l'ho ascolto.

Mah, sarà che sono bubbo, anzi
Troppo bubbo!

03 giugno 2013

Ferocius mercati
Alle volte è la somma di principi quella che è bubba, più che i singoli ma presi dassoli.

Mi appunto un caso, tenendo conto che io sono favorevolissimo che in un mondo fatto a palla come quello qui presente le cose rientrano in circolo sempre e tuttepoi uno può trarne il bene oppure lasciarle morire, cioè entrare in circolo ad livello più basso ma quello è.

- E' un principio del marketin che uno pubblicizza quelle che lo pagano, non è che solo quello che è bello o sano. Però è da dire che pubblicizzare quello dei trapianti semba uno dei casi belli e sani, meglio chechessò la guerra, la carta igenica o il Partito.

- E' altro principio che è meglio dare l'idea che poi uno seli immagina che entrare nei dettagli. Questo vale per casi evidenti come la guerra, la carta igenica o il Partito ma anche per casi tipo degli incidenti d'auto dove la foto della frenata fa "pensare" al bubbo che uno rischiava di spendere un sacco di soldi dal carrozziere per via di un bubbo in mezzo alla strada o simili e allora va piano o caccia i bubbi dalla strada.

Però quando ho visto vicino all'ospedale il cartello

"Bubba ha un cuore nuovo. E una bici che la aspetta."

 anche io l'ho trovato bubbo. Mi pare chiara la storia: Bubbo ha avuto un incidente di bici che è morto. Bubba gli hanno messo il cuore e le danno anche la bici che era di Bubbo.

Ora è bello che la bici che fu di Bubbo, anche se un po' ammaccata, passi a nuova vita.
Poi non so bene di Bubbo (che nella foto non compare neppure nella nuvoletta sfumata come avrei fatto io e con le alucce bianche da bubbangelo) ma Bubba è tutta giovane e sembra poter tenere al caldo il sellino.

Però non so. Mi pare una pubblicità un po' bubba, anzi

Troppo bubba!