26 maggio 2013

Che le pizze non sappiano
Ogni tanto ritorna quello se il Partito censura tutto o se sono altri motivi che le cose spariscono. Ma ambo le cose sono poco allineate alla situazione.

Infatti in una dittatura ci può anche essere l'ufficio della censura a rassicurare i sostenitori.
Ma in una democratura non serve, basta far funzionare l'autocensura, la cortese richiesta, la battuta all'aperitivo e tutto si regola dassolo sulla base dei valori della famiglia, dell'amicizia e della cortesia.

In una moderna stutturazione infatti cada uno sa quello che potrebbe aggradare al Partito e provvede, ricevendono sempre in cambio quello che è previsto. Se non cè modo di vedere la richiesta iniziale tutti possono poi vedere comè generosa la ricompensa di qualcosa che non si saprà mai ma che è giusto ritenere che ci sia stato. Del resto così dice il motto di fare il bene ma senza che si sappia.

Poi è chiaro che visi intersecano altre bubberie, tipo li gnoranza dei pennivendoli in genere, la somma stupidità di qualcono e tutto, ma il principo generale è chiaro e perfettamente funzionante fino al punto che ogni variazione è simbolo di un cambiamento negli assetti o negli obiettivi ma mai nei principi che regolano la democratura.

Uno melo segno che invece è commerciale e non ho tempo di appuntarmi le cose ma bene. Comunque volevo alternare con le solite pellicole che sono tutti morti e ho visto una pellicola ma di questi tempi.

La storia tutta 'mericana è che cè uno che vive al disopra delle sue possibilità, infatti pure essendo un umile lavoratore la moglia si ammala che ci vogliono le cure costose. Ciò dovrebbe causare disprezzo per il perdente, infatti è noto che i poveri non devono ammalarsi se vogliono stare bene, ma questo (anzi la moglie) insiste con testardaggine con un comporamento liberisticamente inaccettabile (la situazione sembra bubba e irreale ma solo perché non posso riportare i discorsi ufficiali che lo dicono davvero, nonnella pellicola, perché sono fatti da farabutti troppo democratic* e europe*).

Allora poi il bubbo si dà conto che ha perso i soldi che li avevi dati alla banca tutto bubbo e poi la moglie passa ai film ma di attori morti e allora va che ci sono le banche e inizia a ammazzarli tutti ma con le armi comprate (non quelle che si stampano a casa con pochi soldi come tutti, ma proprio comprate. Boh? Sarà una pellicola ad alto budget).

Fin qui tutto bene, ma poi alla fine, ma non dico come, anzichè che lo ammazzano perché tutto finisca bene, lo lasciano andare via (ma sapendolo che ha ammazzato lui quelli delle banche) e dice che se questa pellicola va bene poi ne fanno anche un'altra che continua a ammazzare ma quelli delle banche.

Opino che alle pizze non portano questa pellicola.

Troppo bubbo!

22 maggio 2013

In matri lengua
Non ho mai parlato la lingua madre. La capisco, anche molto più di quello che dice, ma non la parlo. Qualche anno fa ho scoperto che la posso leggere, ma come forse mi ero già appuntato, in un modo strano. Quando leggo in un'altra lingua vedo i segnetti e li capisco, bubbamente, come parola o concetto ma quando leggo nella lingua madre devo passare dai segnetti al suono ed è quello che ha un senso che lo capisco. Un po' il contrario della lingua dei disegnini che capisco il disegnino ma senza che corrisponda ad un suono perché il suono non lo so.

Comuque posso leggere speditamente i testi nella lingua madre e mi piace anche per via di quelle frasi ispecifiche che esprimono sensi e sentimenti che non esistono nelle altre lingue (da non dimenticare che tutte le lingue del mondo sono, in realtà, dialetti o imbarbarimenti della lingua madre anche seppoi non ho mai capito bene perché).

Ma i testi liberi nella lingua che parla mia mamma sono pochi (e anche che mi piaccia leggere) e allora volevo comprare dei libri ma di carta ma che costassero poco che poi magari non mi piacevano. Solo che avevo paura di andare nella libreria (ma fatta come se fosse un posto che ci si entra, non un sitio) un po' perché ho paura di tagliarmi le ditina con i fogli di carta, quello che i libri di carta si aprono solo in un senso ma che cambia a seconda della lingua e del secolo che sono rilegati e mi confondo e soprattutto perché non potevo chiedere in latino bubboniano un libro ma scritto nella lingua madre che poi sembra che non lo possa leggere e quello dei libri poi non meli vende!

Allora sono andato a quello che mettono tanti libri, si paga li ingresso, ma io non lo pagavo inquanto bubbo, e tutti quelli che parlano sono approvati dal Partito che gli spetta di avere gli amici che rubano i soldi degli ingressi e di quelli dei libri.

E ho trovato dei librini piccoli ma nella lingua madre e a 1 euro e allora li ho comprati, ma cinque poi non avevo più i soldi. E alla bubba non ho detto nulla così non si è accorta che non so parlare che poi magari non mi dava i librini.

Così sono contento anche se non ho più tempo di dire quello che mettono tanti libri ma poi magari melo appunto poi che ora leggo i librini.

Alé tròp bubb!

21 maggio 2013

Limitatio bubboniani lengua
E' la prima volta che mi incontro con un limite nello scrivere bubbamente e solo bubberie.

Mi stanno arrivano raffiche di commentari di spam che però non posso scartare alla prima bubberia ortografica et grammaticale per via che anche i post (e i commentari degli augusti commentatori) sono iscritti davvero così.

Troppo bubbo!

17 maggio 2013

Nell'aria
Cera un aria strana ieri sera. Forse era che aveva piovuto e faceva un po' freddo ma che sarebbe quando fa caldo e la luce fossanche nella città gianduiotta non era corrispondente al clima.
Ma forse è che la situazione economica è perennemente cambiata. I suoni non sono gli stessi dell'antichità remota e uno, seè bubbo, lo percepisce. Ci sono meno auto e meno autobus in giro che non hanno i soldi per la benzina, i soliti negozi chiusi, la birreria istorica ha licenziato le bubbe in cucina perché il padrone non cela fa più a pagarle, domani (che poi in realtà sarebbe oggi) è venerdì e tanti non li trovi perché l'azienda il venerdì è chiusa e allora i suoni cambiano, pocopoco ma non sono gli stessi.
Come una volta tanti avevano un telefonino che ora i capi dell'azienda hanno fatto troppi errori e quasi non cè più e quella suoneria di default non la senti più, ma così a caso non perché la cerchi ma non la senti più perché non cè in modo diffuso.

Poi magari sono io che la luce che non corrisponde al clima mi confonde, ma forse una nuova soglia è stata superata e mi sembra di vedere quelle città che cera una miniera quando non cè più, è tutto chiuso, ma il tempo non ha ancora fatto cadere le persiane e i monelli rotto i vetri.

Miravo una articolo che uno parla, ma perché la usa da tempo, di una macchina ma elettrica. Amme delle macchine mene importa pochissimo, ma l'ho letto perché mi colpisce che uno fa da tempo un esperienza diversa, che cerca le prese, che capisce le cose. E qui, se guardo fuori della finestra, nessuno ha fatto quell'esperienza. Qui, che quando ero pampino e aprivi il cofano dietro subito passava uno che quel motore lo sapeva e lo capiva perché ci lavorava. Qui, che ho avuto per anni una macchina a doppia alimentazione (benzina e spinta) e quando spingevo sempre qualcuno mi aiutava o dava consigli (che senon sai come spingere o come ripartire serve anche).

E diventa normale, ma non qui, che ti arriva una mail con le informazioni genetiche nuove ma per te, tipo che sei bubbo, che muori e tutto. Ma qui no, non è capito più della differenza tra tick e cross o perché un antico CD tray sembra un porta tazza.

Poi chissà, non ho dubbi che sene perderanno i segni di comera questo precipitare ma neppure ho dubbi che i suoni piccolipiccoli sono cambiati per sempre ma non nella forma (che è naturale) ma nella natura (che è specifico del luogo).

Troppo bubbo!

12 maggio 2013

Nastrini lontani
Devo opinare su quello dello iust solis e sulle simpatiche reazioni che quello del comico ha suscitato perché non potendo sostenere qualcosa più a destra la propaganda si è complicata e tutto ma non ho tempo.

Così, come è vero che quando uno non ha tempo si dedica alle bubberie, mi appunto di questo incredibile sitio di musica che uno clicca e sela ascolta, senza tante bubberie e cose.

Eppoi uno sicchiede ma comé che cè il modello commerciale che chi compra sono tutti ladri e truffatori e che i governi ossequiano le lobby relative con leggi senza senso e tutte le solite bubberie quando ci sono incredibili archivi solo da ascoltare cosa ci piace.

Troppo bubbo!

06 maggio 2013

Almeno un mail
Caro [NOME],

mi spiace non poterti scrivere per dire che finalmente sono riuscito a fare una piccola donazione come ringraziamento per qualche ricerca fatta bene, per gli ottimi libri anti-complotto che metti a disposizione gratuitamente o per qualche link al tuo sito che ho rigirato a chi mi chiedeva se era vero che se nessuno compra la benzina in una certa catena il prezzo scende.

Viceversa ti scrivo, dandoti del tu perchè dopo tanti anni mi pare ti conoscerti almeno un po', perché se un giorno le tue mail private fossero diffuse integralmente in rete sarebbe davvero triste se nel mucchio non ci fosse almeno una mail come questa.

Voglio esprimere il mio fermo disprezzo per tua la scelta di concorrere in un reato odioso quale è quello di diffondere le mail private di alcune persone, "ree" di aver osato fare politica in una certa organizzazione e "colpevoli" di essere state democraticamente elette al Parlamento.

Capisco che il Partito possa essere grato, soprattutto ora che tutto può concorrere a non farlo sparire e che è palese che ogni blog di rilievo può dare una mano, ma nulla giustifica simili comportamenti.

Non spero in qualche banale filtro DNS, che resta sempre una blanda forma di censura, o che si possa tener "nascosto" un link ma spero e credo che un giorno il disprezzo sociale per chi commette questi reati, e per chi concorre a commetterli, renda tutti più liberi e più capaci di usare ogni tecnologia per migliorare almeno un po' il mondo in cui si vive.

Bubbamente,
Bubbo Bubboni

03 maggio 2013

Nil vola verba in democratia
Credevo che dire di ammazzarli tutti, come dicono molti, fosse male.

A quanto pare è male anche dire che molti dicono di ammazzarli tutti.

O che anche dire che se li ammazzassero tutti molti ne sarebbero francamente indifferenti o addirittura contenti.

Viceversa bisogna anche dire che
- i violenti e i critici sono tutti pazzi e malati;
- esprimere cordoglio e appoggio ma con intensità;
- riconoscere che il Partito aveva sempre detto che avrebbe governato con quelli che prima sembravano i suoi nemici. In realtà non era vero che avevano detto che non avrebbero governato insieme o per fare delle cose diverse ma avevano detto e molto chiaramente che avrebbero governato insieme per la pubblica utilità degli amici, dei parenti e dei capi ma mai e poi mai per interesse personale proprio.

Alle volte mi sa che i futuri, che possono accostare quello che è successo prima e quello dopo perché per loro tanto è tutto comunque passato, si faranno delle grasse risate.

Troppo bubbo!

02 maggio 2013

Ispiratio jovines
Ho mirato anche io a quello che hanno fatto una pellicola ma solo coi atomi che poi è qui.

E due cose mi ha ispirato anche di vedere la pellicola che esplica benebene come lanno fatto.

- Anche io, come i ricercati scientifici, prevedo il futuro che, anche se ora può sembrare raro, un giorno lontano faranno le pellicole ma con moltissimi atomi e non pochi come oggi. Vedo un domani ma con milioni e milioni di atomi che poi qualcuno li muove di qua e di la. Ma nel futuro che, come al solito, sarebbe uguale come adesso ma di più.

- Nella pellicola di esplicazione poi viene fuori che sperano che i pampini vedono quello degli atomi e anche loro vogliono poi studiare la scienza e muovere i atomi. E' bello questo che non cercano le cose per fare armi, cure dimagranti per mangiatori volontari, droghe o soldi coi finanziamenti, come al solito, ma che fanno queste pellicole per catturare i pampini in quello della scienza.

Allora anche io mi dò conto che magari un pampino vede questi post e anche lui, ma da grande, si ispira e poi vuole essere bubbo, anzi

Troppo bubbo!

E così anche il commentario più bubbo sembra di colpo più importante, più bubbo, anzi

Troppo bubbo!
Reflessio propagandi
Mi chiedo quanto sia forte la propaganda pizzaiola notando che nei pochi contatti che ho ingiro si nota come tutto il ragionamento politico sia dato per assunto.

Come se sene fosse già parlato per ore e ore mentre la realtà è che la TV neha parlato e basta (e solo a chi ha la TV che non sono io).

A questo punto potrebbe restare il muro della realtà contro cui le vite, prima che la propaganda, si schiantano se non fosse che la propaganda proprio della lterazione della realtà si occupa.

Ma cosa resta ai pizzaioli?
Può non partire il saccheggio più selvaggio?
Può non proseguire sempre più rapida la deindustrializzazione?

Non esiste il benché minimo indicatore che poi sono tutti ricchi o che lo stato smette di essere selvaggio e assassino.

E' il classico volano di chi sta per fallire ma non sene dà conto. O di chi sene dà conto e arraffa quello che può perché sa perfettamente quello che succede già e che dopo poco si capisce anche da fuori.

Una volta avrei pensato che non potesse essere così, ma ora due sono i pilastri per i pizzaioli:
- non cè alternativa;
- non cè futuro a cui bisogna rispondere.

Troppo bubbo!
In substantia forma economicum valutatio
Generalmente è criticabile quello di considerare la forma e no i contenuti. Ad esempio quando miri che dicono che il tale non piace perché ha i vestiti rari o la tale piace perché ha il naso e tutto.

Il commentario della forma, evitanto il contenuto, è indicativo più di stupidità che di bubbità e quindi quando cè è un bene perché permette di scartare il resto del blabla senza errori. Al più viene dalla propaganda, al meno non cè contenuto.

Però mi sono dato conto che, prima proprio del contenuto che poi valutarlo può essere impegnativo, è essenziale quello della forma logica. Se la forma logica è difettosa, ad esempio per l'uso di argomentazioni false, contraddittorie o superficiali, allora il contenuto sarà di propaganda o falso o bubbo o, comunque, inutile.

Nelle pizze la politica è definitivamente calcistichizzata, con quelli del Partito e quelli no perché sed pertine partium aut pertine alteri partium, così anche la propaganda veicolata nei fori o in sedi apparentemente informali ed oneste può essere più rapidamente discoperta considerando la forma logica e non il contenuto in sè.

Così ancora una volta dal male, da pervasività della propaganda, nasce il bene, la fortissima riduzione di ragionamenti che vale la pena di considerare.

Troppo bubbo!