24 gennaio 2014

Novi stili
Dovevo comprare, ma per lavoro, un coso e allora miravo ai manuali perché cenera due allo stesso prezzo.

Non avevo dubbi che erano prodotti cini, mal supportati per via delle cose che già mi ero appuntato che i pizzaioli le comprano ma finito il contratto di fornitura poi nonè che qualcuno può rimediare alle cretinate che gli usuari discoprono.

Però uno si presentava con uno slogan e con i colori degli stracci colorati che ogni tanto si vedono luridi penzolare tra lo smog. Lo slogan era inequivoco "New Pizzaiol Style".

Oibò! Credevo che i pizzaioli non sapessero (più) progettar queste cose e agitare le manine per produrle! Mannonerano tutti compratori e tutto quello che dice Bubboni sul declino e tutto?

Vabbé miriamo ai manuali. Anche se è davvero un prodotto pizzaiolo, se il manuale dice che fa le cose che mi servono, ma per lavoro, lo compro.

Leggo

Dopo la copertina, non c'è il numero di pagina
"Questo documento è stato redatto con grande attenzione e cura"

però! Sti pizzaioli sono tutti attenti e curati!

Pagina 2
"Non formattare il disco rigido quando:
Il disco rigido è già stato formattato e non formattati da altri dispositivi."


eppoi nella stessa pagina
"Il Mixer Audio può essere trovato accedendo cliccando su [disegnino] che si trova in alto a sinistra della Menu Principale finestra.
Il Mixer Audio parametri può essere regolati sulla Audio Setup menu."


Bhe, non avrò l'occasione di vedere il prodotto da vivo, ma forse lo slogan era vero. Solo che il "New Pizzaiol Style" è da evitare.

Troppo bubbo!

20 gennaio 2014

Se tutti pagasse nessuno lo usasse
Comè noto questa è la società più educata chemmai sia esistita, ove con 'educata' si intende 'vittima dell'educazione obbligatoria'.

E, se uno nonne capisse gli effetti reali di cotanta scienza tirata adosso al bubbo, questa sarebbe anche la società più noiosa che mai sia esistita, dato che i comportamenti razionali così sono.

Invece, grazie alla bubbità che l'educazione obbligatoria diffonde, all'infuriare della pseudoscienza e dell'individualisimo è tutto una sorpresa e un divertimento.

Ad esempio mi piace notare, comè proprio di una massima diffusione della scienza e delle lotterie, circolano delle bubbità pre-pensate anche sul piano economicistico, proprio quando la prima religione al mondo è l'oro del vitello.

Una di queste, bubbità delle bubbità, è quella che dice "se tutti pagasse si pagasse meno tutti".

Ora non ci vuole molto a ragionare ma coi disegni che se tutti pagasse il prezzo inizierebbe a crescere (se rimanesse stabile sarebbe irrazionale) e il numero di usuari inizierebbe a scendere (= chi non ha i soldi smette di usare perché non può o non ha convenienza a pagare) fino al punto in cui un ulteriore aumento del prezzo moltiplicato per gli usuari restanti sarebbe inferiore ad un prezzo appena più basso ma un usuario in più (o mezzo usuario purché vivo).

Cioè, razionalmente, anche senza ipotizzare che ci sia il partito di mezzo, se tutti pagasse nessuno lo usasse.

Troppo bubbo!
In alteri oculos et vitae
Bubboni, comè noto, è maestro nel capire l'origine delle posizioni bubbe altrui e nel dire in modo che l'altro bubbo, pur essendo bubbo, possa capire (ma, essendo bubbo, poi non capisce).

Tuttavia mè capitato di tardare in tale attività mentale e melo appunto.

Ero andato che ti danno la macchina e allora dopo il papeleo la bubba mi dice che la macchina era nel parcheggio, che era di qui e poi di lì e poi la targa e che era "tinta terra".

Tinta terra io opinavo che fosse un qualche tono di marrone, più o meno scuro, dalla "terra del panforte" fino a ocra chiaro o similari.

Vado di qui e poi di lì e trovo la misma targa appiccicata su una macchina ma grigio scuro!

Se vivi in una piccola isola completamente vulcanica, id est terrae coloratio!

Troppo bubbo!

12 gennaio 2014

Mai bubbo abbstanza
Opinavo chera bubbo mirare alle pellicole pizziole con i sottotitoli in pizzaiolo e che tagliarsi i capelli colla macchinetta era contemporaneo ma anche un po' bubbo.

Poi ho pescato questo video lirico che cè la bubba con i capelli tagliati con la macchinetta che canta nella lingua del würstel  ma coi sottotitoli nella lingua dei würstel.

O sta cercando di capire quello che dice, che non è così facile neanche per i würstel, oppure ancora una volta quello che sembrava bubbo no nera abbstanza bubbo, ma

Troppo bubbo!

11 gennaio 2014

Sin comprensionis
Volevo ponermi al dia con i pizzaioli e allora ho visto che i blog parlavano di una pellicola. Anche tra le tapas avevo visto che cera questa pellicola ma delle pizze e allora volevo vedere comera.

Mi sono messo li con i sottotitoli (giusto per essere abbastanza esterofilo in modo bubbissimo, ma cheppoi mi servono quando parlano che non si capisce) a mirare.

Ovviamente che ne parlavano era bene, che cera tutto un ragionamento contorto ma che non si capiva e qui e li. Vabbé sapevo che tanti chene parlano poi sono andati che si vede la pellicola e ti danno da mangiare e allora ne parlano bene. Anche io se si vede la pellicola e mi danno da mangiare, serio e bubbo professionale, ne parlo bene se il cibo è buono e che poi mi invitano anche una ltra volta.

Però non mi aspettavo che fosse una cretinata di questo livello. Fatta male, girato peggio, una roba che anche con l'avanti veloce ti annoi, ma soprattutto quasi priva di senso. "Quasi" perché magari il senso è che ogni tanto compaiono le mignotte con le puppe e quindi il senso cè oppure che gli hanno dato i soldi che hanno tolto da cose belle e culturali.

Ma nelle recensioni degli esteri, sempre che non cera da mangiare anche li, la pellicola piaceva per una ragione bubba e chemi appunto.

Nello stordimento di non sapere che quello che opini sono ricicciature di pregiudizi che riscontri perché non capisci e perché non sai della historia e dei suoi riflessi, capita spesso che gli esteri tirino fuori delle sciocchezze che però i indigeni li incoraggiano. Quelli più furbi (degli indigeni) ci ridono su madi nascosto, gli altri credono davvero alle bubberie nate dalla confusione mentale degli esteri e dalla loro fermissima convinzione di aver capito cosa si cela dietro il pregiudizio perché tutti astuti.

Nello specifico supponiamo che io scriva delle parole in latino bubboniano ma a casaccio. Ad esempio:

Lugete, o Veneres Cupidinesque,
et quantum est hominum venustiorum:
passer mortuus est meae puellae,
passer, deliciae meae puellae,
quem plus illa oculis suis amabat.

Epppoi succede che, in virtute superiori mentis, uno si ingenia a pensare che abbiano senso e, cerca cerca celo trova, e opina che isso fatto è furbo e lo strombazza.

Ma in realtà erano parole a caso ma a quel punto non si può dire.

Così tre sono i segnamenti di qualche minuto con l'avanti veloce con una creninata pizzaiola cone le mignotte sullo sfondo:
1) che dicono delle pellicole non è vero
2) se a me danno i premi letterali perché non leggono i libri (che neanche ho scritto) anche quelli delle pellicole mi sa che non li vedono e vanno per mangiare
3) ancora una volta si dimostra il fondamento della comunicazione bubboniana: "il senso delle cose sta nella testa di chile legge e non in quella di chi, bubbamente, le scrive".

Troppo bubbo!

09 gennaio 2014

La memoria dell'arroz glutinoso
Come al solito di tante cose belle poi non mele appunto ele dimentico o poi le ritrovo ma non ci pensavo.

Sono andato, come da diversi anni, che si mangia e che mi piace per via dei sapori che uno si mette li e li ascolta.

E ogni volta il bubbo che trae i piatti esplica come si mangiano le cose (che altrimenti uno non riesce) e dice anche cosa sono le cose (che altrimenti uno non lo capisce).

Tra i vari ingredienti uno cera l'arroz glutinoso. Non è che sia raro ma era tanto tempo che non mangiavo l'arroz glutinoso e mene ero dimenticato ma che cera, che mi piaceva con le salsine e che era uno dei piatti che potevo eleggere.

Anche l'anno scorso mi ero accorto che non mi ricordavo di alcuni formaggi che mi piacevano.

Cosi allora melo scrivo, che tanto non lo leggo, ma sono sempre incerto. E' così bubbo ritrovare un cibo perduto che non so dire se è meglio ricordarsene sempre o ritrovarlo quando uno sene era dimenticato.

Così è la memoria delle cose e delle persone, è bello se cè ma anche se non cè, come tante cose bubbe, anzi

Troppo bubbe!