29 gennaio 2022

Pace e gioia! Gioia e pace!

Pace e gioia! Gioia e pace!
Viva S.A.R.!
Viva l'art. 278 c.p.!
Gioia e pace! Pace e Gioia!

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -

21 gennaio 2022

Una porta si chiude

Sono soddisfatto di quello di a cosa serve la scuola ma pizzaiola. Ora tutto ha trovato un senso, da tenere i handicappati nelle classi che sono malati a casa ai libri con le figurine agli edifici diroccati ai genitori che pagano la carta igienica.

Però per un problema che si chiude sene apre unal tro.

Il Bubboni è stato il più autorevole cantore della deindustrializzazione gianduiotta e quindi è lu nico che può riconoscere che cotanta fase istorica è definitivamente terminata. Non solo perché non è rimasto più nulla da demolire ma soprattutto perché una mentalità operaio-produttiva è diventata irrilevante fino al punto da essere, giustamente, ridicolizzata sia da quelli di origine sia da i precari contemporanei.

E' un peccato vedere che ci sono ancora viventi persone socializzate ad un lavoro e a una vita che non può più esistere, ma sono i scampoli di un sistema che non c'è e non parti di un sistema in via di demolizione.

Ora si apre una nuova fare demolitrice ma non parte più dalla produzione bensì dal consumo. Ma è complesso, mama gari poi melo spiego meglio.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -

17 gennaio 2022

A cosa serve

Una volta quando si parlava di scuola chiedevo ai poveretti che mi capitavano: "ma a cosa serve la scuola contemporanea nelle pizze?".

Ottenevo risposte sempre poco convinte ma grassomodo si andava dalle "generazioni future" ai più improbabili "imparare a pensare" ai pessimistici "ad imparare un lavoro".

Però nonnè che ci volesse molto per mostrare al poveretto che nessun elemento della realità sosteneva questo ipotetico fine e che comunque non era qualcosa di condiviso, noto e quindi tale da muovere l'organizzazione per realizzarlo. Inoltre, non essendo pubblicamente noto, non poteva neanche essere discusso.

Insomma dopo poco era chiaro che il fine non poteva essere quello enunciato e che il mistero sull'utilità della scuola pizzaiola permaneva.

Ora, finalmente, il mistero è risolto e la risposta è perfettamente coerente con gli obiettivi ma comunicati in pubblico e con tutta l'organizzazione di cotanta struttura.

La scuola pizzaiola contemporanea serve a permettere ai genitori dei pampini di andare a lavorare oppure a fare shopping senza pagare una babysitter a prezzo pieno.

Nulla di più, niente di meno. Eventuali altri effetti socioculturali non sono esclusi, ma non sono garantiti, cercati o pianificati.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -

07 gennaio 2022

Psico demolizione della razionalità

Come l'autorevole Bubboni ha detto e dimostrato più volte, parlando ma di cose a casaccio, due principi sono essenziali per capire la bubbità del mondo moderno e contemporaneo essono:

1) reductio ab rationalitate. Il principio per cui una cretinanta qualsiasi, es. della propaganda democratic*, viene modificata fino ad avere un senso grossomodo logico che rappacifica il bubbo.

2) propagandam nil necessitate coerentia. La propaganda non ha obblighi di coerenza o continuità di qualsiasi tipo. Può quindi affermare e sostenere con ferocia cose contradditorie o anche cambiare versione senza dover esplicare il cambio o dover nascondere che qualcosa è cambiato.

Ora la situazione è questa:

- un presidente assassino e mutilatore ha detto che prima viene la tutela degli interessi economici eppoi la vita dei suoi istessi cittadini.

- i governi stragisti non hanno nessuna intenzione di fermare il massacro, ma solo di raggiungere un quantitativo o la qualità di morti che si situa nella soglia di indifferenza (quella per cui chiunque dice "vabbè, tanto prima o poi morivano lostesso oppure tanto erano vecchi/malati/immigrati/poveri/drogati/furbetti/antipatriottici eqquindi sisà che prima o poi muoiono anche male maselo meritano)

 - la propaganda racconta balle monotematiche, ma da due anni con un ritmo ossessivo chepprima non cera. I periodici sono strapieni di balle monotematiche fino al punto che le normali balle su altri temi sono diventate rare. Si tratta di balle incorenti, banalmente prive di fondamento anche nella scienza semplificata di un buon libro delle lementari (ante 1990), caotiche ma soprattutto tante, tantissime, madi più.

Ne consegue, emi preoccupa, mirare che delle persone ma diper sè normali sembrano avere o essere molto prossime ad avere una specie di sciock post-traumatico.

Le basi di questo sciock sono il crollo dei miti sul vaccino (che, per quanto possa essere scientificamente totalmente assurdo, era creduto essere una soluzione rapida e un buon metodo per valorare la strategia stragista dei governi democratic*), la constatazione che il virus è sconosciuto (non con cotanta chiarezza di pensamento, ma nella versione che il long-covid esiste oppure che nessuno dei circa 200 virus respirali noti affligge il cervello o simili fattori che turbano la quietitudine della propaganda) e la constatazione che la "convivenza con il virus" non può esistere neppure per questioni economiche e produttive (quelle morali o medicali sarebbero ovviamente ridicole e ininfluenti).

Non riesco a prevedere come le persone normali (=non implicate con le scelte o non soggette alla pressione burocratica, quindi parlando di un soggetto tuttora sia pure residualmente umano) possano reagire maccon certezza. Mi aspetto una sorta di "amnesia" non tanto della propaganda o delle proprie isperanze passate, ma proprio di avere un imbambolamento e una instabilità verso aspetti minimali ad alta sicurezza e bassa relazione.

Se lo stragismo continuerà a lungo questo potrebbe portare a comunità confinate ad alta selezione (come nei luoghi ad alta violenza ma armata) ma intanto ci potrebbe essere un diffuso ripiegamento minimalista da cervello blanqueato. E non sarà bello.

Troppo bubbo!
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06 gennaio 2022

I dati puliti

Già miero detto che la prensa pizzaiola traduce i articoli ma in inglese in un giorno e quelli ma in francese in due giorni. Le altre lingue sono più rare, ma grossomodo siamo sempre sui due giorni, salvo ferie del periodista furbo e sua sostituzione conlo stagista gratuito.

Però ho fiducia che questo

Prevalence of ongoing symptoms following coronavirus

non lo traducono perché il long-Covid evidenzia la dimensione stragista e immorale delle scelte dei governi democratic* e quindi è meglio se non esiste. Da notare che il metodo ma di raccolta dei dati è fatto per sottostimare la realità, ma già così fa paura e riconferma che la malattia è e resta sconosciuta e, quindi, andrebbe ma evitata la sua diffusione.

Bubbo anche l'assurdità crescente in quello delle quarantene e dei tamponi, che più il tempo delle quarantene dovrebbe essere lungo per questioni iscientifiche e più lo accorciano per questioni economiche. Cheppoi però si schiantano con la realità per cui per realizzare la società liberist* di lavora-spendi è tuttosommato necessario essere vivi.

Ma la pice della bubbità è quello dei tamponi: è una infezione e loro usano i tamponi anti-igenici??? Quelli igenici sarebbero il minimo!

Troppo bubbo!
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02 gennaio 2022

Stragismo pratico

 L'idea dei governi democratic* mi pare semplice:

- continuare con ogni genere di cretinata via propaganda (es. le varianti aggiornate sopprimono quelle precedenti, il virus è sempre più debole, i furbetti del vaccino sono gli unici colpevoli, il virus non c'è nei luoghi che lo stato non vuole chiudere, ecc.)

- minimizzare il lavoro e la spesa statale (es. niente tracciamento, attività economiche formalmente aperte ma di fatto chiuse, nessun vincolo che potrebbe portare a delle spese o a degli sforzi organizzativi ma statali, ecc.)

- negare l'esistenza del long-covid e non conteggiarlo in nessun caso

- facilitare al massimo la diffusione del virus, anche se non cè più la cretinata dell'immunità di gregge, che tanto poi dopo qualche giorno si può tornare a lavorare/spendere come se niente fosse. E comunque qualche centinaio di morti al giorno sono accettabili e democratic*.

  Solo che la relalità è diversa che l'idea non è sostenibile.

  Anche la crisis medioambientale non è sostenibile, ma l'azione minimizzatoria dei governi è continuata per oltre 40 anni. Qui fa prima, molto prima.

Troppo bubbo!
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