30 marzo 2010

Il dito nel menù
Poi alla fine solo una parte (delle tre in gioco) mi ha inviato alla cena elettorale che si mangiava senza pagare. Il comico non ci contavo, ma gli altri li aspettavo proprio per vedere comé e come nonè e sarei andato.

Non per dire, ma quelli che mi hanno offerto da mangiare hanno vinto e gli altri hanno perso. Gli uni iniziano a mettere le gambe sotto il tavolo e gli altri neanche un panino avanzato.

Tanto per dire anche in pubblico che era meglio invitarmi e non trascurarmi solo perché sono bubbo, ma

Troppo bubbo!
Numericum evaluatio
Volevo vedere nella regione gianduiotta il dettaglio con i numerini per capire il peso delle cose.

Nella lista del comico sul nome del candidato ad essere re dei re hanno messo 90.086 crocette (si presume su schede diverse, altrimenti non si vedeva più il nome).
Invece come simbolo provinciale (pochi capiscono la cosa ma sarebbe lo stesso simbolo dell'albergo ma a sx nel riquadrino) 69.448 crocette.

Quindi 90.086 crocette - 69.448 crocette = 20.638 che supponiamo tutti non volessero uno degli altri candidati ad essere re dei re perché vogliono entrambi TAV, inceneritori, ecc. ecc. (non mi appunto altri punti odiosi del programma o della loro personalità psichica perché magari si capisce di chi parlo)

Un candidat* grosso ha preso 1.043.318 e l'altr* 1.033.946. La differenza sarebbe 9.372 crocette.

Le bianche sono 31.044, le nulle 102.628, le non si capisce 466.

Se ne potrebbe ricavare tante cose riflessionando sui dati. Ma io direi che sene ricava solo che quelli dei partiti del candidat* presidente che ha perso la faranno pagare cara ai bubbini crocettanti, fosse (e sarà) l'ultima cosa che fanno prima di perdere il cadreghino. Oppure si può sperare che il voto condizioni le scelte di programma, le scelte di candidat*e e tutto. Mah, speriamo! Tanto per ora è permesso ed è sicuramente

Troppo bubbo!

P.S.: Un ricordo a chi ha perso posti di sottogoverno, consulenze e appalti vari. Sono loro i veri sconfitti e non li si ricorda mai.

29 marzo 2010

Commentarium mancini politicarium
Come già mi ero appuntato queste elezioni non è che si poteva vincere. E' come la guerra che sono tutte perse sempre e comunque e i morti non resuscitano alla fine, e con questa casta di politicanti è un po' lo stesso.

Bubbus perdus,
bubbus vincit,
bubbitatis nil vincit potes.

Comunque, tutto sommato, qualche segno di speranza, sia pure in una situazione pessima c'è. Cioè non è che c'è da sperare, è che la situazione è pessima ma si può sperare che forse ci potrebbe anche essere un cambiamento.

Si vede che i candidati più [AGGETTIVO] imposti dall'apparato della """"sx"""" non prendono voti. E' come se l'elettorato taluni [ALTRO AGGETTIVO] non li sopportasse proprio, neppure se sono imposti dagli dei del partito unico. Ora la speranza sarebbe che gli dei sene rendano conto e la prossima volta non li candidino.

E' anche speranzoso che il comico ha preso un sacco di voti. Sono preoccupato che prendano anche eletti, sia pure 1 o 2 a seconda, però non è male come segnale che anche dei contenuti troppo [AGGETTIVO] non prendono voti. Ed è bene che, dicono, quelli del comico sono stati censurati e scomparsi su tutte le TV, perché vuol dire che i voti si possono prendere anche solo in rete se uno è capace.

Tutto questo perché l'apparato, se proprio non vuole togliersi dai piedi seduta stante, almeno permetta che ogni tot candidati e punti di programma [AGGETTIVO] imposti tolleri che cene sia qualcuno buono e sensato.

Quando si dice le belle speranze!

Troppo bubbo!
Carentia causa
"A che cosa imputate l'astensionismo record? Votate"

E' propro vero che anche i sondaggia via web tendono a manipolare il risultato.

Troppo bubbo!
Commentario primi dati
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[...]


Mah. Cercavo i primi dati elettorali per un commentario bubbo, ma alle volte le informazioni sono difficili da interpretare anche per un bubbo. Tanto vale che mi faccia un te e mi legga le percentuali sul fondo della tazza.

Troppo bubbo!

27 marzo 2010

Tempus bubbus
Ahaha, eccosì le elezioni sono tutte nulle! Mi chiedo comè e come nonè che ancora non lo dicono. Forse che seppoi non ci piace come vengono allora lo dichiarano.

Ma io lo so già, ahaha! E voglio proprio vedermi se evvero come dico. E se verranno eletti i bubbi neri, e quelli della TAV e il nucleare, e gli inceneritori e le mafie allora ne avrò la prova certa e scientifica! Ma io lo sapevo già.

Mami appunto qui bello spiegato perché. Siccome la pausa di riflessione sarà più corta di un'ora cè il rischio concreto che l'elettore voti un* [AGGETTIVO] ma molto più [AGGETTIVO] del solito perché già il bubbo quando pensa non riesce ma se vede fare le cose difficili così tutto rapido non si può pretendere.

Quindi il bubbo tutto li contro i politicanti voterà dei listini pieni di figli di e tutto ma non perché è bubbo ma perché non ha fatto in tempo a pensarci perché mancava un'ora!

Daminificatio bubbitati tempus malus populis imperator! Nullitatis electionis sollevatio questioni regii. Nil facere, bubbitatis misuratio confermationis thesis.

Troppo bubbo!

25 marzo 2010

Votationis bubbus eligendo et gloriaum vincit
Da tante mail di una lista che uno ha iniziato a parlare di votazioni e allora tutti mi salgono tre punti che prima non mi ero chiarito benebene.

1) La vittoria. In che caso si vince? Come tutto anche questo dipende dal punto di vista e non certo da una supposta oggettività delle cose che sempre cercano i bubbi più semplici e animali. Pertanto definire i metri che uno vince o perde è non solo corretto ma anche necessario. Però alcune delle condizioni portano che non c'è da aspettare tanto e io sono uno di quei casi. Per me le elezioni sono perse perché non si realizzerà quello che dice la canzoncina dei pampini "Capitan [TALE], fa che vincano i buoni". I buoni non possono vincere perché il sistema è marcio e mettere qualche ingrediente buono in un impasto di spazzatura non ti viene fuori niente di buono. Come pure mettere tutti ingredienti buoni in un forno che cuoce male poi viene tutto male e non è colpa degli ingredienti che erano buoni.
Quindi non è che, almeno qui, io posso poi dire "abbiamo vinto" perché intanto non c'è una collettività che vince, poi ambo i candidati grossi sono personalmente preoccupanti e il loro amici ancora di più, quelli piccoli non hanno un ragionamento buono, e tutto come già mi ero scritto.
Per chi avrebbe diritto di ricevere una buona politica la cosa è già persa, magari per il partito o gli amici che si accontentano di qualche soldo (e che non puppano se l'altr* governa perché erano amici dell'altro) allora la cosa è diversa e uno vince o perde.

2) Se vince il bubbo. Credevo che il discorso "voto quest* che fa schifo perché l'altr* è peggio" fosse archiviato tra le bubberie e invece continua ad essere uno dei criteri diffusi. Si vede che il maggioritario l'hanno imparato bene ai bubbini. Per me questo "ragionamento" va spezzato sia sul piano dei partiti, che ne sono felici e lo creano e lo usano, sia sul piano che un bubbino di voto ne ha uno e di quello deve essere dignitoso. Votare chi sostiene la TAV perché l'altr* è peggio rimane solo che hai votato un* che sosteneva la TAV e di quello sei responsabile tu e non il partito che solo quell* ti ha messo. Tanto non si può vincere, almeno la dignità personale tantovale salvarla.

3) Se uno è nuovo. Nessuno è nuovo, nessuno è tutto contro il sistema, e simili. Scardinare i meccanismi richiede una capacità politica e una esperienza e profondità di visione che è rara. Qui io potrei votare per un posto che uno l'hanno suicidato qualche anno fa perché era capace a fare cose contro il sistema e a favore del bubbo che neppure capiva come funzionava. Non c'è da scherzare con la capacità di incidere, anche se ci sono posti che un killer costa poco, ma ci sono molti che tanto non saprebbero come e cosa fare. La capacità politica, già melo ero scritto, è una cosa molto diversa dall'avere successo in altri ambiti o dall'essere genericamente buono a qualcosa o buono moralmente. Per questo credo che tutti dovrebbero provare (tranne i più bubbi) e poi ritornarse al loro ambito, anche per capire quali doti servono e perché.

Veramente speravo di votare per uno che non aveva sciances di prendere un seggio. Così mettevo la crocetta, tanto ho già perso, ma non rischiavo che qualcuno facesse danni per colpa mia e comunque ai partiti grossi dicevo che erano bubbi. Adesso sembra che prendano pure un seggio e sono proccupato.

Forse è meglio scrivere,
forse è meglio pensarci,
forsè è meglio dire

Troppo bubbo!

22 marzo 2010

Media factis media bubbitatis
Non ha senso ascoltare la radio pizzaiola spesso, tranne per un programma o poco più che però c'è da scaricare, già melo ero appuntato.
Però quando provo è un bel riscontro della progressione nella bubbità o della società o del periodismo o del media in se e per tre.

Già più volte si nota come tutti i media pizzaioli sono sudditi della TV, dalla carta al blog sono spesso e tanti dei commentari alla "realtà" TV che è assunta come autentica e come già nota e condivisa. Ad esempio quando un bubbo mi dice "hai visto ieri Bubbazzi a "Viva la pizza"?" e io ovviamente rispondo "No, non ho la TV oramai da più di 20 anni" il dialogo non continua con "Viva la pizza è un programma dove i bubbi..." ecc. ecc. ma continua commentando la performance di Bubbazzi senza spiegarla. Per il bubbo è condivisa e non sa e non si pone il problema di spiegarla neppure se gli viene detto che non è nota a priori. Anche perché, essendo bubbo, non sa spiegare una cosa multimediale, non sa riassumerla perché mancherebbero i tratti emozionali che sono stati accuramente scelti e che sono una componente del messaggio che deve entrare nel riassunto perché entra nel commentario. La cosa si nota di più con le bubbe, essendo una società molto oggettiva al rispetto. Quindi se a parlare era una bubba è essenziale dire comé, quanto era nuda, gli ultimi 10 bubbi TV con cui è stata, ecc., altrimenti le sole parole non veicolano nulla di quello che il bubbo ha ricevuto per via catodica.

Fin qui, ma oggi ho sentito una pubblicità troppo bubba. Spesso la pubblicità radio cerca di essere un po' da far ridere, anche se ai pubblicitari non piace tanto perché una battuta dopo 10 volte non fa più ridere e loro la vogliono far sentire 100 volte e quindi ne devono pensare 10 e non vogliono.

Questa pubblicità "comica" era basata su una cosa che si doveva assolutamente vedere, altrimenti era quasi priva di senso. Non era una pubblicità per la radio, era il ricordatorio di una pubblicità TV!

Troppo bubbo!

21 marzo 2010

Votationis criteria
Ad ogni elezione uso sempre lo stesso criterio di cambiare criterio in base alla situazione, per essere fermo nei principi e flessibile alle situazioni.

Anche questa volta ho guardato se cera modo di espressare quello che vorrei ma non cè. Quello che vedo sono le solite tecniche dei candiati:
- la pagliuzza d'oro, che già melo ero appuntato. Ad esempio il candidato che si batte per la laicità. Bene, è un valore bubbo e tutto. Ma, guarda un po', il suo partito sostiene la TAV. Ora potrà anche farmi piacere che sia permesso il funerale di stato senza insegne religiose ad ogni gruppetto di morti nei lavori o tra i residenti ma non mi basta e non lo posso appoggiare neppure con un tratto di matita.
- quello che lui fa le cose di buon senso. Bravo, ad esempio si è battuto (mah) contro la privatizzazione dell'acqua. Giusto, è una bubberia mafiosa. E contro chi si è battuto, chi ha fatto la legge di privatizzare a livello locale per cercare di ramazzare più soldi dalla privatizzazione e turare il buco che darebbe tanti pensieri alla carriera politica nazionale del tale? (cioè si privatizza per solidi motivi legati al futuro di uno e a danno del futuro di tutti gli altri). Chi è il maramaldo di turno? Chi? Chi? Beh, c'è il simbolino sullo stesso foglio del canditato che strenuamente si sarebbe opposto. Mi sa che mi oppongo io e tanti saluti.
- quello che altrimenti vincono gli altri che sono cattivi. Se a qualcuno basta come ragionamento è inutile ragionarci su ulteriormente che tanto non ci starebbe nella sua testina.
- quello che fa tutto lui. Che in una paginetta c'è un'enciclopedia di mali e disgrazie ma quasi nulla di competenza dell'organo che si va a eleggere. Vabbé, casomai si votasse per il dittatore del mondo o il tuttologo più bubbo il materiale elettorale si può riciclare. Poi sono quelli che risulta che non vanno mai alle sedute e forse non è un male, ma non voglio mandarceli io da qualche parte che si sentono poi obbligati.
- quello che mandiamo uno di un'altra regione nel governo di questa regione qui, che faccia gli interessi di quelli nati nell'altra regione che altrimenti tutti li disprezzano e fanno le leggi contro di loro. Beh, sarebbe anche un criterio, ma forse prima è meglio che raffinate gli indirizzari, e non perché voglio male a quelli nati in qualsiasi posto e sarei anche contento se non ne volessero a me solo perché sono nato in un'altra regione rispetto al tale candidato. Poi voglio vederlo quando ci sarà da spartirsi i soldi per i festeggiamenti che le regioni sono unite se si tira indietro.

Bisogna anche considerare che di voto ne ho uno (come al solito) e che non ha senso che voti per chi vuole TAV, nucleare, mafie, soldi al partito, cemento, ecc. ecc. Insomma non è che devo votare per qualcuno che vince, perché tanto non può essere che le crocette rinnovano la politica e tutto.

Allora o scrivo "Troppo bubbo!" sulla scheda (ma è vietato scrivere qualcosa di saggio sulla scheda che quindi sarebbe annullata, forse) oppure voto per una lista che è contro almeno alle principali bubberie e mafie.

Ho guardato qui ci sarebbe ma ci sono i ma. Intanto sono populisti e un po' superficiali, poi hanno un sistema di selezione dei candiati bubbo e si vede. Ma, con un po' di sorte anche se non conosco benebene la legge elettorale locale, nessuno di loro viene eletto.

Così voto, che sembro tutto democratico, non appoggio i mafiosi ladri, che non avrebbe senso, e tanto se va tutto bene non faccio neppure danni con qualcuno che non ha o non mi dice che ha una visione politica matura e completa che mi possa interessare! Mi pare una scelta bubba, anzi

Troppo bubba!

17 marzo 2010

Electronicus logica mentis
"Due testine sono migliori di una, per questo motivo la CPU dual core [...]"

Non avevo mai pensato che la CPU è una testolina e che quindi più core sono più testine piccole piccole al lavoro.

O, meglio, più bubbini piccoli piccoli che ragionano con dati corrotti e algoritmi bacati. Ah, il lato bubbo dell'elettronica!

Troppo bubbo!
Traductionis difficultati
Ieri alle 19.15, vicino a Parigi, un poliziotto francese (52 anni, 4 figli) è stato ucciso. Avevano fermato un auto rubata con quattro terroristi di ETA, con un'altra ne sono arrivati altri due che hanno iniziato a sparare con una 357 Magnun (non è latino bubboniano, sarebbe un pistolone da guerra). Uno dei terroristi l'hanno arrestato, gli altri sono fuggiti.

Non mi pare difficile da capire, i terroristi rubano e estorsionano spesso, sono armati, ammazzano volentieri.

Eppure la notizia si vede poco nei giornali delle pizze online e quel poco sembra tutto cauto, ovattato, inspiegabile. Credo perché nella sua banalità non entra facilmente nella testa di chi traduce schifosamente "terorrista" con "separatista".

Troppo bubbo!

16 marzo 2010

Tele oscuritatis
Continuo a non capirci nulla come già dicevo, però di nuovo mi pare bubbo che tutti continuano a mettere articoli in rassegna stampa sul tema.

Ma se la TV era tutta manipolata dal tale perché il medesimo tale interviene contro la TV?
E poi non era il tale quello che governava perché controllava la TV, perché altrimenti il popolo libero e selvaggio non lo avrebbe mai votato?
O dicevano che era tutta manipolata ma intanto quelli che lo dicevano si guardavano dei loro programmi non manipolati per dire che era tutto manipolato?
Ma poi se uno guarda un programma che gli dicono che è tutto manipolato, non pensa che l'informazione che è tutto manipolato è manipolata? O pensa che lo manipolano a pensare che sia manipolata, ma se non lo è non lo direbbero. O sì?

Quelli che guardano la TV sono strani, manipolati forse, ma strani di sicuro!
E forse anche quelli dei blog.

Troppo bubbo!
Bubbitatis postumos eventi
Mi segno alcune cose che credevo e che invece non erano così, quasi come se l'apparenza delle cose ingannase, come dice il libro ma contro il senso comune del bubbo.

- Credevo che la cosa dei titoli nobiliari fosse tutta una bubberia senza senso, originata da uno che, pur essendo antico ed arretrato come gli altri e probabilmente privo di mutande come gli altri, si inventa che è Re del Bubbi e da lì tutta la gerarchia per tutta la sua parentela. Invece serve. Ora che nei listini sono pieni di 'figli di' sarebbe pratico riconoscerli, anche per via che coi divorzi e tutto se uno ha un cognome comune come De Bubbis non capisci subito se è un deficente di suo, canditato perché è fedele, o se è un 'figlio di' che non ha bisogno di altre qualità. Sarebbe meglio un po' di titolazione per capirne la collocazione nell'ambito del potere monarchico imperante (o si dice del potere imperiale regnante? Mah, comunque questo dei titoli è difficile da capire bene bene.) (Non che i 'figli di' siano tutti bubbi, ma saper fare un mestiere e quindi poi fare per un periodo limitato il politico è l'unica strada dignitosa. Chi inizia come politicante è automaticamente bubbo, al pari di chi non molla il cadreghino fino alla tomba e oltre).

- La cosa dei missionari che finanziavano una delle tante guerriglie era una bubberia. Non perché sia impossibile che la gerarchia di quella confessione finanzino una guerriglia, anzi c'è un bell'esempio al vertice dei vertici recente e tanti altri nel passato. Ma perché hanno poi esplicato come la commissione ha preso i dati e tutto. Credevo che un periodista facesse un po' di controlli ma effettivamente mancava una caratteristica che dico sempre ma è davvero essenziale. Se si dice una cosa su un bubbo è indispensabile che nello stesso articolo ci sia anche la risposta del bubbo. Il periodista deve contattarlo e deve riportarne il commentario, altrimenti la notizia è da scartare perché il periodista non ha lavorato ma ha solo tracopiato. Quello che credevo era che facevo attenzione che la notizia fosse così e invece poi non ho fatto attenzione.

- Credevo che fatto l'esercizio sulle biciclettine della palestra dei fighetti dopo un giorno passava il male. Invece il male al culo dura di più. Vabene che faccio esercizio perché sto a lungo seduto... ma vorrei anche poterci stare seduto!

Troppo bubbo!

14 marzo 2010

Tivu factis
C'è poco da fare, seguendo a tratti le cose pizzaiole non si capiscono.

Questa cosa che i politicanti vanno in tivù o non vanno in tivù non la spiegano e non la capisco. E su questo tipo di cose non solo i giornali sono un miserrimo commentario alla tivù ma anche i blog e i siti.

Io ho capito che, in barba alla legge che dice tutt'altro (e fin qui i blog lo esplicavano) hanno tolto le trasmissioni che parlavano alcuni politicanti.

Io credevo che ne fossero tutti contenti, tanto senza che siano fatte bene sono un pericolo per il povero bubbo che già capisce poco e ancora con la confusione.

E mi sembrava anche che prima era tutti contenti. Poi tutti a dire che non va bene, ma non solo i governativi ma anche gli altri.

Ma la tivù non era manipolata dal pelatone (non il primo, il secondo)? Non era tutto finto e fonte della situzione miserrima? Allora se non è usata per la propaganda è meglio, no?

Boh. Poco mimporta, tanto è bubbo, anzi

Troppo bubbo!
Mortuus affluentis
Sarebbe bubbo riflessionare sulla relazione tra una società malata e la morte, con tutto il suo intreccio tra pseudo-scintifico e pseudo-religioso, ma oggi non riesco a dedicarmici.

Tuttavia la cosa nasce dal che mi sono fermato vicino ad un cartellone pubblicitario dei funerali e ho avuto le prove che, marketing permettendo, non è vero che si va nell'aldilà poveri poveri.

Publicizzavano che con circa 1500 euri uno è morto e sepolto, ma cerano le condizioni in piccolo. Funerale tutto in città, pratiche incluse e qui e li e feretro accessoriato.

Sembra una bubberia ma "accessoriato" è un termine marketing di enormi prospettive. Se c'è "accessoriato" c'è anche "super accessoriato", "accessoriato deluxos", "con doppia maniglia frontale", "con triplo fondo in bubbeflon", e tutta la solita lista che un consumista medio può aspettarsi.

E, questa volta, quello che consumi, che in genere ti porta alla tomba, te lo porti con te nella tomba! E' una garanzia un po' bubba, anzi

Troppo bubba!

12 marzo 2010

Bubbitatis ciclum
Ohh, mi sono iscritto da un po' di tempo alla palestra dei fighetti che c'è vicino casa. Ah, quanto è diversa dalla antica palestrina sotto casa delle tapas!

Una cosa che dà l'idea di quanto è fighetta è la historia del secador de pelo. Il lunedì il secador non funzionava benebene, vabbé cenè 6, ne prendo un altro. Il martedì non funzionava proprio ma non lo dico alle bubbe per vedere come andava. Il mercoledì non cera. Il giovedì la palestra era chiusa per via che facevano delle cose (ma lo rimborsano con una settimana in più). Il venerdì il secador era nuovamente al suo posto e funzionava.

Inoltre ci sono tutte le cose e allora un po' per volta le provo. Questa volta ho provato la cosa delle bici piccole piccole. Era tempo che volevo provarle perché sono tutte in una stanza con le pareti di vetro, si sta tutti insieme in uno spazio affollato, ognuno corre per suo conto, si fa una fatica boia e non si va da nessuna parte. Mi pareva una bella metafora e volevo proprio vedere comè.

Tante cose ho imparato ma alcune mele appunto:

- credevo che la musica moderna fosse fatta per fare la suoneria dei cellulari ma, a dire il vero, non tutte le canzoni funzionavano (ma molte sono in realtà delle suonerie che vendono ad un prezzo più basso). Ecco, ho scoperto che quelle che non sono suonerie servono per le palestre. Quelle canzioni che fanno iiiiiiuuuuuuooooo sarebbe per pedalare a tempo.

- la biciclettina ci sono delle cose da scegliere. Se stai seduto hai male al culo, se stai in piedi hai male alle gambe. Anche questa è metafora, forse.

- mi sono anche comprato il coso che dice del cuore e ho fatto bene perché mi è servito. Però mi sono anche spaventato. Ero lì che pedalavo e la macchinetta diceva 153 e sudavo. Poi guardo e dice 65. Ma non ero morto, era che si era confusa la macchinetta ma mi sono spaventato.

- le istruzioni del coso dicono di mettere due goccie d'acqua perché faccia contatto. E' una bubberia perché se usi il coso del cuore dopo poco sei marcio di sudore.

- l'istruttore è, ovviamente allenato, perché è l'unico che riesce a gridare i numeri mentre pedala come gli altri che sono senza fiato.

Troppo bubbo!

11 marzo 2010

Questioni questionis
Ora che tutti i politicanti vogliono incontrare la società civile (boh? in genere non la ricevono e ora vengono loro. Non vorrei essere complottista ma forse avranno un motivo) tanti chiedono di fare le domande al politicante.

Tutti bubbi vorrebbero dire le cose difficili che poi si vede chi risponde bene e lo si vota contenti, oppure lo si vota lostesso perché tanto l'altro è peggio o è male. Giù mi ero detto che è un concetto sbagliato. Io stesso so benissimo, per via delle tante conferenze e presentazioni, rispondere a qualsiasi domanda ottenendo esattamente l'effetto che voglio. Voglio che il bubbo pensi che sono buono? Voglio che tutti pensino che il bubbo della domanda è bubbo? Voglio che nessuno tenti di fare una seconda domanda? Non è un problema, basta usare i sistemi.

Allora cosa chiedere che magari il politicante non conosce le tecniche? Il fatto vero è che non mi interessano le risposte, ne spontanee ne quelle automatiche che, dopo un po', ti vengono pronte. Le questioni vere non si trattano in campagna elettorale, è un periodo in cui il politicante parla non è quello che ascolta o che prende ordini. Anche i lobbisti sono in vacanza perché tanto sanno che il politicante dice quello che chi domanda vuole sentire non quello che farà poi, quando il bubbo della domanda tutta fiera tanto non guarda o non capisce.

Ma ci sono anche altri due motivi. Per me è ora di smetterla di considerare i politicanti come interlocutori universali. Non lo sono su moltissime cose e non vanno sempre considerati come quelli che possono risolvere le bubberie. Tutti a supplicare, tutti a chiedere, come se fosse vero che hanno i fili del potere. Così i bubbini credono che l'esecutore tattico sia il pensatore strategico e si dimenticano di dare alle istituzioni giuste la considerazione giusta e non di più. Per il resto ci sono le lobbi, gli amici, il tradizionalismo, le mafie e tutto, non solo i politicanti.

L'altra è che non ci possono essere candidati sciolti. Sono finiti con il meccanismo. Ad esempio vedevo che c'è uno indipendente nella lista di un partito. Già, ma il suo partito non è indipendente da un accordo elettorale con i soliti bubbi. Non solo, se lo votassi prenderei anche il listino di un ladrone pieno di "figli di". E non basta il voto disgiunto per salvarsi dal listino di impresentabili impresentati. Allora non è indipendente da troppe cose bubbe ma solo da qualche aspetto che magari non sarà neanche tanto rilevante nel corso di tempi futuri e incerti.

Così non è questo il momento di fare domande. Questo è il momento di dire e non quello di farsi raccontare le favolette belle. E pure chiedendole.

Troppo bubbo!
Perenni tempus
Leggevo qui quello dei libri che li mettono tutti nel computer e poi uno legge anche se non può poi fare quello che vuole, come dice qui.

Varie le questioni bubbe:

- ma chi fa gli accordi ci pensa a quello che si accorda? Spessimo no. L'accordo lo prepara uno, poi l'altro lo legge ma non è che sempre capisca bene tutto, così spesso le cose restano non definite oppure uno maligno le mette e l'altro non capisce che sono maligne. Del resto ai bibliotecari è sempre importato moltissimo della classificazione dell'archivio e pochissimo che i libri fossero leggibili o, ancora meno, letti.

- nei commentari uno si lamenta cheppoi c'è troppa roba. Se uno pensa che digitalizzare dei libri di carta (o pelli) sia un buon modo per farli durare di più... no. E' un modo per permetterne la circolazione ma non per farli durare.

- in ogni caso orami insisto di questa cosa del controllo in periferia e non al centro. Mettete pure migliaia di libri in latino o sanscrito, poi ci penso io a guardare quello che mi interessa. Voi non state a censurare che tanto avete dimostrato nei secoli di non capire cosa serve al bubbo e perché.

Troppo bubbo!

08 marzo 2010

Incertitudine legis
A me non convince la cosa dell'impiciument.

Se il tuo codice di leggi non prevede delle cose non vale prenderle da quelle altrui, mi dico.
Però è anche vero che se vuoi dichiarare ufficialmente che uno è picio tale atto, nel linguaggio giuridico, si chiama effettivamente impiciument.

Mah. Alle volte il diritto non è così certo come sembra.

Troppo bubbo!
Memento datus
A me quello delle rincorrenze mi pare sempre bubbo. Cè proprio una bubbità specifica nel "giorno del" che è un miscuglio tra sana memoria dei fatti antichi che ancora affettano il bubbo moderno (per trarne insegnanza delle cose che non cambiano con il calendiario o il governo di turno), riempimento di pagina dei media pigri e censori e gaio festeggiamento di eventi variamente tragici.

Così' oggi cè la cosa delle donne in generale, l'anniversario di Juana de Arco et Flecias e varie altre rincorrenze. E' tuttavia una cosa bubba perché domani ci saranno i giornali che oggi hanno picchiato, violato e ucciso delle donne proprio proprio oggi e a me resterà sempre il sospetto che se non ci fosse stata questa giornata di ricordanza poi il giorno dopo i giornali non riporterebbero queste tristi notizie da riempire una pagina.

Ma quello che proprio non capisco è la ricorrenza di ieri, che dicevano i giornali. 65 milioni di anni fa un asteroide ha ucciso tutti i dinosauri dell'epoca.
Dico 65 milioni di anni ed era giusto giusto giusto addì 7 marzo (65.000.000 - 2010). Scientia exactitudine meraviglia bubbitaris mundi.

Troppo bubbo!

06 marzo 2010

Un nuovo best seller!
Mi ero ripromesso di non scrivere altri libri dopo i pluripremiati "Io Bubbo", "De bubbinis eloquentia", "De bubbitatis mundi", "Il canto del Bubbo" e "La verdadera historia di San Bubbo", anche perché non ho ancora scritto neppure questi.

Però è anche vero che finché la giuria dei premi letterali e gli ipotetici lettori non leggono i libri io posso anche fare a meno di scriverli e comunque essere stimato come un grande scrittore.

Tuttavia la comparsa di milioni e milioni di testi del tipo "[QUALUNQUE COSA] spiegato a [MIO FIGLIO / MIA FIGLIA / LA FIGLIA DELLA SORELLA DEL CUGINO DELL'AMICA BIONDA DELLO SPILUNGONE DEL TERZO PIANO DELL'ALTRA SCALA]" anche io ho deciso di affrontare una nuova fatica scrittorica.

Annunzio vobim gaudius librix titulo titulorum "Il bubbo esplicato ad un pampino rompipall*".

La formula è quella tradizionale: un pampino, ignorante come [IL FIGLIO DEL TALE] e stupido come [IL TALE] fa delle domande a Bubboni che gli esplica tutto sul bubbo. Solo che, a parziale differenza da altri testi simili, il pampino è un rompipall* micidiale e se ne impippa delle risposte facendo casino tutto il tempo, e Bubboni se ne impippa del pampino e risponde bubbamente.

Vabbé non voglio rivelare troppo che mi hanno già copiato l'idea molte, troppe volte ma comunque sento già il profumo di nuovi premi letterali.

Troppo bubbo!

05 marzo 2010

La mail del bubbo di legno
Ogni tanto mi arrivano le catene che devi mandare tot mail a tot persone così non muori, guadagni, spendi, e tutto quello che ti si può augurare. E, al contrario, se non lo fai non è che rimani uguale ma tutto peggiora bubbamente.

Fortunatamente, essendo illuminista, queste catene non mi affettano e sono contento della mia vita che non le mando e non sono mai morto.

Però un po' mi spiace lasciarle li, magari chi mela manda ci crede, degno adepto della pseudo-scienza contemporanea e tutto.

Allora ho pensato di mettere su un servizio di business. Metto trenta indirizzi mail corrispondenti ad altrettanti bubbi (ma che però non ci sono, sono di legno) e poi mando a loro queste bubberie.

Però, per evitare che i bubbi di legno poi patiscano, anche loro mandano le mail in automatico tra di loro, appena uno la riceve la manda a tutti e tutti all'uno e via via tutte le mail, così sono tutti fortunati e contenti.

Meno male che la scienza sembra fatta apposta per aiutare la pseudo-scienza.

Troppo bubbo!
A ben guardare c'è speranza
Già dicevo che per me possono anche tassare le rendite finanziarie, ma c'è ancora una fonte di speranza per cui spero cheppoi non mi tartassino.

Nell'ultimo papiro finanziobancario il tasso non è 0.00% ma bensì 0.00000%! Che sia la prima avvisaglia di un tasso allo 0.00001%? Dopotutto con appena diecimilioni di euro di deposito ti cuccheresti un euro all'anno! Ahhh, ma lordo. Ci mancava pure il denaro da ripulire, vabbé sarà l'unico denaro che è rimasto in circolazione?

Troppo bubbo!

04 marzo 2010

Mundus tapas
Mentre taluni fanno lo sciopero della fame contro una bubba modificazione di antiche leggi di tutela vedevo il video esplicatorio di un flashmob che si è diffuso tra le tapas.

Poco importa traducirlo, se non per notare che 'culo' non è minimamente sconveniente, almeno questa volta il video sostituie abbastanza le parole esplicatorie.

Invece è su altro che le cose non possono essere comprese facilmente. Vedevo una pellicola delle tapas recente che si svolge in un carcere. Non sto a raccontare la storia anche se mi pare impossibile che arrivi tra le pizze. C'è la solita rivolta delle storie di carcere e la rivolta inizia il giorno prima che stanno per trasferire tre assassini di ETA. Gli altri detenuti li tengono come ostaggi e li insultano perché assassini di gente a casaccio e per telecomando, quando sono in pericolo arriva il rappresentante del governo ad accettare la trattativa e tutto. Ma come fanno a esplicare perché queste cose sono realistiche a gente comunque imbottita dalla propaganda internazionale dei terroristi di ETA? Li fanno diventare dei pedofili? Dei parcheggiatori con il permesso falso per gli handicappati? Dei ex-poliziotti corrotti?

E' sempre più difficile tradurre a chi pensa di sapere tutte le lingue e non ne capisce nessuna. Come un bubbo, ma

Troppo bubbo!
Humili amicus responsabilitati
Continuo a vedere un po' che passa con la cosa dei telefoni, anche se più passa il tempo e meno sono i dati su cui riflessionare. Ora cera questa cosa della lettera del capone agli inferiori che dice che sono tutti tristi, che con tutto quello che pagano di pubblicità poi i giornali li parlano male, e tutto.

Mi pare bubbo offrire una soluzione, anche perché già nessuno ci investe se non per sacceggiare di più e ancora sono tutti tristi, insomma qualcosa di bubbo bisogna proporre.

Due cose si possono fare, ambo utili:

1) dare la colpa ai clienti. Mavvuoi che i clienti non sapessero che le cifre erano tutte ambigue e sospette? Eppure molti si lamentano delle bollette e della durata della ricarica, segno inequivoco che sapevano che i conti erano in mano ai bubbi! Poi i clienti sono anche colpevoli perché, tra tutto l'equo mercato, avevano liberamente scelto proprio la tale società. Se hanno scelto è perché avevano informazioni chiare ed oneste e quindi sapevano dell'oscuramento e della disonestà. Inoltre cerano i modulini per far sapere se i clienti erano contenti e nessuno ha mai scritto che non era contento dell'attività di riciclaggio e delle infiltrazioni mafiose. Pertanto i clienti sapevano e non volevano dire, erano conviventi con il malaffare e il crimine. Al più i clienti si possono appellare alla clemenza della corte ma non hanno scampo, le prove sono schiaccianti e, tanto, sono abiutati a pagare e nei termini che per loro non c'è decreto che tenga.

2) Revisare la frase della missione della società. Urge dare subito qualche milionata ad un grossa società di consulenza perché cambi qualche parola che tutta la cosa che non rubano e sono onesti non è chiara. Meglio rivolgersi alla stessa società che aveva tracopiato la frase attuale, che sono pratici, ma qualche cosa va fatto con urgenza e rivedere la missione è qualcosa di esemplare e bubbo.

Troppo bubbo!

03 marzo 2010

Deux ex tempus
Non capisco se solo a me paiono bubbe le cose delle liste e dei telefoni, ma vedo pochi commentari acuti sul tema. Cercavo i commentari perché sono cose che non capisco.

Uno che va al fresco in inverno senza necessità apparenti, uno che si dimette ma che se non aveva titolo per essere nominato non ha nessun senso che si dimetta che forse non può neanche, mille che hanno disimparato a riempire i moduli.

E questi uno dice vabbé sono tutti laureati europe*. E invece no perché un laureato sarà pure analfabeta e conoscitore solo superficiale del latino bubboniano ma quanto a riempire moduli è sicuramente il meglio del meglio.

Quindi? Da dove sale questa incapacità? La prima ipotesi è la congiura ma non di quelli di fuori, nonono. Però dovrebbero essercene poi i segni, i capri, e tutto. Vabbé, forse non melo vengono a raccontare o non lo capisco.

L'altra ipotesi possibile è che il dio compentente per le scadenze e i moduli abbia ricevuto offerte impure da parte dei principi. E' un ipotesi scientificamente ineccepibile, potrebbe anche che il dio si sia risvegliato per via delle invocazioni di milioni di bubbini finora che hanno perso lavoro, casa, scuola e vita perché un modulo non era giustogiusto come lo voleva qualche altro dio sceso in terra di burocrate bubbo. Lagna lagna il dio si è attivato e a accecato gli occhi dei compilatori, paralizzato le loro manine adunche, reso trasparenti i loro inchiostri, contaffatto le loro firme, fermato i loro orologi e così è tutto una bubberia.

Mah. Mi è difficile rassegnarmi alla scienza però è la cosa più probabile. Almeno gli dei competenti ai blog e agli appunti mi riconosceranno lo sforzo di capire l'incomprensibile. Chissàmai che, essendo bubbi, non premino lo sforzo e non il risultato che tanto è

Troppo bubbo!
Incomprensionis facta
Ci sono cose bubbe della storia dei telefoni che proprio non capisco.

Un po' capisco che se sei ricco vivi in un mondo così diverso che magari non ti ricordi quello di prima, ma almeno puoi chiedere a qualche sottovice-precario di spiegarti.

Infatti chiunque viva nel mondo dei bubbini sa che subito prima di un weekend o di un ponte è meglio, ad esempio, non andare in ospedale se non è urgentissimo che proprio proprio muori gravemente. Tanto aspetti, chi deve fare non c'è, gli esami tanto poi li rifanno tutti che tanto cambiano tutti, e rischi solo di ammalarti seriamente e mangiare male che, quando stai male almeno un po', non è una bella pensata.

Ma allora perché il tale, che sene stava fuori, entra proprio un giovedì sera? Tanto, a riprova, fino a martedì non ha combinato nulla di utile ad uscire.

Sarò ipergarantista ma per me è un indizio gravissimo di colpevolezza manifesta. O forse sono solo bubbo, anzi
Troppo bubbo!

02 marzo 2010

Nunc sufficie politicantus renovatio
Sarebbe bubbo che un giorno il popolo riconoscesse come sbagliate le liste composte da impresentabili della politica e non solo quelle che non rispettano tutti i puntini della legge.

Troppo bubbo!