30 novembre 2008

Bubbonis fecit

29 novembre 2008

Revoluzionis formae
Come sembrava, è bello vedere che il fatto che i vecchietti debbano andare di qua e di la per procurasi documenti ha due effetti bubbi:
- riduce il numero di beneficiari e la spesa sia dello stato che dei poveri che faticano a correre che avranno meno soldi da spendere;
- permette agli organizzati di ricevere un regalino di natale di max 6 milioni di euri. Se già prima non si lamentavano, tra poco inizieranno anche a ringraziare e ad essere gentili e bubbi.

Così è bubbo mirare che è cambiata proprio la forma dello stato e, di conseguenza, la comunicazione.

Prima lo stato era fatto a piramide più o meno con la punta sotto. Nella parte larga la massa orrenda del popolaccio che ordinava e gridava verso le classi medie, gli amici e i principi della democratura che stavano viavia nella parte più stretta.

Ora lo stato è fatto da tre palle isolate, una con i principi e parenti, amici e mafia, una con gli altri poteri rilevanti e una con il popolaccio e i medi. Mentre la comunicazione prima era fatta a ordini ora è fatta a umili e cortesi richieste ed espressione di gratitudine per l'illuminata e bubba elemosina dei principi. E tutti sono contenti e bubbi.

Solo una cosa non torna. La forma a piramide è stabile, sia che si poggi sulla base sia sulla punta. La forma a palle è molto più bella ma le palle non hanno modo di essere stabili, sono liete ma non immobili nella giocondità che dai principi discende in ogni bubbino. Forse possono evoluzionare ancora meglio, o in modo

Troppo bubbo!

28 novembre 2008

Il bubbo che canta
Non volevo appuntarmi altro ma oggi sembra che la giornata richieda di mettere gli appunti in ordine e, addirittura di mettere qualche link contenuti A/V che chissà se sono rubati o no.
Però il rispetto delle condizioni dei siti linkati fa si che non siano rubati e, se le condizioni non sono rispettate, che chi ha messo le condizioni poi se impippa, tutto bubbo. Quindi si può assumere che in un mondo di bubbi che se ne impippano posso anche mettere il link tanto tutti se ne impippano bubbamente, si presume.

Il video mi sembra una maniera di dire poco, lentamente e con un sacco di risorse, tuttavia come tutti i bubbi ci sono delle contraddizioni. Adesso nel mondo tech-electro-bubbs si usano i video e un po' hanno anche senso.

Questo è anche bubbo, ma poco originale nel plot e un po' nel concetto markettaro sottostante. Certo un po' di dinamismo si poteva anche mettere. Molte delle schede componenti non si limitano solo ad indicare che il prodotto risponde alle caratteristiche militari (range di temperatura più ampio, ecc) ma anche che serve per armi moderne. Insomma due progetti di moderna pace armata dove il bravo progettista riusciva ad uccidere dei poveracci in mezzo al mare o a casa loro ci potevano anche stare. Magari poi ne aggiungono.

Questo invece è utile, ma spesso si impara di più dal pdf. Solo che magari uno è stanco e con il video riesce ad apprendere anche quando il cevellino è un po' in pappa. Certo che impara in modo bubbo, ma qui c'è poco da fare via compressione video.

Ma il video che volevo bubbamente mettere è questo qui. Già mi ero appuntato di come il bubbo abbia un ruolo crescente nella pubblicità e qui ne è la prova, unita al blabla del fatto che il bubbo faccia da content in un mondo dove anche il media che ruba tutti i contenuti è nutrito dal bubbino che mette tutti i contenuti perché vengano rubati ed è contento. Orbene, nel video si vede bene che è un povero bubbo che vuole cantare e tutti lo prendono in giro perché è bubbo. Poi canta e tutti sono contenti e bubbi.

Così anch'io bubbamente voglio cantare, come dice il bianco Caino, anch'io anch'io.

Voglio cantare come un bubbo che canta.
Canterò bubbamente in ode al bubbo.
Canterò alle cose fatte bubbamente,
al quadro storto, al foglio appiccicato male,
al manico che non tiene, alla nota stonata,
al basso senza forza, all'acuto senza chiarezza,
alla rima fiacca, alla frase bislacca.

Canteròòòò, canteròòòòò, canteròòòòòò!
[applausi]

Troppo bubbo! Troppo bubbo!
Umilii amicus donus magnum
Niente da fare, la bubbità della carta del povero è troppo bubba e merita un elencazione siappure parziale.

- Nel gestionare la carta molti soldi si perdono per strada, parrebbe. E invece no, vanno agli amici più poveri. Infatti se un povero è contento di 1.30 euri al giorno da spendersi in negozi non necessariamente economici una grossa società può necessitare bisognosa di qualche milione di euri. Non è sbagliato dare secondo le proprie necessità, per questo le banche ricevono sempre più denaro dei poveri dai governi buoni et equi.

- Tutti i dati per la carta sono già nei cervellini elettronici dello stato. Quindi il povero fa del danno a ricopiarli sul modulino e, arzillo e dinamico, a portarli a spasso per la gioconda e sempre accogliente (per un anziano) città. Si vede che non hanno una buona coscienza ecologica, un senso dell'efficienza e molestano anche enti vari che già hanno il loro dafare. E' giusto che questo danno sia punito con una piccola sanzione riducendo gli importi. Inoltre molti poveri non faranno la trafila perché consci di fare del male e non li si può bastonare anche perché non escono di casa.

- La carta è anonima ma per usarla serve un documento d'identità. E' anonima ma fatta così c'è solo quella. E' anonima ma un povero lo si riconosce a 100 metri. Credo che i poveri non dovrebbero esibire così la loro povertà, tutto sommato demoralizzano i vincenti bubbi che stanno protagonizzando una delle più spettacolari riprese della storia dell'economia mondiale dai tempi di Pacioli. In definitiva è meglio se la carta la usano con circospezione.

- Il povero, inadatto all'uso del denaro che giustamente non detiene, potrebbe essere indotto a mangiare male, magari troppo riccamente per le sue tasche e abitudini. Era meglio se il governo, che ha già la lista dei poveri in tasca, consegnava direttamente del cibo adatto, fato da aziende amiche desiderose di sperimentare nuovi prodotti e frontiere scientifiche ma in modo sano, responsabile e statisticamente basato sulla speranza di vita. Ancora una volta sarebbe stata una scelta win-win, come si fa normalmente in altre situazioni e luoghi, sempre aiutando e aiutandosi. Anche i poveri possono dare e, con i giusti stimoli, non mancano mai di dare.

- Avendo diffuso i dati reddituali online i dati dei poveri li sanno tutti, ovunque nel mondo, e con nome e cognome. Questa anonimità della carta, che da un lato è buona perché riduce il numero di poveri, dovrebbe essere integrata con una possibilità di espressione dell'individualità del povero. Un modo moderno e 2.0 di dire che anche un povero può e deve espressionarsi nel massificato mondo moderno. Anzichè essere già pronta cadauno potrebbe farsi da solo la sua tessera, con un normale impianto di clonazione carte che tutti hanno in casa. L'augusto stato invia il codice e il povero se lo programma, personalizzandosi il supporto come il suo gusto artistico gli suggerisce.

Ah bubbitatis pauperis demcratia ostaculii, vista pauperis economicus depressionibus.
Justa regis gaudium magnum, amicus ossequi festivitate vicinae et lietibus!

Troppo bubbo!

27 novembre 2008

Ancora una volta
Tre punti bubbi degli attentati di questa volta:

- cambiare il nome alla città sembrava una buona idea, soprattutto considerando che quello vecchio era praticamente dinamitardo, ma non è bastato. Probabilmente la securità non si basa sulla confusione, ma non è chiaro;

- gli attentati sono una forma di comunicazione fatta con il sangue. Bubbamente non capisco cosa comunicano questa volta, ma sembra che la comunicazione sia stata molto molto curata. Solo che se uno è bubbo e fuori target il messaggio è difficile da leggere, come quando un qualsiasi marketing lavora benebene su una nicchia;

- magari in talune nazioni si è trascurato ma c'era una delegazione impresariale delle tapas che era all'ingresso di uno degli alberghi coinvolti. La presidenta della comunità è riuscita a scappare subito perché è andata a destra (come le è proprio) mentre gli altri sono rimasti intrappolati mappoi sono grossomodo scappati. Ora si discute tanto se servono o se non servono le delegazioni impresariali con i politici. Penso che ora che c'è poco da vendere ai poveri bubbini europei questi viaggi servano e magari anche con il politico se non fa troppo malafigura mentre gli altri lavorano. Però questa volta no. Non credo che gli impresari che si sono salvati poi vadano a fare grandi lavori li, a parte quelli che vendono armi, come al solito.

Troppo bubbo!
De numeris
C'è qualcosa che non va coi numeri. Più si entra nella crisi e meno sembrano adatti a descrivere quello che succede. Probabilmente andrebbero messi su una scala di quelle dove un po' sono tutti staccati eppoi sono tutti accalcagnati e poi di nuovo staccati o qualcosa di simile. Altrimenti non si capisce.

Mi segno solo qualche esempio, ma bisognerebbe fare una scala più larga.

- L'euroburosauro sembrava sempre che avesse appenappena i soldi per gli amici più stretti e ora tira fuori 200 milamilioni per metterli in banca.
- Il tale ente risparmia 15 mila euri perché non compra i biglietti di natale (manderanno le mail con i bubbi che cantano per vendicarsi?) e li dà ai poveri affamati. Se non erano poveri 15 mila andavano per i biglietti ed era normale.
- Lo stesso ente di prima ha già speso 16 milioni per dire quanto sono bubbi e ne spenderà 900 mila (60 volte i poveri con gli auguri) per comprare tutti i giornaletti locali di qui... alle elezioni.
- il tale governo ha destinato ai vecchi arzilli (non carcerati) e ai pampini numerosi 1,30 euro al giorno. I vecchi devono però essere arzilli più che poveri per andare di qua e di la a fare code e documenti. Se tanto che vanno allungano la mano per strada già sono a posto per un mese.
- ieri ho avuto 0.81 euri di sconto al supermercato con la cartina di fedele e i codici sconti per prodotti bubbi.

Bubbitatis numeris iniquitate reyes! Separatio casta, speparatio numeris. Pauperis numeros euris, regis numeros mila et milionis.

Troppo bubbo!

26 novembre 2008

Il bubbo e la crisi
Bubbamente non mi ero accorto di nulla. Quando ho visto che il negozio sotto casa aveva una delle porte sostituite da una lastra di metallo ho pensato che fosse il solito bubbo che non si era accorto del vetro e lo aveva rotto con un colpo di cornetto, come capita spesso.

Anche perché il negozio sotto casa vende, da un canto carta igienica, detersivi & saponi e d'altro canto profumi e antipuzza assortiti. I prezzi non sono esagerati, ma al supermercato qualche millesimo al litro si risparmia quindi le dure leggi del mercato e del trasporto urbano di masserie pesanti per un paio di isolati fanno si che non sia un cliente assiduo. Nella parte dei profumi poi non sono mai andato perché le confezioni sono sempre più inquitanti e bubbe e i nomi dei prodotti sono imbarazzanti per essere chiesti alle bubbe della sorveglianza: "caccia grossa", "tutto e subito", "con quello che costa", ecc.

Però poi è risultato che non era stato un bubbo a colpire la porta a vetri ma la crisi. Nella notte una banda di bubbi aveva scagliato un auto contro la porta del negozio per rubare il rubabile. Certo, anche auto sarà stata rubata perché che valesse meno di un pacco di saponette mi pare improbabile. Anche così il colpo sembrava troppo bubbo, dico due porte più in la c'è una banca e di fronte un tempietto delle tapas con vini curati. Possibile che proprio i saponi attirassero i bubbi criminali?

Poi ho capito, nella vetrina dei profumi c'è un enorme lingotto d'oro e una cinquina di lingotti piccoli. Il solito bubbo designer ha pensato benebene di usare dei lingotti per mascherare la puzza di un nuovo profumo per bubbo. Probabilmente è un modo per dire al bubbo che vale più la confezione che il contenuto. Solo che l'astuto stratagemma ha attirato dei ladri ingenui hanno pensato bubbamente di svaligiare la profumeria anziché la banca.

Ovviamente la porta della profumeria è ultracorazzata e una sola auto contro non è bastata a farla cedere, evitando anche un rischio di saccheggio da parte di chi aveva finito nella notte il dentifricio o il brillantante.

Così ancora una volta il crimine non ha pagato e i ladri non hanno avuto neppure modo di cancellare le traccie con un po' di "don limpio"! Resta da vedere se la polizia se ne lava le mani...

Troppo bubbo!

24 novembre 2008

Troppo compleanno
La dichiarazione dei diritti del bambino compie 19 anni.

Beh, proprio bambino bambino...

Troppo bubbo!

23 novembre 2008

Antieco
Voglio segnarmi alcuni dei motivi per cui si vedono grandi proclami antiecologici.

Il punto è che pochi possono davvero dire di guadagnare soldi contanti dal comportamenti e leggi bubbe e possono scegliere se una o l'altra via, eppure milioni continuano a ventilare le gengive con frasi spiritose sul calientamento global o il fatto che non esiste l'effetto invernadero.

Queste posizioni erano ben spiegate quando le sosteneva il noto bubbo e pochissimi "scienziati" amici, ma ora dovrebbero essere sostituite da altre nel blabla bubbo eppure non lo sono.

1) tradizionalismo. Di qualsiasi cosa parli male il Bubboni il tradizionalismo c'è sempre. Nello specifico taluni non hanno cambiato il disco dopo che il noto bubbo ha cambiato registro. Ora che cambia pure il noto bubbo temo che passino ad una delle altre posizioni, come hanno sempre fatto e sempre faranno.

2) vergogna. Credo sia il caso più comune tra gli anziani. Rendersi conto che i miti e le speranze del passato sono diventate una massa di spazzatura che non si sa più dove nascondere non è bello. Come ogni bubbo, quando si mette nell'angolo, morde.

3) tabacco. E' il metodo del tabacco, tutto fa male, tanto si muore lo stesso, anche l'eccesso di pepe uccide, ecc. E' un ragionamento che ha il fiato corto ma solo perché ha i polmoni in cattivo stato.

4) e i pampini poveri? Solita tecnica del girotondo, qualsiasi sia il problema cene un altro più bubbo che viene trascurato. Solo che girando in tondo non si avanza.

5) scienziati bubbi. L'ignoranza moderna ovviamente impregna il mondo scientifico come qualsiasi altro ambito. Se una volta lo scienziato non poteva che essere una persona completa ora è facilemente un poveretto che sa tutto su nulla, che cerca la stabilità lavorale, che vive tra squali e ossequiosi camerieri del potente di turno, che ha già imparato che una qualsiasi minaccia al "suo" settore significa ripiombare in fondo alla scala e in una maggiore precarietà. Morde per salvarsi, in mondo dove qualsiasi bubbo cerca sempre di salvarsi da solo. E solo rimane.

6) economicisti. C'è poco da fare il nucleare o l'inquinamento, ecc. sono dei costi enormi fino al punto da essere insostenibili per qualsiasi assicurazione o finanza statale. Però è più facile capire il costo di un pannello che quello di passare più di 20 anni a smaltire scorie di centrali che non hanno mai immesso in rete 1 kW di energia. C'è anche un po' la speranza che uno paga e uno incassa, ma non credo che prevalga a fronte della profonda convinzione che tutto ha un prezzo e niente ha un valore.

7) speranzosi. Ahimé sono pochi e quando ne vedo uno cerco sempre di non turbare il fragilissimo equilibrio in cui si trova. Sono quelli che sono sinceramente convinti che il bubbo moderno tutto soluziona con il suo cervellino razionale, che se anche crea problemi poi si diverte a rimettere le cose come erano e a riprendere a cantare felice. Quando sono cattivo racconto la storia del verme: "schiaccia un semplice verme, ok è facile. Ora ridagli vita.". Il tutto è viene bene anche come legge fisica ma gli speranzosi ci sono anche tra gli "scienziati".

8) religiosi. Beh, religiosi per modo di dire, ma questi sono più solidi nella loro bubbità. L'idea è che gli dei hanno dato il mondo al bubbo, quindi il bubbo ha diritto di farci quello che gli pare che male non fa al mondo, al bubbo e sicuramente agli dei.

9) complottisti. Sempre divertenti, già li avevo appuntati in altre bubberie ma ci sono anche in questa. Sono quelli che il sole è un inciucio dei costruttori di pannelli, dall'ecologia ci guadagnano i soliti, ecc. Qualche punto lo dicono anche giusto ma sempre in un complesso bubbo e una confusione mentale totale. Chissà poi che ci sarà sotto e chi li paga?

10) i poveri. Non sono tanti e non sono popolari da una parte, ma dall'altra lo sono. Sono quelli che dicono che prima gli uni hanno inquinato e ora tirano fuori la balla dell'ecologia per impedire agli altri di svilupparsi. Effettivamente il discorso è un po' sottosviluppato...

Indefinitiva mille sono i bubbi e mille le loro posizioni, però sono tutte unite dal solido obiettivo di far trionfare la bubbità in questo mondo, o in quello che ne resta.

Troppo bubbo!

22 novembre 2008

I bubbiti - Disegnateli tutti! - 3 e basta
Anche nel poco foglio che resta si può nascondere un terribilmente bubbita!
Troppo bubbita!

I bubbiti - Pizzicato tra la porta e il fine del foglio


I bubbiti - Bubbita piccolo ma con grembiule e cestino
I bubbiti - Disegnateli tutti! - 2
Non c'è serie per i bubbini senza lo spazio e i suoi fantastici bubbiti!
Troppo bubbo!

I bubbiti - L'astronautico


I bubbiti - Il cosmonautico
I bubbiti - Disegnateli tutti! - 1
Ho avuto occasione di vedere uno dei pochi bubbini che vengono educati anziché essere allevati. Mi ha colpito come il compito del genitore consiste sostanzialmente nella deprogrammazione del bubbino. In modo naturale il cervellino del bubbino viene programmato dalla pubblicità direttamente visibile e da quella ripetuta a pappagallo da bubbini già programmati. Quindi la sprogrammazione e ricablatura dei circuitini neurobubbi è davvero un lavoro faticoso e lungo, dato che la discesa dagli alberi del bubbo preistorico ha avuto come effetto proprio rendere i circuiti velocemente e semipermanentemente programmabili.

E' sempre bubbo vedere la superiorità dei meccanismi pubblicitari su un cervellino ancora poco intricato e i relativi effetti bubbi. Poi mi segnerò degli esempi nuovi.

Intanto, conscio che è già natale e usando con acuta bubbità i meccanismi bubbi della pubblicità per bubbini e del maketing d'assalto, parte la serie "I bubbiti - Disegnateli tutti!".

In omaggio con questo post i primi due bubbiti già disegnati! Seppoi qualcuno si ritrova la plastica dell'LCD orrendamente ritagliata... si può solo dire

Troppo bubbo!

I bubbiti - Divorando un ciocolate


I bubbiti - Bebiendo su te

21 novembre 2008

Siam tre
Al solito supermercato economico per 8.99 venderanno un kit con tre martelli. Uno da 100 g, uno da 300 g e uno da 500 g.

E' noto il principio che, in caso di bisogna, qualsiasi cosa che venga a mano può fungere da martello. D'altro canto è vero che Bubboni è un sostenitore della legge che in ferramenta ci vuole (e c'è) un attrezzo especifico per soluzionare bene ogni problema.

Però che mi serve assolutamente un martello da 300 g perché uno da 100 è poco e uno da 500 sarebbe molto bubbo.

Due, quindi, sono i casi:
- o si tratta del solito principio markettaro-consumistico che preferisce vendere il pack e giammai i pezzi singoli
- oppure ci sono sparsi nel mondo milioni di gruppetti di tre porcellini che lavorano a casette di paglia (100 g), legno (300 g) e mattoni (500 g).

Troppo bubbo!
Comesefosse: arte scientifica
Oggi è arrivata la bubba per la verifica periodica dell'impianto del gas.

E' sempre una bubba occasione di vedere come la tecnologia poi diventano oggettini in modo che si possa stabilire senza dubbio scientifico se la puzza di gas dipende dal gas oppure dalla spazzatura che è ora di buttare.

La bubba aveva due misuratori, uno per vedere la combustione del boiler e uno per vedere se c'erano fughe di gas, anche piccoline, dai tubicini o dai fornellini. Il misuratore del boiler via onde elettrogassose comunicava con una stampantina portatile che riporta tutti i numerini della CO2, dei ppm e tutto.

Fin qui tutto bubbo e tradizionale.

Ebbene, comesefosse, i misuratori avevano la forma di nasini che la bubba ficcava in giro per la cucina! Oh, finalmente un po' di cose moderne ma con senso artistico-simbolico!

Non come la recente cupola che si è ciucciata anche i soldi dei poveri e serve solo a dire "ma come si fa a spendere 23 milioni di euro in vernice echepoi non c'è dipinto NULLA?"

Troppo bubbo!
Capire un cazz* - Data lochescion
Quando ci sono di mezzo gli organizzati è facile che si finisca nella prestigiosa serie, ma quando si mescolano tecnologia e accordi è praticamente sicuro.

Hanno pensato bene bene di mettere in digitale i dati medici del bubbino lavoratore. Così quando c'è il solito tragico indicidente il medico si mette comodo comodo al pc a cercare di leggere i dati, guardare (solo un attimo) le mail, dire in cinque sistemi di chat diversi che sta lavorando, vedere se sul motore di ricerca c'è qualcosa sulla ricucitura dei bubbini, iniziare a preparare il comunicato stampa, controllare che il federalismo non imponga che il bubbino se lo ricuce qualche altra regione con i suoi soldi, ecc. Fin qui nulla di strano o di arretrato.

Ma dove hanno pensato di mettere i dati digitalo-medici del bubbino ferito? Nel casco del medesimo!

Troppo bubbo!

20 novembre 2008

Esami di conoscimento
Di recente ho dato un esame e mi preparo per un altro. Mi appunto come si fa a passare un generico esame moderno.

In ordine di priorità e precedenza le cose importanti sono:
1) preparazione fisico/atletica/dietetica;
2) preparazione all'esame in sè;
3) conoscimento degli argomenti

Esplico:
1) l'esame non è il conoscimento ma la manifestazione del conoscimento. Il conoscimento si maniifesta attraverso il corpo, se il corpo è fiacco anche il conoscimento si manifesta fiacco. Ad esempio per codesto esame è stato essenziale abituarsi ad alzarsi prestissimo in modo da avere la concentrazione pronta già alle 9 del mattino. Inoltre serve portarsi del cibo energetico, acqua, ecc. Ho avuto fortuna che i due scritti sono stati separati da un weekend anziché essere di fila come previsto inizialmente, così la falangetta si è recuperata dalla fatica di sostenere la biro scrivendo a mano per ore e ore. La prossima volta devo curare di più la scelta della biro che era cicciottella e con gommina ma non abbastanza morbida.

2) bisogna conoscere e capire benebene come è fatto l'esame. Il prossimo sarà di domande con quattro risposte. Talune domande ammettono due o più risposte, quante risposte bisogna dare è la cosa di gran lunga più importante da leggere nel testo della domanda. Tutti i sistemi scolatici del passato sono viavia sopressi e 'mericanizzati. I 'mericani studiano moltissmo come fare l'esame in sè, a parte i contenuti. Tutti i bubbini degli gli stati sudditi devono studiare la stessa cosa, altrimenti non passano bene i test gia 'mericanizzati. I test 'mericani sono fatti con un obiettivo: evitare qualsiasi possibilità di causa legale sulla base che si discriminano i [RAZZA, COLORE, SESSO, ecc. ecc.]. Quindi sono sempre escluse le formule che richiedono ragionamento e impiego delle basi per arrivare ad altre conclusioni e sono sempre inserite domande che ci sono paroparo nei testi ufficiali di preparazione all'esame. Solo che non tutti gli esami sono già 'mericanizzati e i sudditi non capiscono bene questa cosa delle cause legali e ognitanto sbagliano i test. Comuque il test 'mericano è adatto al bubbo che non capisce nulla della materia ma che può prendere un buon voto se padroneggia la tecnica del test. Non discriminare il bubbo, che è sempre abbondante e ignorante, è lo scopo dell'istutuzione di insegnamento ¿ecchì può criticarla?

3) solo dopo i punti più importanti arriva il conoscimento della materia concreta. Servire serve, ma se gli alti punti non sono soddisfatti da solo non serve.

In ogni caso tutti gli esami si passano sempre per misericordia degli dei, indipentemente dal voto che uno prende. Foss'anche un esame sulla bubbità o sul pensiero laterale, che Bubboni è Re di ambi, si possono sempre fare le domande in modo che il mismo Bubboni non passa. Il modo migliore per non passare è che chi fa le domande è più ignorante di chi risponde. Ma è a questo che servono anni di ragionamenti sulla bubbità. Prima di qualsiasi discussione bisogna capire la bubbità di chi fa le domande che è come capire il tilt del flipper che si fa prima di giocare. Se chi fa le domande è bubbo bisogna subito essere altrettanto bubbi, altrimenti il professore quizzarolo, ignorante e rutinario si ribella e boccia.

Del resto in cada esame si misura prima di tutto la bubbità di chi ha pensato l'esame e chi non la capisce non merita mai di passare perché manca delle attitudini a vivere in un mondo che è

troppo bubbo!

18 novembre 2008

Più di una libertà
Volevo commentare bubbamente questo post qui ma senza i riferimenti alla bubbità del mondo non riesco così mi appunto qui il mio commentario, tutto bubbo.

Il post si chiede se un tale servizio può o no far sparire le paginette dei neonazi oppure se questa censura dà più problemi (legali) di quanto non risolva. I commentari sono anche interessanti e direi che non centrano il punto bubbo che mi appunto ora mismo.

Prima però mi appunto di quanto è storico questo tempo in cui si vede che la locomotiva del nazifascismo sta iniziando a correre più velocemente e con più forza. Grazie all'adeguato supporto di letame ed ignoranza offerto dalle moderne democrature le vecchie idee nazi sono oramai scontate e questo, se uno fosse su un altro pianetino e guardasse con un telescopio, sarebbe una cosa storicamente da riderci su e fare commenti sulla bubbità della historia.

Le paginette dei neonazi non sono oggetto di una sola legge, a parte quella della jungla, che parla dei doveri del bravo fornitore di robe internet. Ci sono prima, e contemporaneamente, le costituzioni, i diritti dell'uomo, le leggi contro l'apologia di reato, contro l'incitamento all'odio razziale e, in molti vecchi libri, leggi specifiche contro i nazi e il fascismo.

Chiaro, sono tutti avanzi di un mondo che sembra scivolare via nel tempo a gran velocità, però oggi si vedono ancora queste leggi. Trovo bubbo considerare solo un pezzetto della cosa, e non il più rilevante, e dimenticarsi che i diritti sono sempre più di uno.

Ad esempio in tutti gli stati soggetti a lobbysmo il diritto dell'editore è di gran lunga prioritario rispetto a qualsiasi altro diritto presente e futuro, umano o animale chessia. Però questi altri diritti coesistono con quello di editore e un po' lo molestano.

Non si può poi dire che è censura se i nazi non propagano la loro merda, proprio perché coi nazi viene meno la possibilità per chiunque altro di opinare. Anche questo in una democratura che ha sopresso da anni la libertà di pensiero sembra bubbo, ma andrebbe esplicato benebene.

Ah comunicationis dolenti, fascio mundi proliferatio in libertatis bubbitatis oscuritate!

Troppo bubbo!

17 novembre 2008

Condominum regis manus limipiati
E' sempre bello vedere che una tale oraganizzazione raduna solo gestori onesti e puliti grazie ad una semplice tecnica.

Ora non è che tutti gli [PROFESSIONE DE CUIUS POST] siano ladri o che siano più ladri che altre professioni, è solo che hanno un ruolo di maneggio di denaro altrui per cui molti gli rimane appiccicato alle manine.

Del resto il denaro, quello che gli spetta legalmente, non gli viene dato perché fanno delle cose ma perché sopportano pazientemente le liti e la bubbità dei membri della tale società. Questa relazione tra denaro e sopportazione spinge molti, quando scoprono che la vita è breve, di saccocciare i soldi delle bollette e a scappare sulle spiagge con le bubbe/i allegre/i.

Tutti i tali sono iscritti all'organizazzione degli onesti che, giustamente, appena scappano li depenna, così che è vero che tutti gli iscritti sono onesti. Laudate legis onestitude profesionalis raduna!

Ma, fin qui, c'è poco da appuntarsi. Il punto è che la causa di tutto è nella comunicazione tradizionale e bubba e qui è bello scriverselo.

Infatti appena il futuro reo cessa di pagare le bollette i vari bubbi che aspettavano i soldi inviano le loro letterine "caro bubbo, paga che devi pagare". Ma a chi le inviano? All'aspirante reo!

Ma dico, tra tutti proprio al tale? Non possono mandarle alle decine di membri della tale società o ai loro tre-quattro litigiosi rappresentanti? Basterebbe dire "non per fare la spia... ma il tale non ci paga più. Ne sapete qualcosa? Vi siete organizzati per delinquere al freddo, al buio e senz'acqua oppure il tale è già li con costumino e paletta? F.to L'Erogatore". No, per mesi letterine solo al reo che sta ammonticchiando gli euri prima della giusta fuga.

Troppo bubbo!
Bubba lex est lex bubbitatis mundi
Auguri auguri! Mille di queste europeat*!

Da buon illuminista festeggio oggi, e non il sei novembre, i due anni di uno dei vertici della bubbità europe*.

Innaffiati da milioni di litri d'acqua, vino, siero di mozzarella e olio di sottolio, immersi in profumi esotici e nostrani, pappine, dentifrici, liquidi per lenti a contatto e medicini vari si festeggia la bubbità che avrebbe dovuto incrementare la securità degli [LUOGHI DI PARTENZA E ARRIVO, MA SOPRATTUTTO ATTESA].

Non credo parole di bubbo possano rendere la stupidità della norma, visto che non è che se ne possa parlare tantotanto liberamente, ma è più che bubbo, è

troppo bubbo!

16 novembre 2008

Troppo bello per guardare
Una delle critiche che si fanno più spesso al bubbo è quella di essere ottimista. La cosa è complicata perché ottimista non è un modo come un altro di vedere le cose ma ha, nel bubbo medio, un valore positivo. Viceversa qualsiasi altro modo ha un valore negativo e non va bene.

Però ppoi, un po' come con la democrazia, non si capisce cosa sia ottimista ma, siccome altri modi sono diventati sempre sbagliati, bisogna avere questo modo sempre giusto.

Comuque Bubboni è uno dei più grandi ottimisti felicemente viventi, ovviamente. Però non ottimista come ho sentito della solita cosa delle notizie. Ogni tanto ritorna questa cosa delle notizie ottimiste che sarebbe mettere le notizie "belle" e far sparire tutte le altre come pessimiste e da condannare.

Non mi pare che sia tanto bello fare così, perché uno sarà anche ottimista facendo così perché sente solo cose "belle" mappoi credo gli rimanga il dubbio che da qualche parte ci sono delle notizie brutte, anche se uno non le guarda, e che lo farebbero diventare subito triste e poco ottimista. A meno che essere contenti significhi anche essere un po' bubbo e non pensare e non capire che ci sono altre cose oltre a quelle "belle" che vengono raccontate H24.

Bubboni è ottimista perché di tutto vede le cose belle, non perché non guarda le cose brutte. Pensa che non ci sono cose completamente brutte, anche se non ci sono cose completamente belle. Nel bicchiere mezzo vuoto c'è spazio per versare un po' di vino e bersi almeno un bicchiere e mezzo; viceversa chi vede il bicchiere mezzo pieno poi si beve solo mezzo bicchiere.

Ad esempio di cose belle bisogna vedere che non c'è guerra senza disertori, non c'è dittatura senza oppositori, non c'è chiesa bubba senza espulsati, non c'è inquinamento che poi i muschi non ricrescono, non c'è bunker senza che le radici aprano una crepa, non c'è morto senza che qualcuno venda una bara, incontro segreto di bubbi potenti senza che si beva un buon vinello, ecc.

Insomma non è che non si possa essere tristi è solo che tutto è comunque e sempre bello e bubbo, ma più che altro

troppo bubbo!

14 novembre 2008

Testamento mediatico
Oh, finalmente i commentari si sprecano non tanto sull'ultima azione d'intimidazione squadrista, che sarebbe noioso, ma sul testamento mediatico.

Se ho capito bubbamente bene il problema (non mi ricordo se l'avevo già evidenziato) è che uno muore in un fatto di cronaca e i media faticano a trovare del buon materiale e perdono tempo a chiedere le foto che si veda bene il bubbo coinvolto.

E' un problema per il rapido periodismo internet che finalmente viene risolto.

Credo che la legge prevederà che uno lascia le foto adatte al tipo di morte scelto in un sito bello bello pagato dallo stato e fatto da qualche società amica, ma tanto amica.

Bubbo al mare, se si parla di navi affondate o piratate;
bubbo in aereoporto, casomai ci fossero aerei in servizio;
bubbo armato, se si parla di guerre d'esportazione;
bubbo al volante, senza che si veda il modello di auto recentemente accartocciato;
bubbo che legge, per morti generiche e un po' mediaticamente noiose;
bubbo con le pasticche o con la pappina d'ospdale;
bubbo tra i [COLORE], per morti multirazziste magari poi da rettificare;
bubbo serio, casomai ai fasci scappasse la mano;
bubbo al sole, casomai agli atomi scappasse un neutrino;
ecc.

Poi magari il servizio evoluziona e ci sono anche i video sempre da linkare a bubbo morto.

Emmenomale che le elezioni sono ancora lontane e non c'è spavento per i voti della tale religione!

Troppo bubbo!

13 novembre 2008

Il progresso
Oh, uno tutto bubbo si distrae un attimo e subito la scienza progredisce un sacco!

Mentre stavo guardando pigramente se avevano tentato di uccidere i bubbi cardiopatici a forza di magneti (no, le prove le hanno fatte con protesi NON installate sul bubbo come si era responsabilmente inventato di sana pianta il bubbo pennivendolo) ho visto il nome di una delle aree di lavoro dei bubbi medici al tale simposio.

"Resuscitation Science Symposium". Però! Hanno evoluzionato, eh! O ci saranno webcast dall'oltretomba per fantasmi & maghi merlini?

Troppo bubbo!

11 novembre 2008

Capire un cazz* - L'elettromagnetismo
"I magneti contenuti nelle cuffie possono interferire con il funzionamento di defibrillatori e pacemaker. Nessun pericolo invece dalla tecnologia Bluetooth."

Sìsì, si riferiscono agli auricolari Bluetooth...

Secondo il dotto articolo per arrivare a questo interessantissimo risultato hanno monitorato se le intereferenze creavano problemi ai defibrillatori e pacemaker montati su 60 pazienti.

Tentati assassini! Non ammazzate solo i vettori di campo elettromagnetico ma anche i cardiopatici!

Troppo bubbo!
127.0.0.1
Non avevo mai visto che Internet era così! E io che pensavo che la pubblicità sui siti era belle che scomparsa ocché non la vedevo proprio più così come non riesco più a ricordare in che lingua ho letto un articolo!

Il fatto è che a macchinetta appena installo un mio piccì metto lo sfondo (cioè lo tolgo), i dischi di rete, la mia paginetta html, e qui e la e tutti i blabla e 600 kBubbi di hosts. Stavolta ho usato la rete prima di mettere gli hosts e ho visto che milioni di siti hanno la pubblicità, non è solo che non la vedevo per abitudine quindi.

Non importa, ovviamente. I fatti non incidono mai sui bei pensamenti e così siguo opinando che è meglio dare i soldi direttamente ai bubbi pittosto che mettere gli spot che dicono ai bubbi che i media hanno già avuto la loro fetta e sono contenti.

Mi segno anche che ho letto questo bellarticolo sul marketing della moda bubba e che è davvero bubbo pubblicizzare cose che non si ha neppure l'intenzione di fare. Un po' come fanni i governi con i diritti del bubbo, insomma.

Troppo bubbo!
Qualcuno ci crede
Per quanti ne veda non riesco a credere che qualcuno crede davvero alle bubberie che propala il tale governo. Eppure ognitanto ci sono dei segni che indicano che qualcuno sembra che ci crede.

Ora risulta che a forza di chiamare gli inceneritori col bubbico nome di termovalorizzatori risulta che non hanno dato l'autorizzazione antincendio a una di questa macchinette creasoldi.

Antincendio? Ma hanno capito come funziona in realtà un inceneritore?

Troppo bubbo!

10 novembre 2008

La fiducia è crollata!
La fiducia nelle [ENTI FINANZIARI, UNA VOLTA PRIVATI ORA STATALIZZATI] è davvero crollata.

L'ultimo spam me lo manda la "federal reserve" in persona. Già sanno che se arrivava da una delle succitate aziende lo avei buttato via come se fossero alcune migliaia di euri statali, senza pensarci su due volte.

Almeno mi daranno il calendario a fine anno, prima ero un cliente bubbo e miserrimo, ora solo il padrone di tutti i loro debiti!

Troppo bubbo!

09 novembre 2008

I sondaggi!
Sono tornati anche i sondaggi di chi è a favore e chi è favorevolissimo al nucleare!

Meli ero dimenticati! Di quando c'era la cartolina nel giornale e il giornale non cera in nessuna edicola perché un bubbo grosso li aveva comprati tutti, di quando le domande non si sapeva a chi le avevano fatte, di quando il campione era più piccolo di un condominio medio, ecc.

E ora ritornano belli belli. Ma in un mondo che ogni settimana scarica 200 MBubbi di update per piccì non verrà poi voglia di aggiornarsi un po'?

Troppo bubbo!
E' tardi ma è presto
Sono le 3 e mezzo e tra poco vado a dormire a conclusione della serata wekendizia (come dicono i blog antichi che raccontano cosa fa il bubbo che ne ha la password). E, di già che dormo, voglio sognare.

Sogno che si esplichi che è finita la società multirazzista e divisa in caste,
sogno che eventuali nani pelati non siano apriori considerati coglion* ma lo siano in base a quello che dicono e fanno e che uno sia ritenuto un poveretto da aiutare per quello che la mafia gli fa patire e non uno da difendere perché l'altro è peggio o perché è duce dell'ignoranza più bubba,
sogno che la democratura si accorga che è stata inventata la tivù e non ci si gela più il culo come i greci a votare nel teatro di marmo e che sia ripensata daccapo,
sogno che un presidente non voglia uccidere un nemico inventato da essi e che rida quando planea di governare il mondo e non un paese povero qualsiasi,
sogno che il mismo presidente non creda più di dover-poter-saper insegnare agli altri popoli bubbi come devono fare perché non è Cesare & i sudditi ma un suddito delle leggi naturali come tutti...

Sogno eppoi vediamo se è vero o se è

Troppo bubbo!

06 novembre 2008

Poverezza che sì fugge tuttavia
Alla tivù che informa & diverte c'è da tempo un programma dove i periodisti vanno a chiedere al popolaccio cose tipo "è da tanto che ti droghi?", "quanto prendi?", "cosa ti sei messo dentro oggi?", ecc.

E' utile perché se uno prova da solo a chiedere ai drogati e le prostitute lo picchiano, invece al bubbo della tivù non si vede che lo picchiano. Inoltre parla il popolaccio con i suoi accenti, anche se alle volte non capiscono nulla neanche gli indigeni e mettono i sottotitoli.

Prima delle elezioni facevano anche i servizi su temi coquetti come "i negozi per i superricchi" o "i locali per i superricchi".

Ora fanno i servizi tipo "come uscire dai debiti senza uscire (a forza) di casa" o "chi paga i costi della crisi del mattone" e si vedono i poveri.

Alcuni sono poveri professionali, come uno se li aspetta. Ad esempio, prima che gli esperti economici li punissero per bene, buttavano 37 euro al mese di lotterie, 60 per il ristorante, 150 per sigarette e avevano nel frigorifico una bibita gassata al caramello (e non volevano rinuciarci)! Il tutto con mille euro al mese di differenza tra spese ed entrate e non a favore delle entrate.

Altri però sono nuovi poveri e fanno più impressione perché hanno i libri in casa, si capisce che fanno i ragionamenti, ma sono poveri. Tra tutti mi ha colpito una bubba di questa casta che, giustamente, diceva che i poveri devono mangiare bene perchè non possono permettersi di ammalarsi.
Poi il periodista la accompagnava a comprare prima dicendo che come è povera può comprare solo nei posti economici, tipo i surgelati, e facendo attenzione a cosa compra e bla e bla.

E dove va la bubba povera? Non inquadravano l'insegna ma si capiva che è la stessa catena di surgelati dove vado io! E faccio attenzione a cosa compro perché hanno anche dei prodotti per scapoli della serie "¿che cazz* komo hoy?" che sono cari (c'è davvero la 'k' nel nome, farà jovine).

Adesso sta a vedere che:

1) andare a correre per scaldarsi senza costi elettrico-energetici;
2) leggere le riviste dal giornalaio;
3) andare ai convegni per mangiare al buffé (e non andare ai convegni a pagamento e/o senza buffé);
4) leggere i libri in libreria per metà (che, giustamente, gli inglesi chiamano library) e per metà al supermercato, altrimenti ti cacciano prima di aver finito;
5) andare al ristorante solo quando c'è il tagliando del 2x1 e prendere il dolce (che non è scontato) sempre in 1x2;

viene considerato che lo fanno i poveri e lo mettono alla tivù!

Troppo bubbo!

05 novembre 2008

Ciò che avrebbero dovuto fare
Ho letto della questione dei fascisti alla sede della tv.

Anche se per me la tv potrebbe e dovrebbe chiudere mi pare un fatto di una gravità particolare ed utile. Utile a segnalare un punto essenziale e riconoscibile in una (ri)caduta cheppoi potrebbe sembrare tutta un pappone.

Capisco che la cosiddetta opposizione non si molesti più di tanto sul tema. Gli piacerebbe censurare loro, come facevano ai loro tempi, e quindi al più ragliano sullo stile ma sul merito non hanno problemi. Del resto così è la censura, non può essere limitata a qualcosa. Quando c'è dilaga e arriva fino a dove non dovrebbe arrivare e ci arriva che non è tardi ma presto. L'opposizione l'ha messa e ora toglierla, se mai interessasse a qualcuno, è difficile perché a tutti piace usarla, non toglierla.

Comunque, dopo aver già spiegato che quelli delle scuole dovrebbero solo dire "i punti, i punti" e invece si impapocchiano in documenti anti-mediatici ed inutilissimi, spiego cosa dovrebbe fare l'opposizione. Dovrebbero iniziare a dire solo "i fasci, i fasci" in tutte le occasioni e fino a quando non sia diventato conveniente ridurre le tutele di stato ai fasci.

Invece non lo faranno, il vecchio coglion* non sprecherà parole che non pagano come se fosse un vecchio re del passato, e rimarrà una bella pietra militare a segnare il punto. Utile per un po', poi metteranno una targa a ricordo degli storici camerati.

Troppo bubbo!

04 novembre 2008

Mezzi e forme
Ok, lo capisco anch'io che un enciclopedia cartacea non è fatta per essere consultata ma per essere esposta. E' un oggetto, principalmente, eppoi un contenuto di qualche tipo consegnato sulla tecnologia "carta".

Però mi pare bubba la pubblicità mail di una enciclopedia cartacea con in omaggio una penna USB.

La penna USB è tutta bubba ma... vuota!

Troppo bubbo!

03 novembre 2008

Cantate bubbis militia terminus
Ho ricevuto in mail questo articolo e metto qui la bella canzone che cita, sperando che i testi antimilitaristi non siano soggetti a speciali tasse e diritti di guerra.

E pensare che questi testi furono scritti da gente semplice, che non aveva accesso alla big pictur, come il bubbo moderno. Loro vedevano e, stando nel fango, capivano. Chi girula mezza Internet e guarda le notizie sulle guerre in corso e quelle pubblicizzate nei prossimamente spesso non capisce.

Però è bubbo che il ministerio della guerra faccia cantare i canti dell'epoca nella scuole. Magari nella confusione generale pescano anche questo e qualcosa di buono potrebbe saltar fuori al prossimo giro, tipo un grande coro di bubbi.

Troppo bubbo!

La mattina del cinque d’agosto
si muovevan le truppe italiane
per Gorizia, le terre lontane
e dolente ognun si partì

Sotto l’acqua che cadeva a rovesci
grandinavan le palle nemiche
su quei monti, colline e gran valli
si moriva dicendo così:

O Gorizia tu sei maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molti non fu

O vigliacchi che voi ve ne state
con le mogli sui letti di lana
venditori di noi carne umana
questa guerra ci insegna a lottar

Voi chiamate il campo d’onore
questa terra di là dei confini
Qui si muore gridando assassini
maledetti sarete un dì

Cara moglie che tu non mi senti
raccomando ai compagni vicini
di tenermi da conto i bambini
che io muoio col tuo nome nel cuor

Traditori signori ufficiali
Che la guerra l’avete voluta
Scannatori di carne venduta
E rovina della gioventù

O Gorizia tu sei maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molti non fu.

02 novembre 2008

De bubbitatis magisters - Terminus ragionamenti
Già ho detto del senso della legge, del senso della scuola e del senso politico. Rimane da riflessionare e da appuntarmi se la manova ha senso o no.

E' sempre bubbo vedere come ciascheduno dei coinvolti tenta di riscuotere un suo vantaggio da questa bubberia.

Ad esempio gli organizzati. Li temo perché essendo privi di senso naturale (oggi) sono costretti a spremere tutto quello che possono con tecniche sempre più bubbe. Ad esempio fanno credere di essere contro una cosa mentre, se si legge bene bene, sono contro al fatto di non essere stati consultati. Del merito non gliene importa nulla di nulla e sono pronti ad offrire il loro servizio di veicolazione del messaggio del padrone di turno "richiamandosi al senso di responsabilità, all'europ*, al bilancio, al bubbo d'oro" o a qualsiasi altra cosa che gli venga a mano. Un po' come quando ci sono i licenziamenti. E' stata seguita la procedura? Sono stati informati & sentiti? Tutti i loro sono stati sistemati? Se sì parte il peana sulla responsabilità, altrimenti un po' di lamentele che i bubbini credono bubbamente che sia nel merito.

Gli ""oppositori"". Quanto gli secca non averlo fatto loro! Cerano dei crediti per chi attuava i tagli e seli sono fatti sfuggire e la prossima volta non avranno più cosa tagliare! Capisco la loro rabbia. Nel merito se gli uni le chiamano "classi punto" gli altri le chiameranno "classi croce" evvia. Mi pare che siano un po' poco aggressivi, mooolto meno dei bubbini che opprimono, perché l'idea in se gli piace: tagli, soldi agli amici, ecc. ecc. Irresistibile per gli ""oppositori"".

Gli altri. Gli altri ridono di quello che passa agli altri e cercano di usarlo come merce di scambio per sè. Ad esempio i ricercatori si lamentano di questo ma non di quello, gli insegnanti per pampini rompipall* si lamentano così ma non cosà, ecc. Un po' sì, sembrano tutti solidali con tutti, poi si guarda benebene e si capisce che non è così. E' male? Sarebbe bene che tutti fossero uniti? Non è male. La società è individualista anche quando canta in coro. Solo che sarebbe bene che, mentre uno corre per il suo, non pesti i piedi agli altri. E' il massimo che si potrebbe avere e sarebbe utile avercelo.

Il pensiero bubbo. Il bubbo e la bubbità è l'unico vincitore della vicenda. L'idea che prima si capisce cosa dicono eppoi si partecipa è, in sè, ottima. C'è in tanti posti, funziona, serve al bubbino e agli altri bubbini. Solo che siamo in una società multirazzista eqquindi:
- servono label incredibili per questi semplici concetti;
- se uno si oppone deve iniziare a scalare gli specchi usando qualsiasi cosa abbia a mano come attrezzo e magari poi lascia dei segni che si trova quando è al potere e che sono difficili da pulire;
- la priorità non è il bubbino ma il concetto. E' drammatico mirare a come i bubbini sono oppressi dai concetti, tanto più in una società fortissimamente individualista che si trova a dover fare un funambolico blabla su concetti massificati e massivi;
- è vero che gli uni vogliono dei piccoli lager, ci mancherebbe che perdano una fonte di reddito politico, ma gli altri sono quelli che i lager per le espulsioni li hanno fatti davvero anche qui con un labelling incredibile. La società civile dovrebbe e potrebbe spemere il buono anche dalla spazzatura bubba che i politicanti le tirano addosso, anziché inserisi in questo meccanismo per cui le bubberie sono buone se le fanno i buoni e bubbe se le fanno i bubbi;
- manca il senso delle fasi. Non è che perché per un po' fai una cosa poi non ne puoi fare assolutamente un'altra. La formazione dura anni e anni (e se uno impara anche di più, altrimenti meno si impara e meno dura) quindi se per un po' uno studia delle cose poi ha anni e anni per studiarne altre, in altre classi, con altri fini;
- la bubba società moderna non ha risolto il problema che non tutti sono in grado di capire tutto ma non lo può dire e deve sostenere che tutti possono imparare tutto, magari pagando solo che non tutti possono pagare e così non capiscono;
- mi ero già scritto, che poveracci che vorrebbero lavorare per mandare i soldi a casa non possono perché le leggi per i pampini lo vietano, ma non vietano a quelli a casa di avere fame o di essere disoccupati;
- la società tutti uguali moderna è divisa in caste, ma neanche questo si può dire. Così tutti i pampini giocano insieme ma i giochi sono già fatti, anche se sembrano spontanei, prima che loro nascessero.

Troppo bubbo!