31 gennaio 2011

Facciamo un progetto
E' bubbo come alcune cose che non le guardi per un po' poi le ritrovi diverse, e non ti dai conto di cosa è passato mentre non guardavi. Poi forse era per via che ero tra le tapas o che non avendo la tivu un po' è vero che una certa retorica diffusa non la dai per scontata e non capisci perché tutti si muovono come se fossero bubbi mentre prima non lo facevano.

E uno di quelli che è successo così è quello del volontariato. Quando ero pampino il volontariato aveva alcuni principi e alcuni modi ben chiari:
- il pubblico (sarebbe lo stato) deve fare la sua parte, il volontariato non serve perché lo stato sene lavi le mani;
- il volontariato non serve a guadagnare;
- le aziende non possono fare volontariato (cfr. punto prima), ma solo i bubbini.

Poi si poteva essere più solidali (cambiamo insieme) o più assistenziali (cambia tu che io t'aiuto), ma il succo era quello.

Quando iniziò la fine del lavoro a tempo interminato io profetavo che la società sarebbe cambiata tutta perché doveva cambiare il credito e tutta l'economia, la politica, ecc. Ma non facevo l'esempio del volontariato perché non c'avevo pensato, anche se avevo ragione che tutto cambiava e non solo i contratti lavorali.

Però ora mi dò conto che anche il volontariato è tutto cambiato per via della società precaria. Così non è che uno lavora eppoi nel tardo pomeriggio/sera/sabato&domenica fa qualcosa per gli altri, ma è che qualcuno lavora nel terzo settore perché non lavora negli altri che però vorrebbe tanto farlo. Il tutto si mescola con i crediti, la distruzione del sistema escolare e tutto.

Ovviamente lo stato si è ritirato, perché nessuno chiedeva più che non lo facesse e perché l'opposizione al liberismo richiede una rara chiarezza di pensamento, e così sono arrivati i soldi, i progetti, le specializzazioni di  farsi dare i soldi, l'europ*, un certo ritegno a criticare la mano pubblica che nutre, le fondazioni, le aziende che fanno tanto bene socialmente e tutte le bubberie.

Così, mancando la visione politica, dovendo anche mangiare e non avendo più lavori veri anche questo aspetto della società civile è dominato dalla bubbità.
Ma ancora restano valide quanto inascoltate le parole del profeta: "Fai strada ai poveri senza farti strada" e magari anche senza far curriculus a tutti i costi.

Troppo bubbo!

30 gennaio 2011

Retoricus limitatio
Mi ha chiamato l'attenzione questo articolo che si dice che i partiti pizzaioli potrebbero anche organizzarsi in modo da "superare" la legge elettorale molesta senza cambiarla.
Non so se è apologia di reato dire che si può obbedire ad una legge ma in modo che il nefasto intento del legislatore sia (parzialmente) vanificato, e io comunque non sostengo questa idea ma, come dicevo, mi chiama l'attenzione.

Infatti se dovessi elencare dove la retorica è stata pià forte tra le pizze direi l'europ*, l'euro, il maggioritario e il razzismo. Poi tante altre cose che non si potrebbe neppure pensare ad una comunicazione per il bubbo senza retorica, ma qui è forte che, come spesso dico, superarla non è facile. Si può aggirarla ma non andare contro esplicitamente altrimenti le risposte preimparate confondono la mente del bubbo che poi morde.

Però è anche vero che io non è che sia proprio tra le pizze come quelli con la TV e che leggono i giornali delle pizze e che magari anche gli importa di vivere tra le pizze senza pensare sempre a scappare.

Così non capisco se una proposta che dice abbastanza direttamente che il maggioritario è una solenne bubberia (talmente stupida che viene già moderata con diversi correttivi, ma senza strombazzarlo) appare come inconcepibile o se già può essere detta senza timore che il bubbo morda.


Devo vedere altri segni casomai sene vedessero.

Troppo bubbo!

29 gennaio 2011

Pulcher diem
Sono giorni pieni di cose belle, o almeno speranzose.

Mami pare che cisi dia poco risalto tra i pizzaioli. Credo che sia un sottoeffetto della narcotizzazione dei pizzaioli che è servita per far accettare la deriva dei politicanti per cui, anche quando non si tratta di questioni d'interesse per il palazzo, resta il solito lagnoso commentario "ma tanto non si può cambiare", "ma tanto non serve", "ma tanto sono bubbi", ecc.

1) Le rivolte contro diverse democrature. Il bello non è che ci siano morti e scontri lo è che ci siano momenti storici dove un bubbino fa la differenza. Lo so che le democrazie moderne preferiscono trattare con regimi dittatoriali e corrotti, che basta pagare, che con governi sani che neanche pagando si bevono certe balle europe* o liberiste. Quindi quello che nasce avrà vita durissima, mentre accorrono i soliti per far fallire qualsiasi progetto che faccia uscire il popolo dalla sudditanza delle democrazie. Però chissà. Almeno per qualche magico giorno la speranza (e il coraggio) degli uni vince la paura (e la cordardia) degli altri.

2) Tra le tapas avevano fatto, ubbidendo ai soliti ordini, una legge contro i link, che sono tutti ladri e pirati, e i controlli in rete senza giudice, e tutto. Vabbé lo schema di attacco ai diritti umani e alle libertà digitali è sempre il solito per tutte le nazioni. La legge non era passata allora hanno avuto una pensata. Che facevano che ne parlavano un regista e alcuni rappresentati degli usuari Internet. Sembrava un po' la solita cosa che poi risulta che gli uni vogliono tutto gratis, che sono incapaci e che gli altri sono stati tanto buoni a organizzare che ne parlano ma la ragione è tutta da una parte e gli altri sono solo ladri e pirati e affamano gli artisti. Anche questa è una cosa già vista e fa parte del pacchetto pre-pensato per nazioni suddite & inferiori in genere.
Mappoi qualcosa non ha funzionato. Il regista è partito col solito blabla che tutti gli dicevano che era bravo quando lo diceva mappoi gli usuari lo hanno cambiato. Ha capito che non era vero quello che quando lo dicevano tutti i suoi lo applaudivano. HA CAMBIATO IDEA, cosa rarissima e miracolosa. Allora si è dimesso e tutti i suoi lo sputano e gli usuari dicono che è stato bravo e coraggioso (e anche io lo dico, e mene stupisco perchè come regista mi sembra pessimo). E ora anche altri autori dicono che ha fatto bene e gli usuari anche al loro dicono che sono bravi e coraggiosi.
Poi vabbé magari la legge che difende vecchi e fallimentari modelli di business la fanno lostesso, contro il popolo che ha eletto un governo ma non il governo che lo governa perché quello non lo si può ne eleggere ne discutere. Però questa ampia comprensione di quello che dicono gli usuari di Internet è notevole, come è bello che uno cambi idea e lo dica. Quasi come se parlarsi portasse a capirsi e ad ascoltarsi e non che uno ha già ragione e gli altri tutti torto e che cambiare idea solo perché è sbagliata è male perché è segno di incostanza.

Troppo bubbo!

24 gennaio 2011

Due pesi, senza misura
Miravo che il capo di una delle tante confessioni religiose richiama al dovere di avere un profilo "vero" sui social network e che si cura anche di giustificare questa solenne affermazione.

Quando fu chiesto da un potente dell'epoca alla figura di riferimento di questa confessione cosa fosse la verità quegli non rispose. Forse considerava la domanda falsa, vuoto esercizio di retorica che tanto diletta un potente, o forse il testo non riporta benebene i dialoghi, chissà.

Ma, in attesa di un severo richiamo sulla necessità morale ed etica di tenere il desktop e i bookmark un po' ordinati, contemplavo la sproporzione tra i cazziatoni relativi alla vita digitale rispetto a quelli relativi alla vita animale.

Da una parte questa confessione impone di non permettere agli agonizzanti di iniziare una vita migliore, quasi che non credano affatto in una vita oltre la morte, e dall'altra c'è un blabla sul piano della net-etiquette.

Da un lato benedicono armi ed eserciti e dall'altro si raccomanda piamente di non stare troppo collegati, come se si parlasse ad un pampino rompicazz* di 5 anni.

Il primo problema del mondo digitale è la sua estensione. Posso accedere online a più ore di video di quante cenè nella vita del bubbo vecchio, ricevo più mail di quante ne possa bubbamente leggere tutti i giorni, dovrei aver letto più manuali e condizioni d'uso di quanto potrebbe leggerene una legione di bubbi.

Allora sarebbe meglio valutare bene le priorità nella perenne foga cazziatoria che prende appena uno è posto nel suo ruolo dagli dei medesimi.

Ci sono due pesi ma sarebbe ora di avere un po' di misura.

Troppo bubbo!

22 gennaio 2011

Electro mundi
Ho portato il mio telefonino all'assistenza
per sanare il difetto che presenta.

Mi hanno detto che il problema è chiaro:
è un diffetto di costruzione e non è raro.

Ma il cliente è tutelato,
dall'europ* ogni costo è rimborsato!

Gireranno tutto il mondo,
ma cambieranno anche il fondo.

Mi daranno una nuova applicazione,
e pure gratis una canzone.

Mi metteranno il display che fa stralunare,
e il doppio di memoria per dimenticare.

Mi hanno garantito, lo aggiornano all'ultimo grido,
solo per poter fare il figo.

Ma io ho chiesto all'esperto di oro,
ho chiesto al tecnologo e pure a loro.

Ho chiesto all'elettronico e al softwareista,
ho chiesto al chimico e al firmwareista.

Ho chiesto del litio e del tantalio,
ho chiesto del lavoro e dell'orario.

Analizzate voi ogni componente,
ditemi voi perché questo incidente.

Ma mi hanno detto che per loro non c'è problema,
sono io che sono andato fuori tema.

Quali siti ha visitato?
Quali informazioni ha guardato?

Quali dati ha elaborato?
Quali considerazioni ha effettuato?

Non è del consumatore mirare al dato,
è del compratore accettare il fato.

Forse è vero,
e più non mi chiedo.

Ma talora mi sale la domanda,
ma già non ricordo, distratto dalla larga banda.

Ma anche ora che l'assistenza
ha soluzionato ogni incidenza

tuttora sento una voce che langue,
tuttora dal terminale esce sangue!

Ma il moderno consumista ambientalista
tutto bubbo... se ne infischia.

Troppo bubbista!
Sancti Bubbus prece efficatia
Molte langanze sono giunte al post precedente perché pareva che si criticasse San Bubbo come se non soccorresse chilo invoca.

E' bene mettere qui una nota per fare chiarezza.

Ovviamente San Bubbo soccorre chi lo invoca con sincera fede però spesso sono i bubbi che non chiedono le cose giuste. Simpara anche nelle favole che chiedere bene è difficilissimo, per questo è meglio conquistarsi le cose con isforzo che così è facile non conquistarne troppe.

Faccio un esempio di quello che gli danno tre desideri. Possibile che nessuno chieda come primo desiderio altri tre desideri? E che il demone, dopo un rapido calcolo, non lo incenerisca subito?

Tornando a San Bubbo se uno chiede di vivere più a lungo, in spregio che se uno ha fede crede che si vive meglio da morti, poi come si verifica? Magari San Bubbo si adopera e poi tutti sono comunque ingrati perché non sapevano qualera il termine precedente! San Bubbo lotta con la parca e tutti sene impippano!

Viceversa se uno chiede, comè più adatto perché la potenza di San Bubbo si manifesti, di vedere e godere della morte dei propri nemici, allora sì che il miracolo poi piace a tutti! (tranne ai nemici, comè giusto che sia).

Insomma San Bubbo va invocato, ma bubbamente!

Troppo bubbo!

21 gennaio 2011

Il mistero della suora non morta
Alle volte è difficile capire le esigenze profonde del bubbo. Uno vede che i bubbi corrono qua e la e, tutto contemporaneo, opina, come gli è stato imparato, che sono i soldi che li fanno correre.

Mappo capita di riscontrare che non è così. Che mille e mille sono i motivi per cui i bubbi si affannano e che sono così bubbi è difficile capirli perché, essendo bubbi, non è che li spiegano perché neppure li capiscono.

Ora uno di questi problemi è quello dei santi. Infatti nei tempi antichi alcuni santi tali erano perché la loro vita non lasciava dubbi e, ancora coi piedi fuori, tutti li proclamavano santi e, passata la festa, gabbato lo santo.

Del resto alcuni esempi erano clamorosi, basti pensare a San Bubbo!, e non cera bisogno di scolpire tanti fogli di pietra o quello che usavano gli antichi per verbalizzare le riunioni.

Ma è che gli antichi erano un po' rozzi e ora tutto vuole il rigore della pseudo-scienza, santi compresi. Così non è che uno tutti dicono che è santo e tanto basta, che ci pensino gli dei a gestire il database relativo. No, ci vuole il miracolo.

Vabbé, non sembra difficile. Ci sono posti che parcheggiare è un miracolo, servizi essenziali che tra liberismo ed europ* è un miracolo se non ammazzano tutti, call center che è un miracolo se rispondono, ecc. Insomma la vita liberalizzata è piena di miracoli. E invece no. Questi miracoli non vanno bene perché non si sa mai a quale dei mille dei vanno attribuiti (e se uno sbaglia il deo competente si vendica, vabbé ma questo lo esplicano anche a scuola).

Allora il miracolo giusto è quello che uno stava per morire perché malato mappoi dice ben chiaro e con i testimoni "Beato Bubbazzo salvami tu!" e di colpo è talmente sanato che le azioni delle società farmaceutiche ne risentono.

A questo punto non cè deo che tenga. Foss'anche che Bubbazzo era un corrotto, immanicato con i più rivoltanti assassini e potenti finanziatori in genere, sempre debole con i potenti e feroce con i deboli e tutto, tritrì tritrà è fatto santo.

Ma ci vuole una buona sanità mentale per chiedersi per tempo "macchì senefrega se il Beato Bubbazzo è fatto santo?". Non possono pensarci i dei a gestire almeno l'andazzo dei morti, giacché dei vivi spesso sembrano dimenticarsi?. Ennò! Il fatto che Bubbazzo sia santo è essenziale per la congregazione dei bubbazzi che Bubbazzo fondò! Eppoi perché, se cè un deo, i bubbazzi dovrebbero essere privati del LORO santo quando la congregazione nemica dei bubbaretti ne hanno fatti tre in appena 150 anni? Sarebbe questa la giustizia divina che eleva i bubbaretti e affossa i bubbazzi? Per gli dei onnipotenti del Denaro e del Potere! Non può essere! Fosse da contenderlo ai demoni dell'oltretomba ma Bubbazzo deve essere santo!

Chiarito che non cè da discutere sull'importanza suprema di avere un proprio santo rimane da chiarire perché uno che è lì che già ha i suoi guai proprio al Beato Bubbazzo rivolga un'invocazione chiara, netta e con i testimoni e tutto. Perché non affidarsi a santi di provata efficacia come appunto San Bubbo e non a Beati sconosciuti? In realtà è giusto andare a spulciare i beati che non aspettano altro che salvare qualcuno al fine di avere il meritato scatto di carriera, con luce pagata ed incorporata, quadro, santino, e tutto quello che la carica comporta nei soliti termini di denaro e potere.

I beati sono lì solo in attesa di essere invocati mentre i santi già consolidati hanno tanto daffare e po' senefregano apposta che altrimenti non muore più nessuno. E di questa abbondanza di beati buoni lo sanno prima quelli del giro, che gli altri spesso non si tengono informati (anche perché se Bubbazzo non fosse Beato con tutti i bolli e sentenze pubblicate andrebbe assolutamente invocato!) e, ovviamente, crepano.

Così nonè strano che le suore siano sempre al dia su chi invocare e come e spesso siano miracolate, nel bel mezzo di un mondo che avrà anche più santi ma sempre più sacrifici ai dei bubbi ed onori a valori da disonorare e ossequi ed onori a criminali che sarebbero solo da criminalizzare.

San Bubbo, pensaci tu che a me a pensare mi viene confusione!

Troppo bubbo!

19 gennaio 2011

Bubbus donum bubbitate manifesta
Ha, se i bubbini si inspirassero ai bubbi grossi!

Ancora una volta la lista dei regali è bella da vedere e tanto informativa.

Ha, quanta benignità nel mondo, quanti buoni sentimenti di stima e di affetto, quanto amore nel cercare un piccolo dono che piaccia e che espressi tutta la giocondità tipica di chi spende soldi altrui.

E il tutto in mezzo alla crisi finaciera e tutte le bubberie e le lagnanze degli impoveriti, sempre invidiosi e bubbi!

E il tutto senza neache passare dai documenti persi.

Troppo bubbo!

17 gennaio 2011

Vecchio gatto?
L'ultimo messaggio di spam viene da gattina_33.
Alla faccia dell'ottimismo! Con il calcolatore sono riuscito a calcolare che 'gattina' a circa 78 anni!

Ma non sarebbe ora di cercarsi un nick più consono? Vabbé che con l'allungamento dell'età pensionabile anche lo staff delle società di spam non è più composto da giovincell* e che in rete oramai ci sono tanti vecchi che una volta erano giovani innovatori e ora sono ultraconservatori abitudinari tradizionalisti, però mi pare

Troppo bubbo!

15 gennaio 2011

Citazioni giuste
Metto qui una citazione che è giusto chi l'ha detto prima.

«La libertad no se concede, uno tiene que tomársela.»  - Meret Oppenheim

E' bubbo che la frase sia di una artista surrealista. Credevo fosse concretismo.

Troppo bubbo!
Democraticus temporibus effecti
 "Al nord cè sempre la nebbia" mi ha sempre divertito. Intanto perché vivendo su una palla che al nord non ci si può stare dire "al nord" già è bubbo. Ma poi perché essendo una palla che gira, con il quello del calientamento globale e tutte le bubberie non cè un posto che cè sempre qualcosa.

In particolare nella città gianduiotta la nebbia non è così frequente dare "sempre" a ragion pratica e quando cè dura poco, dipendendo che è mattino o sera o cè un tempo bubbo. Cè ma non sempre, e comque al nord di che o di cosa? Non cè termine di riferimento condiviso e quindi la frase è bubba perché è capibile solo da uno e non da due o più.

Tuttavia oggi è vero. E' tutto il giorno che cè la nebbia, poca o tanta ma sempre. Da ieri notte ad adesso non cè stato un minuto senza nebbia. Raro!

Poi ho memorato che, dicono i democrati, con il voto esce quello che cè nella testa dei votanti.

Troppo bubbo!

13 gennaio 2011

Firme rotationis in bubbus veiculi
 Il commentario della bubbina dei commenti su quello della macchina mi memorava che le cose delle auto sono sempre misteriose.

Ad esempio quando c'è il ghiaccio sulla strada tirano varie cose perché la aderenza delle gomme, sui cui si manifesta l'intelligente potenza di un motore che brucia petrolio mentre è condotto dalla mano saggia e dal piede pensante del bubbo, sia migliore. Tra le cose che tirano c'è la sabbia, che uno prima scivola poi mettono la sabbia ed è contento anche se è poca e non ci si può giocare.

Vabbé, cera il ghiaccio e hanno messo la sabbia.

Però mentre ero tra le dune delle ferie ho visto un cartello colossale che diceva che cera rischio che i bolidi scivolassero per via della sabbia presente anche sulla strada.

Vabbé, metteci il ghiaccio e tutto si soluziona, no?

Troppo bubbo!
Finalmente meno spese!
Recente mail di phishing

"Importo bonus vinto: 150,00
 Comisioni: 0,00
 Importo totale: 150,00"

ben mi ricordo che lo scorso anno le commisioni erano di 1 euro (e avevano anche due 'm')!

Troppo bubbo!

P.S.: Ok, lo scorso anno le commissioni si sommavano all'importo vinto ma intanto, almeno nelle truffe, c'è stata una riduzione delle odiose commissioni! O almeno delle relative lettere 'm'.

12 gennaio 2011

Imparazio lenguae
Tra i buoni propositi dell'anno (che come giò dicevo devono essere semplici e bubbi perpoi realizzarsi e essere contenti) ho messo quello di imparare la lingua dei cini per capire cosa dicono i messaggini che spesso ricevo echeppoi metto nello spam perchè non la so.

Ho iniziato con i numeri e rilevo che, grazie alla potenza della logica e dell'intuizione bubba, non è così difficile come tanti ipotizzano senza aver provato a studiarla come fa il Bubboni prima di parlare.

Ora sono al numero 2 e, se il prossimo disegnino è come ipotizzo mi credo che in mese avrò imparato tutti i numeri fino a 21 (che poi, come è noto, è il massimo umanamente possibile).

Certo che leggerli mi sembra difficile, ma con un po' di pazienza cisi riesce almeno se sono scritti grossi.

E poi via, carichi di fiducia nelle proprie capacità ma verso sfide più impegnative.

Troppo bubbo!

11 gennaio 2011

Relato tapas nationi
Nel mio giro tra le tapas volevo vedere un po' comerano le cose. Si aggiravano i poveri lagnandosi per la fame? I pampini con la pancia gonfia intralciavano gli accessi alla metro? La massa di negozietti chiusi e di serrande abbassate rendeva le strade come se fossero quelle delle città delle pizze? Bubbi armati sfoggivano i veicoli corazzati a difesa della barbara sperequazione financiera?

La risposta è che no. Vero che alcuni negozi che chiusero sono ancora chiusi e che alcuni più improbabili (per mercanzia, organizzazione o collocazione) hanno chiuso recentemente, ma non in misura tale da modificare il panorama e il tessuto sociale urbano. Altra misura era vedere se, come tra le pizze, i supermercati sono pieni di cibo e di beni di qualità miserrima, inferiore a quella di qualche anno fa. Anche qui risulta che no. I beni sono migliori dei pizzaioli, cè la fascia economica ma non è cambiata rispetto al passato per qualità o per diffusione, a differenza sempre delle pizze.

Quindi non è che non ci sono i disoccupati, tutti conoscono (o sono) un precario di quelli attuali, ma sembra che ci sia ancora una tenuta e una prospettiva che non vedo tra le pizze.

Certo voglio usare indicatori depurati dalla rampante sperequazione che caratterizza nazioni succubi del liberismo europe*, mami pare più corretto fare così.

Comunque mi sono preso un bello spavento nella ricerca dei dati sulla situazione economica! Avevo prenotato per le 14.00 in un ristorante (che già lavevo detto) di cibo orientale buonissimo, grazie a che come cera il giorno festivo dopo, anche senza la tradizionale settimana d'anticipo, mi hanno preso la prenotazione.

Il giorno prima, alle 13.00, ero passato per prenotare a mano ma era chiuso. Mi ero spaventato ma dicevo che era il giorno di chiusura magari mappoi al telefono avevo prenotato con esito.

11.30 telefonata di controllo della prenotazione (diretta al solito Bubbazzi che sarei io che prenoto, così non mi chiedono di firmare i libri quando li scrivo perché poi non sanno che sono io, Bubboni in persona).

Arrivo e vedo il nulla. Locale vuoto, qualche cameriere in un angolo. Il panico. Sarà diventato un ristorante scarso? Sarà mezzo fallito per via dei controlli sanitari ma hanno appena riaperto per vedere seli pescano? Avevano telefonato perché sennò neanche aprivano se non cero almeno io?

Vabbé, come tuttologo ho il dovere di entrare e capire cosa passa. Menù solito, caro, camerieri di prima qualità, nessun odore sospetto che sale dalla cucina. Ma il locale era vuoto.

15.30: fine della mia pappatoria. Il locale nel frattempo si è rimpienato completamente. Solo il feroce controllo delle prenotazioni ha ragione della massa di affamati che cercavano di accedere attirati dal cibo squisito e dai suoi profumi raffinati e bubbi.

Che paura solo per via del fuso orario! Melo scrivo che alle 14.00 è presto e alle 13.00 è  ancora chiuso solo per evitare di affaticare il cuore che mi serve per la corsa dei bubbi nella palestra dei fighetti.

Troppo bubbo!
Minus bonis sed minus malus
Mille e mille sono le prove che le cose che sembrano maligne (furti ai danni della collettività dei bubbini, infuriare del liberismo bubbo, ecc.) in realtà sono benigne (rafforzamento dell'amicizia, buone occasioni per la beneficenza ai poveretti, ecc.).

Tuttavia è bubbo notare che capita anche il contrario. Infatti così come si nota che riducendo il fumo si allunga la vita media e si crea un fastidioso rapido aumento del numero dei pensionati (spero non libersti, altrimenti patirebbero un certo senso di disagio nelle loro convinzioni) lo stesso capita con altri interventi in apparenza benigni.

Ora dicono i periodici che riducendosi la mortalità per incidenti d'auto cala il numero di organi disponibili per i trapianti.

Così resta dimostrato che soluzionare solo un problema su due causa l'altro.

Troppo, ma mai abbastanza, bubbo!

10 gennaio 2011

Bubbini naturalitatis gaudium
Uso la spiaggia con 10 km di sabbia finissima
per limarmi le unghie dei piedi

Uso le nebulose più remote
per vedere se ho gli occhiali da sole puliti

Uso la brezza marina più profumata e il sole più splendente
per asciugarmi rapidamente i calzini

Uso il mare intero e profondo
per fare pip* proprio lì

Eppure spesso mi sale il dubbio
che non sto disfruttando appieno della naturalezza.

Troppo bubbo!