28 maggio 2014

Saperla lunga e bubba
Oggi ho comprato un francobollo especifico per spedire una lettera ma di carta ma non nelle pizze.

Il tabacchino mi ha dato un francobollo ma giusto, non dieci che la somma farebbe il prezzo, no,  proprio quello solo per i esteri.

Qui cè la foto


Sapendo che anche questo rappresenta le pizze agli esteri in tutta la loro bubbità e deindustrializzazione, sapendo che per scrivere così bisogna avere una grassa ignoranza di rispetto religioso e cossuttazionale e considerato che oggi sarebbe il 28 maggio mi chiedevo: ma sono in ritardo loro con limparare le scorte o la lettera arriverà tra sei-sette mesi?

Troppo bubbo!

P.S.: Il sitio è perentorio. Quando si mandano lettere ma di carta ai esteri ci vuole assolutamente un adesivo di posta erea dove sia sia che sono i esteri. E l'adesivo cera? Troppo bubbo se cera!

25 maggio 2014

Bubboto
Secondo i primi risultati diffusi da tutte le nazioni ma senza dirlo, perché sarebbero proiezioni di voti parziali o sondaggi ma ampi e tutto, pare che sia una buona notizia.

Tutti i ultraliberisti, assassini e ladri che hanno dominato l'eurofortezza sono diventati improvvisamente equi, intelligenti e buoni.

Infatti l'ingresso dei neonazisti (ma dichiarati, non di fatto come gli altri) ha spostato tutti verso posizioni più moderate e eque.

Troppo bubbo!
Macchi li vota?
Dentro della propaganda lettorale del partito non ho visto, sempre guardando poco, grosse novità. Intanto la linea contro il nemico restano tutte, nella speranza che qualcosa arrivi alla nicchia corrispondente. Non cè una pallottola dar gento ma un po' tutto e questo è, dal punto di vista del partito  e dei dei della strategia lettorale, corretto.

Già miero appuntato come un importantissimo appoggio viene dalla razionalità che i bubbi non criminosi cercano di trovare, inventandosela, a fronte dei piani e delle azioni del partito, ma qui è un fattore estrogeno più che un'azione avviata dal partito chepperò ci conta.

Sull'uso della prensa di partito non sose ci sono state novità perché non la miro. Forse cè un po' l'uso della rete basato su chila capisce ma che sia fedele, però non saprei se è una novità o se è stato più intenso o se cè stata una maggiore fedeltà.

Dinuovo ho trovato quello che ora mi appunto e che sarebbe la critica a chi vota il nemico. Cè che l'analisi sui votanti è molto istorica perché ad esempio ho sentito che il nemico lo votano tanto i giovani "tra 18 e 44 anni".

Eterni pampini sociologi difficilmente possono trarre lumi dai dati falsi, ma il punto è il rovesciamento temporale dell'analisi.

Una volta uno vinceva (vincono tutti, ma uno poi di più), e allora dicevano che era colpa dei vecchi perché cera il sole e i giovani non erano andati, dei giovani perché pioveva e i vecchi non volevano bagnarsi o simili acutezze.

Ora invece i fedeli del partito vanno a vedere chi vota il nemico e chi è chelo vota? Falsi invalidi, panciafichisti, disfattisti e debosciati vari, populisti naziseparatisti, vaffanculisti e altri presi dal catalogo dei nemici patrii che il partito sfoglia sempre volentieri.

Il fedele però poi non richiude il pensamento. Chi cè dall'altra parte?
Ma la domanda giusta è quanam sunt bubbis?

Troppo bubbo!

11 maggio 2014

Il tasso del calo
Una delle fintonotizie più comuni della crisis financiera e che si vede anche tra le pizze sia pure passandoci poco è quello delle statistiche che dimostrano inequivoche che, grazie all'azione benefica del governo, del partito e di altri amici della società di amm.ne del periodico in oggetto, la crisis è praticamente quasi certamente avviata ad una prossima immediata visibile e riscontrabile fine.

Poi il dato è qualunque dai consumi di bubbolinite solida evaportata al numero di addetti all'imballaggio dei diavoletti di cartesio che lavorano il mercoledì dopo le 18.32 è sempre tutto un crescendo inarrestabile e trionfale ma, soprattutto, dovuto alle forse oscure sopracitate.

Ma direi che, anche nell'occasionalità dei miei riscontri, questa volta credo che sia superata la soglia di bubbità.

Però premessa è che se uno ipoteticamente capisse le cose per valutare questi dati serve sempre (ma sempre) il foglio di calcolo. Infatti un dato ha senso solo se raffrontato con un minimo di intelligenza ai dati precedenti e sempre e solo se correlato ad altri dati che lo confermano, smentiscono o lo esplicano.
Chiunque, fossanche Bubboni, che valutasse un dato istatistico o ha una memoria prodigiosa, o ha un foglio di calcolo o dice una bubberia solenne.
Poi l'esperienza inteviene per affinare il ragionamento ma fare il ragionamento senza dati non è ragionare sui dati e i dati (lo dice la parola) non sono mai uno. Ovviamente il pennivendolo ne scrive uno e con le percentuali più o meno giuste dell'anno o del mese prima sempre uno il dato rimane e allora non si può ragionare sui dati se sono uno ma solo alabare il partito e gli amici dell'editore.

Allora il dato bubbo che comprova la fine della crisis sarebbe che "il tasso di discesa dei prestiti è calato".

Bubbo, no?! C'è meno gente che ha bisogno di soldi e allora siamo contenti perché sono tutti ricchi? C'è più gente che ha bisogno di soldi perché sono poveri ma più banche che li danno perché sono ricche? C'è la stessa gente che ha bisogno di soldi perché sono poveri ma ora gli danno un po' più prestiti perché tanto le banche sono un po' più ricche? I prestiti calano perché neanche gli strozzini si fidano ma si fidano un po' di più di prima perché sono un po' più ricchi? Il cambio di pendenza della derivata seconda di un fenomeno espansivo è antidepressivo e meno recessivo di un fenomeno recessivo a parità di depressione della derivata prima di un antirecessivo espresso con serie normalizzate?

Beh, avere il dato è una cosa ma capirlo è bubbo, anzi

Troppo bubbo!

04 maggio 2014

Quello dei punti
Anche Bubboni ogni tanto fa quello dei punti perché cè sempre qualche ente che non si dà conto che quello che ti danno i punti informativi è una cretinata solenne et europe* nella sua somma stupidità.

Così ero in coda per la registrazione dei punti e intanto era da uno ra che la conferenza avrebbe dovuto essere iniziata (in realtà quello dei punti è supremo e allora no nera iniziata affatto.

E uno nella coda diceva "non importa se c'è la coda e non sentiamo la conferenza che ci interessava. Oggi siamo venuti per i punti, la chiavetta e la cena dopo la conferenza".

Ed era vero e allora bisogna vedere che anche alle cretinate europe* uno può poi salvarsi se è abbastanza bubbo.

Sempre che i punti non si dimentichino di registrarli, la chiavetta non sia guasta e la cena non ti venga mal di pancia... altrimenti sì che è bubbo, anzi

Troppo bubbo!
In sensum regi
Già siè detto della perdita di senso dei governi della democratura che sono degli allegri distributori di buoni sconto, tessere punti, servizi essenziali ma come premio previo concurso, ecc.
Anche perché passando la funzione propriamente politica a burocrati e mafie qualcosa dovevano pur fare e quello hanno trovato.

Mene appunto due esempi di ambo:
- hanno tolto ai vecchi quello dello sconto sulle medicine. Così. Senza avvisi, senza cordiali lettere, senza. Poi con una coda, le fotocopie e tutto si può riavere altrimenti crepa. Sarebbe una cosa altissimamente politica invece magari era che lo stagista gli è venuto male un programma o qualche altro burocrate ne aveva vantaggio, sia pure piccolissmo. O anche che i politici del partito possono pure credere cheppoi magari uno ritorna bambino e non gli servono più le medicine ma da vecchio.

- hanno messo i cartelloni lettorali del partito e diversi sono tipo che promozionano la banda larga o altre menate come le società. Vero che il partito è una società commerciale ma qualcuno si è proprio perso cosa sarebbe, almeno su cartelloni lettorali, la politica.

Ma anche mi segno di questa campagna

http://arretez-d-etre.tumblr.com/post/84330056772/laccessibilite-des-equipements-de-la-voirie-des

che mi piace perché parte dalla propaganda governativa mala rigira ed è espiritoso. Qui ci sono anche gli altri che fanno ridere

http://arretez-d-etre.tumblr.com

ma chissà seppoi li lasciano.

Troppo bubbo!
[così]
Una delle cose che non sapevo del libro ma che ho letto è quello di [così].
Quando cè una bubberia, un nome scritto sbagliato o una parola ma anche allora si mette [così] che vuol dire "non sono io che ho sbagliato ma è cché la fonte originale autentica cè questa bubberia".

Mi pare una cosa che magari usano solo quelli ossessionati con le fonti ma che sarebbe utile.

Una ragliata del politicante? Uno studio degli stagisti dell'economia? Un guizzo della propaganda del partito che ha appena trovato una nuova categoria responsabile di tutti i mali?

[così] e via. Senza preoccuparsi di stare a cavillare sulle sciocchezze!

Troppo bubbo [così]!
Il cervellone
"Pronto per l'uso a destra, fuori dalla scatola"
dice la pubblicità del coso tecnologico.

Eppoi uno opinava che Bubboni usava un linguaggio bubbo o che i computer lo capivano tutto e invece non è mai abbastanza

Troppo bubbo!