26 febbraio 2013

Mai per sempre
Ieri nevicava e oggi c'è un bel sole.

Sta a vedere che i pennivendoli hanno ragione che sembra il paese dei mangiatori di olive!

Troppo bubbo!

P.S.: ma se i pennivendoli sapevano che il comico prendeva un sacco di voti (dai sondaggi segreti) non sarebbe stato meglio iniziare ad essere professionali negli ultimi giorni anziché limitarsi a far sparire le frasi più assurde della propaganda?

25 febbraio 2013

Commentarius in primordi numeri
Stavolta hanno ragione a dire tutti che hanno vinto.
- Chi ha scelto farabutti ne ha piazzati un bel po', riuscendo a far dimenticare che i problemi che ha strombazzato di risolvere li ha creati poche settimane fa e forse salvando dalla galera se stesso, gli amici e i parenti
- Il comico è riuscito nonostante tutta la propaganda possibile contro (tranne negli ultimi minuti, quando era chiaro che andava forte)
- Un amministratore di case e terreni non verrà inutilmente distratto da noiose riunioni che non si capiscono
- Un idiota di livello europe* comunque ha preso più di 1 voto (l'unico che sarebbe stato logico aspettarsi non era il suo perché comunque è idiota).
- Un disprezzatore dello studio sembra scomparso tra i finti timbrini

Insomma tutto è bene. Ed è pure (quasi) finito.

Troppo bubbo!
La coda del bubbo

E' bubbo vedere come il tradizionalismo e la bubbità si insinuano in ogni singolo aspetto, togliendo senso alle cose pensate dagli antichi senzamutande per sè e rendendo impossibile di adattarle alle esigenze dei moderni mutandati.

Così fuori dai posti che si vota, per via dei voleri della propaganda, oggi servirebbe mettere un disegno della scheda che uno sela rimira con comodo. Le liste coi nomi possono servire alla magistratura o a chi si diverte a vedere come un posto in lista poi diventa una sinecura, un posto di lavoro o una consulenza.

Ma la scheda non cè e il tradizionalismo la impedisce, le "coalizioni" sono rappresentate dal contorno di un rigolino e tutto sprofonda in una bubbità perenne.

Solo un aspetto era allineato ai tempi. Tutto sembra povero e scarso, anche perché il panorama è quello della scuola pubblica, odiata e massacrata dal liberismo fino ad allinearla all'estitica della deindustrializzazione.

Di buono anche che tutto sommato il fatto che cera la neve e la professionalità dei politicanti professionisti ha ridotto le code.

Resta solo la bubbitatis mundim ha garantire che, se ci fosse stata una coda sarebbe stata bubba, anzi
Troppo bubba!

23 febbraio 2013

Deindustrio pubblio
Vedere questo della deindustrializzazione è proprio bubbo e, se non fosse per i poveri e i suicidi, sarebbe anche solo interessante per quanto è poco documentato.

Siccome è una cosa nuova continuano a succedere cose che non ti aspetti. Anche se puoi facilmente prevedere e quantificare il megatrend i dettagli sono sempre più imprevisti. Andranno tutti persi e i futuri non sene daranno conto ma meli appunto perché è bubbo vedere di quando erano saltati fuori.

Uno dei più vasti ma difficili da indagare è quello infrastrutturale e mele ero già segnato. Di come cioè ci sono ancora le infrastrutture di prima che il partito e la mafia saccheggiassero tutto ma senza che ci sia più chi le infrastrutture le usa. Un po' capita anche con pezzi di apparati dello stato o con le tasse o l'enorme industriali che riguardano un mondo che non cè più e che non potrà ritornare come non può ritornare un progettista di piramidi (ma grosse) o dieci fabbriche di lumi a petrolio perché sarebbero frammenti fuori contesto.

Ma altri due sono che la pubblicità invecchia. Miravo ai cartelloni e ci sono pubblicità vecchie di mesi. Mostre finite da un pezzo, avvisi per tasse scadute da oltre 3 mesi e che adesso poi addirittura le rimborsano, sconti di supermercati che non valgono, insegne di aziende in forme cadenti. Al solito non è che non ci sono i nuovi annunci o i soldi per la riparazione della ditta ma è che non sono neppure i soldi per rimuovere i pezzi vecchi prima che diventino uno ridicolo annuncio di pena e miseria.

L'altro è che le insegne e i loghi sono di aziende che non esistono ma da anni. Nella confusione di un luogo senza futuro per cui un centro di ricerca mezzo depredato apre un museo si eternalizzano sempre di più insegne del passato ma anche adesso che quello che insegnavano è chiuso.

Così il passato eternalizzato e i gerontocrati si sono mangiati il presente e il futuro lasciando a tanti di cercarsi il cibo nei bidoni.

Troppo bubbo!

22 febbraio 2013

Promesse per il morto
Tra vecchi elenchi per soluzionare quello della privacità e rimbambimento generico della gerontocrazia amante della carta e stordita dalla rete, quello che ridanno una delle tante tasse che hanno appena messo arriva massicciamente ai cari estinti.

Sarebbe utile se mai mi mancassero gli esempi della distanza tra il partito e quella che avrebbe potuto essere la realtà, ma intanto è

Troppo bubbo!

21 febbraio 2013

Simple comunicatio
La radio delle pizze dice che milioni e milioni sono andati a che si spediscono le lettere ma di carta per dire che vogliono il modulo per chiedere che gli ridanno i soldi di una delle tante tasse.

E quella che leggeva la "notizia" diceva che forse una propaganda lettorale che mandano le lettere ma di carta a casa non si capiva bene.

Mi ha rallegrato che si diffonde la capacità di vedere il bene, anche nella radio delle pizze, e di vedere che la teoria bubba della comunicazione è comprovata ulteriormente. Infatti non conta l'emittente, il messaggio o il mezzo ma solo quello che ha già in testa il destinatario. La comunicazione bubba è un far risuonare pregiudizi e opinioni, non aggiungere confusione alla confusione con  informazioni nuove o impreviste.

Ovviamente non è detto che sia vero che qualcuno è andato a chiedere i soldi, dopotutto è la radio delle pizze e la "notizia" può essere tranquillamente inventata, così non è che non si capiva ma che l'ipotetico destinatario è bubbo e non capisce neppure che il rimborso dovrebbe venire da chi pochi mesi fa ha imposto la tassa, sempre con l'appoggio del medesimo bubbo che all'epoca credeva alla propaganda che era tutto indispensabile.

Insomma fare l'ipotesi che il destinatario sia rimbambito è più che corretto, ma volendo vedere il bene è necessario sospettare del messaggio.
Viceversa non si può sospettare della fedeltà al partito della radio delle pizze, anche se si vede che si preparano che il comico prende un sacco di voti.

Troppo bubbo!

19 febbraio 2013

Signum criticus
Uno dei segni importanti del declino delle pizze era quello della calcisticazzione della politica, cioè di quando dalle posizioni plurali che concordavano per il meglio venne fatto passare che la politica sono come i pallonari contrapposti che uno o vince (e domina) o perde (e trama per riprendere il potere), ecc. ecc.

Ma ora, mirando all'opposizione al noto comico, mi pare valga la pena di appuntarsi il sorgere di una nuova fase nel declino.

Nella fase pre-elettorale contro il comico, come già mi dicevo, non era stata scelta una strategia di attacco ma erano state usate tutte, sperando che almeno una soluzionasse il problema. E' giusto e democratico fare così se uno è il partito.

Ma ora invece il grosso della strategia sono i slogan: - fuori dall'europ* sono tutti morti (e quindi non bisogna chiedere al popolaccio se vuole "uscire" da questa istanza di europ* perché potrebbe sbagliarsi e opinare in modo difforme dal partito) - non è democratico (qualsiasi cosa significhi e senza badare al punto precedente) - grida - non avrebbe autorevolezza in europ* (talmente insensato da essere incontestabile) - parla alla pancia (questo non lo capisco, al più sapevo che si può parlare con la pancia, ma lo dicono spesso) - danneggerebbe l'economia (e qui servirebbe la solita premessa "non capisco niente di economia, ma..." però qui e solo qui manca) - e altri.

E' giusto attivare la propaganda in questo modo, sempre se uno è il partito ed è fedele alla teoria del mandarinato, ma quello che merita di essere segnato è che lo slogan è talmente sintetico da determinare un insecchimento celebrale. Similitatis bubbinis quam solus ode unica verba, nil pote varietatis verba loquenda chi ascolta e ripete solo slogan non può disviluppare una completa capacità di raziocinio.

Questo è tanto vero che spesso gli slogan si contraddicono, non sono falsificabili o dimostrabili, si applicano più al partito che al comico ma chi li ripete, ritenendoli propri, sembra incapace di elaborarli realmente.

Non dico che chi critica il comico non capisce quello che dice ma che è significativo che pur io, che non ho poi tanti contatti coi pizzaioli, senta ripetere sempre gli stessi slogan senza altra aggiunta personale che non sia una diversa selezione o sequenza dello stesso set di frasi pre-pensate.

Eppure sarebbe anche possibile criticare il comico ma davvero, ricorrendo a proprie valutazioni ed espressando i propri valori e le proprie priorità. Dopotutto il partito è contro per delle ottime ragioni, non per i bubbi slogan!
Ma lo slogan non è la versione breve di un ragionamento complesso. E' oramai il motivo per cui un ragionamento complesso non può essere fatto o capito.

O, detto in modo da poter essere capito,
Troppo bubbo!

17 febbraio 2013

Un serio incremento
Volevo commentare questa "notizia" sul relativo sitio ma pare che non funzioni, così melo appunto qui.

In definitiva la "notizia" sarebbe che danno 900 milioni per la fibra di cui 353 li mettono le pizze e gli altri possono metterli le società di telefoni, ma anche che possono metterne di più.

La parte bella della "notizia" è che l'altra volta avevano promesso 800 milioni per la stessa roba mentre ora la promessa è di 900. Quindi sene ricava un grande segnale di fiducia nell'economia pizzaiola e nelle tecnologie.

Inevitabile che questo incremento delle promesse sia visto con grande favore, fino al punto che cè da chiedersi se poi passate le lezioni...

Troppo bubbo!

14 febbraio 2013

Analisi socioeconomica della città gianduiotta
- Affittasi o vendesi negozio
- Comproro
- Sigarette elettroniche
- Kebubb
[ad libitus]

Tropp bubb!

13 febbraio 2013

Negotio politicus
La città è piena di negozi chiusi, qualcuno con il cartello che lo affittano o vendono, qualcuno neanche quello ché il cartello è caduto anni fa e la ditta che lo aveva messo ha chiuso.

Però in due negozi centrici hanno messo dei partiti ultraliberisti che pagheranno l'affitto con i soldi rubati dalle tasse esagerate.

Così la causa istessa del negozio chiuso coincide con il motivo per cui il negozio è temporalmente aperto.

Troppo bubbo!
Confusio factis
Per errore mi sono letto cosa cè scritto qui sopra che sarebbe di cosa parla questo blog. E dice che si danno pareri su politica. ¿E cosa cè di più politico che le lezioni pizzaiole, uno direbbe?

Ma il punto è che tra il poco tempo, quello delle notizie che alla radio pizzaiola non si possono ascoltare perché è un blablablaeadessolosport senza senso, i periodici che neppure ricopiano a mano i comunicati della propaganda ufficiale ma adesso fanno solo copiaincolla dai file togliendo i link e che i "ragionamenti" che dovrebbero essere propri dei bubbi che ci parlo sono poi riflessi della TV non è che possa appuntarmi molto con chiarezza di pensamento.

Alcuni punti bubbi, ma che non capisco, sono:
- non capisco come si fa a dire che i programmi dei partiti pizzaioli sono troppo fantasiosi e che fanno troppe promesse cheppoi non si può. Ma se il partito ha un programma che dice chiarochiaro che vogliono continuare a dare i soldi alla mafia, che tagliano i servizi, che si tengono i soldi e tutto? E queste sarebbero delle promesse attraenti e/o per attirare? Forse se uno non legge cosa è esplicitamente scritto magari si crede che non prometterebbero mai quelle cose, ma altrimenti non cè scampo.
- non capisco come fanno i lettori a ricordarsi di tutto. Negli anni dicevano, ad ogni bubberia, che poi i lettori sene ricordavano nellu rna. Ma come fanno? O era lu rna funebre che il lettore ha tempo da vendere?
- non capisco come fanno a credersi quello dell'ideologia liberista e del mandarinato tecnocratico (sempre accusando tutti gli altri di scarsa democrazia). Capisco se uno è tra quelli che ricevono la massa di soldi o i loro amici e parenti, ma gli altri? Possibile che non gli vengano i dubbi che quello che dicono come razionale è una roba che senza fede cieca non ha senso logico? E quelli che sanno calcolare a mente gli effetti della liberazione dagli euri ma che partono dall'idea che, a parte gli euri, non cambierebbe nulla nel mondo, ma nulla, neppure l'aria in bagno? E quelli che sciorinano i principali parametri macroeconomici a 50 anni e con due cifre decimali sempre con la premessa che "di economia non ne capisco nulla"?

Insomma mi pare che la propaganda crei informazioni insensate e contraddittorie ma il bubbo che le assorbe e le propaga non riesca neppure a coglierne la bubbità totale. Così il mix tra pretesa di razionalità tecnocratica e necessità dell'ideologia liberista e della fede nel denaro determina una confusione totale che può essere sintetizzata solo negli assiomi e nelle frasi fatte della propaganda, ma ripetute da bubbi viventi che le credono come proprie.

Per ora resiste un limite, ma mi aspetto che nella confusione totale sarà superato. Sembra che si sia dimesso uno dei pochissimi che hanno un lavoro sicuro. Vediamo se partono i soliti che, automaticamente, questionano se ha raccimolato abbastanza contributi per pensione e la sostenibilità del sistema e tutto.

Troppo bubbo!