20 maggio 2006

Problemi
L'assenza di flat riduce i post.

Normalmente cercare q'cosa di nuovo sul web è piacevole, ma due cose non sono mai gradevoli da cercare:
- manuali giapponesi;
- sw italiano.

I manuali giapponesi hanno, oltre a un font strano, una logica incomprensibile. E comunque trovare il manuale non vuol dire trovare l'informazione, per quanto sia banale.

Il sw italiano è un incubo. Niente prezzi sul sito (non perché sono programmi gratuiti), niente demo, la logica aziendale e qualche materiale di progetto sparato sul sito. Ora ci sono anche gli annunci di google, di prodotti concorrenti.

Non è che i piccoli sono anche incapaci?

13 maggio 2006

L'educazione del bubbo
Premessa - Il fatto che una importante lezione di vita nasca dall'allevamento dei cani fa si che taluni ritengano inaccettabile il paragone tra cane e bubbo e si rifiutino di capirne il significato. C'è poco da fare: il bubbo non può essere condotto a pensare cose che non può capire, altrimenti si ribella e morde praticamente subito. Tuttavia occorre valutare come il bubbo abbia una discenda da esseri animali agitati solo dall'istinto e da comportamenti maturati nel corso dei 3 milioni di anni di vita sulla palla azzurra. Certo a questa parte animale si sovrappone il gusto per il cioccolato al 90%, ma la parte animale non può essere cancellata o annullata. Nel pericolo come nelle scelte profonde il bubbo preistorico scende dall'albero e guida il bubbo tecnologico anche se il mondo sembra privo di clave e dinosauri.

La lezione - mi spiegò un amico come, a seconda della razza, i cani vanno:
* puniti se fanno il male, non incoraggiati se fanno il bene;
* non incoraggiati se fanno il male, premiati se fanno il bene;
* puniti se fanno il male, premiati se fanno il bene;
* booleanamente ci sarebbe ancora una combinazione, ma non so se esiste un cane da trascurare. Forse si è estinto.

I padroni, in base alla propria ideologia e ai propri ideali, vorrebbero attuare una delle combinazioni a prescindere dal cane che allevano. Questo è un errore fatale, che porta a cani mordaci, inquieti, tristi e comunque che non percepiscono le buone intenzioni del padrone.
Il buon allevatore sa quale comportamento bisogna adottare e ci si attiene, senza basarsi sul proprio gusto, ma addatandosi pazientemente a comportamenti che sono stati codificati nei secoli.

Le conseguenze - Quanto sopra vale al 100% per il bubbo e per il bubbino, con una sola importante differenza. Mentre nel cane è la razza che spiega (all'esperto) quale comportamento adottare, nel caso del bubbo occorre la sperimentazione per trovare il giusto modo di educare al bene e al male.
Anche nel caso del bubbo l'allevatore inesperto (e comunque non intenzionato a capire l'animo del bubbo) può imporre un comportamento a priori. L'effetto è lo stesso che si ottiene con il cane: disorientamento del bubbo (sempre pericoloso), mordacità del bubbo, tristezza, insoddisfazione verso l'allevatore, scarso rendimento.

La sintesi - Anche se il bubbo è, in apparenza, un essere semplice occorre capire quale dei tre macro-comportamenti attuare e quindi si parte. Mettere la testa nel sacco e relazionarsi al bubbo è dannoso nel 66% dei casi.

08 maggio 2006

Dalla phone conference di un operatore
Ho avuto un attimo di lucidità, di quelli per cui vedi le cose tecnologiche come un essere umano "normale" durante la phone conference con gli analisti finanziari che si è svolta oggi.
Così mi sono fatto una bella risata mentre il bubbo spiegava che "tim tribù" e "alice multimediale" si fondono in "tim multimediale tribù" (o era "alice tribù multimediale"? non sono più riuscito a prendere appunti!).
Poi è partità una lunga serie di frasi composte quasi esclusivamente dalle parole "tim", "tribù", "alice" e "multimediale".
Alla fine più che una phone conference sembrava una riunione della tribù con alice per vedere qualcosa di multimediale fatto da tim...
Speranze
Spero che poi il nuovo bell'addormentato non dica di essere il "p* di tutti". E no! Dopo tutte queste trattative è solo il p* di quelli che hanno venduto, scambiato, contrattato, scommesso, difeso e affossato, pagato, ipotecato, garantito, bubboneggiato.
I bubbini della plebe possono solo felicitarsi della estrema bubbibità della scelta fatta dai bubbi nobili.

06 maggio 2006

Audioguida DIY
Ecco un esempio di quella lenta evoluzione delle tecnologie turistiche dovuta alla legge di Moore: http://www.leonardoamilano.it/.
Hanno avuto la bella idea di mettere l'audioguida in .mp3 scaricabile gratuitamente, insieme al .pdf della piantina. Così uno turista saggio arriva già con la sua audioguida.
Ecco un po' lo stesso si potrebbe fare con le foto, ma non conosco bene la value chain delle mostre per capire quali problemi ci sono.
Es. le audioguide sono un costo per l'organizzatore (che le affitta da un bubbino specializzato destinato alla morte) oppure sono un introito extra e darle gratis non è una buona idea, oppure paga lo sponsors e l'audioguida gratis fa immagine più che i 3 euri per l'audioguida a pagamento, oppure la mostra gira mezzomondo e l'audioguida del bubbino è sempre un casino da trovare? Boh?
Non conoscendo l'attuale value chain (o food chain) non so prevederne l'evoluzione perché non so chi domina, chi è piccolo, chi è veloce, chi è stupido, chi è tradizionalista, ecc.
Quanti bubbi sparano tecnologie senza fare analoghe considerazioni (e poi sbagliano)?
Le possibilità di cambiare l'esistente non dipendono dalla disponibilità di alternative ma dalla resistenza del sistema preesistente. Due esempi su tutti: la democrazia e l'autenticazione tramite password. Chiaro, no?

05 maggio 2006

DVB-H: siamo alle solite...
I dettagli del lancio DVB-H nel paese della pizza sono i soliti:
- uno parte prima, con costosissimi contenuti dedicati, grandi bubbi a gestire il palinsesto (talmente grandi e ciucciabadget che poi il lavoro lo finiscono alcuni bubbini del call-center selezionati!), offerta costosissima e non lineare.
- uno parte prima dell'estate, per la solita campagna estiva. In realtà il lancio lo vuole fare a natale, come sempre, ma intanto esce per non essere in ritardo.
- uno fa un po' meglio, parte a settembre tanto come l'altro il lancio "vero" lo vuole fare a natale.
Degli ultimi due non ho visto i prezzi ma seguiranno la solita logica: partiamo alti che poi ad abbassare c'è sempre tempo. E' una logica limitata, non è adatta ad un serivizo che, all'avvio, è disponibile con un solo terminale (inutile guardare in tasca, non è quello che hai già) e quindi richiede una bella spesa solo per iniziare a giocare.
Ma questi bubbi non imparano mai? Con questo sistema hanno già annientato altri giocattoli nel passato, magari si poteva provare ad avere sucesso...

04 maggio 2006

Job placement
Mi ha sempre divertito il fatto che, in teoria, qualunque cittadino potrebbe fare quel lavoro, purché abbastanza vecchio d'età. E' divertente perché in piena monarchia quel lavoro non è affatto accessibile a chiunque. Bisogna essere del giro da tempo, aver fatto e ricevuto favori e soprattutto essere fermamente intenzionati a dormire per 7 anni filati. Un po' come per le missioni su Marte o Giove, i troppo attivi non vanno bene dato che per la più parte si dorme.
Del resto non è facile sostituire uno che in un week-end del 1992 è stato così bubbo da bruciare 48 miliardi di dollari! Non suoi, per carità! Erano dello stato, messi in riserva non si sa perché e quindi inutili.
In tempi recenti la stessa abitudine di bruciare soldi dello stato si è concentrata su certi spettacoli gratuiti per i romani. Non dentro al colosseo ma subito fuori dove c'è più spazio per i veicoli e i bubbi colorati.
E' un lavoro abbastanza bubbico, no? Basta abituarsi ai falò di denaro ed è fatta.

03 maggio 2006

Una lezione d'economia
Mentre nel paese della pizza un prof. si diletta copiando la arrugginita politica economica della dama di ferro (1979-1990)... in Bolivia un presidente nazionalizza il petrolio.
Oh, ecco una buona iniziativa! Forse i sostenitori dei megaconcerti per la riduzione di un debito inesistente non sono particolarmente soddisfatti dato che non si tratta di giocare ma di redistribuire la ricchezza per davvero.
I commentatori locali facevano notare come l'aver compiuto una promessa elettorale,
già annunciata a gennaio, abbia colto tutti di sorpresa.
In realtà va osservato che il presidente ha dato seguito ad una promessa elettorale saggia. Il prof. sicuramente compirà le promesse elettorali più bubbiche tra quelle che sono state sparate sulla folla nelle scorse settimane.
E' bene ricordare che il petrolio è molto tossico e va manipolato con grandissima cautela, speriamo che il presidente non finisca la sua carriera come Mattei...

02 maggio 2006

Il futuro della fotografia digitale
Ogni tanto neppure Bubbo Bubboni riesce a vedere chiaro nella palla di cristallo.
Vedendo i nugoli di turisti che fanno foto con cellulare e macchina digitale non so quale via potrà prendere nel futuro la fotografia digitale. Ecco i punti su cui si basa lo sviluppo tecnologico.

- crescita della capacità di memoria e meglioramento della velocità dei sensori ottici
Questo porta alla convergenza tra videocamera e macchina fotografica. La foto sarà un fotogramma di un film che oggi corrisponde ad una sequenza di scatti per trovare la fotomigliore

- connettività wireless
Qui le cose si complicano. Anziché fare tutte le foto una parte potrebbe essere ricevuta in wireless. Es foto ad un quadro: vedevo che molti non sanno come fare e l'immagine è scarsa. Da un lato si potrebbe ricevere la foto ben fatta, però potrebbe anche pensarci la macchina a fare una foto migliore. Del resto se posso ricevere una foto ben fatta potrei anche riceverla a casa sul pc ma non è così.
1) i diritti sulle immagini sono spesso già stati venduti, quindi dovrei pagare
2) le foto che girano sono di qualità molto scarsa, forse sono scansioni di libri d'arte dove l'immagine era già degradata dal processo di stampa.

Umm, vero che nei tempi passati non giravano le informazioni ma solo la loro riproduzione fisica. Digitalizzando le fonti (un processo ADD, come nei CD), forse ci sarebbero dei buoni contenuti scaricabili.

Boh? Forse le foto "impersonali" sono poche? Oppure rimarranno solo le foto "personali" lasciando le altre al web?

Mi pare che siamo in un momendo di instabilità, con libri d'arte concepiti malamente e sorgenti digitali mancanti.
Il tutto mentre milioni di bubbi scaricano i flash contro la colonna ad un metro di distanza e fotografano con il cellulare un fiore in ombra...