28 gennaio 2013

Voltus folium
Ho trovato un sito bubbissimo coi video, che magari hanno la pubblicità come questo, ma che sono bubbissimi. Sembra che abbiano i diritti e tanti video sono anche che si capisce perché non parlano tanto che uno, bubbo, si confonde.

Poi magari lo chiudono per i diritti, ma intanto sembra bubbo anche per via che si vedono delle fabbriche ma che fanno le cose e dei posti che non ci sono. Ogni scena è bubba e andrebbe vista ma bene, perché magari ci sono gli antichi con i loro telefonini enormi, le cose che non si capiscono e tutti vestiti ma come gli antichi.

Ma è questa pellicola che mi ricorda la conferenza di ieri.
La conferenza aveva il solito difetto che si mangia in piedi ma il cibo era buono e cerano tanti succhi buoni da bere. Il bubbo che parlava ha detto che il 2013 è come se non ci fosse, che poi si diventa tutti ricchi ma nel 2014.

Poi ha detto i numeri, le nazioni e le pizze. Il bubbo non ha esplicato perché nel 2014 le pizze diventano ricche o come passare il tempo nel 2013, anche perché il cibo a una certa ora lo tolgono, ma sostenva un punto in particolare.

Le pizze devono fare le cose con le manine e non le cose difficili, coi calcoli o non so quali. Non ha detto benebene perché ma tra la qualità della scuola, la spesa per cercare le cose, il disastro delle infrastrutture e dei servizi, i soldi da buttare obbligatoriamente a chi non sene fa nulla da decenni e l'infuriare mafioso delle grosse opere del partito effettivamente è logico pensare che magari le cose facilifacili con le manine possono anche venire bene e qualcuno magari sele compra.

Avrei voluto chiarire meglio le cose, se il bubbo che parlava le sapeva, mami pare la prima volta che sento il tentantivo di cercare un senso alle pizze, a parte essere il punto di partenza per chi riesce a scappare.

Troppo bubbo!

24 gennaio 2013

L'epopea degli attori morti
Già mi lagnavo che tutte le pellicole hanno gli attori morti a manetta. Cioè quello che tu vedi per mezza pellicola è morto ma da anni però poi lo dicono alla fine (anche se oramai lo sospetto fin dall'inizio).

Opinavo che quello dipendeva da due cose:
- la bubbità, non necessariamente comune, di quello che miro;
- che fosse un modo per sostituire un discorso religioso, o almeno di aspettativa sul dopo-morte, ora che le chiese tradizionali hanno combinato un disastro duraturo e profondo.

In molte nazioni la religiosità è percepita come così legata al potere (pedofilia compresa) e al governo che resta appena appena spazio per un generico galateo o buona educazione sociale o salutista.
Così le chiese si sbracciano con la faccia seria su temi come non rubare troppo, non avere sesso a casaccio, non mangiare troppo, non parlare forte, via le mani dal naso, ecc. ma mai per presentare, dando la pur minima idea di crederci, prospettive in merito agli dei e a tutto il post-mortus.

Dopotutto le pellicole cogli attori morti potevano affrontare il tema senza suscitare risate imbarazzate o far subodorare aspetti religiosi, ma comunque affrontando un tema che pare interessare i bubbi da almeno qualche centinaio di migliaia di anni.

Però ho mirato una pellicola che ha avuto un premio ma di una chiesa, opinando che forse non ci fossero gli attori morti, a riconferma della mia teoria.

Uno muore (ma prima è vivo) e fa il discorso del paradiso e tutto. E qui vince il premio della chiesa.
Ma un altra era morta anni prima e fa un po' quello degli angeli (gli angeli sono i messaggeri spiumati tra il newage e le chiese) ma un po' quello del classico attore morto che poi lo spiegano alla fine.

Qui lo spiegavano proprio facendo rivedere le scene della pellicola, cosa che a me che sono pratico di attori morti non serviva e che anche l'avevo capito che era morta anni prima.

Così resta da capire meglio perché cisi è arrivati e a cosa risponde, ma intanto sembra bubbo, anzi

Troppo bubbo!

 P.S.: C'è anche l'aspetto che i non-persone si possono uccidere senza problemi di censura e che oramai solo i zombi e i marziani sono non-persone "sicure". Ma non è questo che mi interessa e che miro.

P.P.S.: Oggi una chiesa e il potere congiunti celebrano un attore morto, in ossequio all'amicizia tra Erode e Pilato che suscitò un noto profeta. Anche io lo ricordo perché il giorno che è morto lui allora, e solo allora, ho capito che avrei ipoteticamente potuto morire anche io o almeno che i soldi non possono ripararti dalla morte per sempre così come dicono. Così, morto lui, è stato chiaro che vale la pena di vivere più forte qui che poi davvero potrebbe cambiare.
 

23 gennaio 2013

Ma chi e quanto?
Non ho mai bene idea dell'invidia, anche se quadri e foto la possono rappresentare. Però l'idea che ci sia un deo piccolo piccolo che si nota le cose, tiene traccia dei successi altrui e che quindi permette ad altri di invidiarli mi sembra bubba. Ma il limite è che, forse anche per via della società individualista,  se non ci fosse il deo sopracitato l'invidia mi pare impossibile.

Però il sentimento che credo sia più simile è quello di voler sapere chi e quanto che ogni tanto ho. Come se saperlo permettesse di trovare giustificazione e senso a comportamenti che non hanno senso neppure rispetto all'unico parametro contemporaneo che sono i soldi e la relativa ricerca di stabilità nel mondo precario.

Allora due cose vorrei sapere chi e quanto:

1) la foto. Quando ci sono le bubberie architettoniche e di progetto ci vorrebbe la foto di chi è il colpevole. Tanto più grande quanto lo è il disastro combinato, in modo da facilitare lo sputacchio.
Del resto il fine chi fa una porcheria come un grattacielo o una grossa opera è talmente alto che il diritto di sputacchio dovrebbe essere parte dello sforzo per ottenere il lauto ricavo.

2) la percentuale. Vorrei sapere per quale percentuale i truffatori contrattuali di luce e gas fanno le bubberie. Hanno ragione che ci lucrano tanto o sono disperati tanto quanto immorali? Sono filosofi economici ansiosi di dimostrare comè bello e vantaggioso il libero mercato competitivo o disperati precarizzati dalle succitate teorie economicistiche che hanno perso dignità e valori umani?
Un pratico messaggio iniziale potrebbe soluzionare la cosa e ogniuno sela opina prima di riagganciare.

Troppo bubbo!

22 gennaio 2013

Comè finita
Qualche tempo fa miero appuntato degli appunti su che legge di lezioni avrebbero fatto nelle pizze. Qui mi appunto comè poi finita.

I punti rilevanti per la legge pizzaiola che dicevo erano:
1) che mantenga il prilegio che il partito sceglie a casa sua (e sa prima) chi cè e chi non cè, senza che il popolaccio ci metta il becco o che critichi il partito;
2) che sia parte delle azioni contro il noto comico.

Ipotizzavo che si potesse fare una legge simile mappoi il partito ha deciso che era meglio la legge attuale per raggiungere ambo gli obiettivi.
Effettivamente non è facile mettere che chi vince (relativamente) prende tutto, come vuole la propaganda sul maggioritario, la governabilità e tutto, quando chi vince non si può affatto escludere che sia il noto comico.

In altre nazioni il problema si risolve manovrando il peso dei voti su base regionale, ma la situazione di frammentazione pizzaiola di fatto, ma che non si può assolutamente dire, effettivamente non lo consente.

Non aggiungo ipotesi su come si poteva almeno provarci, che non sisà mai, mami pare bubbo vedere come i pizzaioli sembrano rassegnati anche sulla mancanza di messa in discussione dell'effetto del non-voto.

Da tante parti i bubbini si chiedono se il non-voto non debba diventare un problema per i partiti (in genere determinando una riduzione del numero di principi o dei soldi di "rimborso") e ci pensano i meccanismi, mami pare che tra i pizzaioli li dea non sia comune.

Anche se l'occasione lettorale un po' midà li dea che non so cosa opinano i pizzaioli. La propaganda in queste occasioni è come quando ti sei messo daccordo con la chat eppoi quando ti vedi non ridici le cose e se uno passa di li non le capisce ma perchè erano state dette ma con la chat.
Così mi dicono i pochi pizzaioli che sento che sono preoccupati di cose senza senso o citano dati inventati ma non sempre riesco a capire il messaggio originario della propaganda e quali timori voleva agitare e quali risposte voleva imparare.

Così ancora una volta le decisioni sembrano agitate dalla bubbità, come se lo scenario non fosse già

Troppo bubbo!

18 gennaio 2013

Senza fine
Comè noto le categorie del possesso non hanno limite, cioè non è che uno (generico) deve essere sazio della sua richezza (anche non materiale) ma questa può crescere senza limite apparente.

E non mi estranea che quelli che sono stati insegnati a opinare delle privatizzazioni, delle pensioni, dei tagli e tutto secondo la propaganda possono anche aspettarsi che qualcuno cisi arricchisca ma gli hanno imparato che è meglio così e selo credono.

Però adesso che è salito quello del tesoriere che aveva in taluni conti 22 milioni di euri (e forse anche altri conti) mi chiedo sesi ricredono. Ancora non si dice diddo ve scendevano i soldi, ma sembrano davvero tanti. Anche perché si vede quelli che li cacciano dalle case, le emergenze che chiudono e i relativi morti, quelli che vendono le cose per mangiare tutte le settimane del mese, ecc e uno si dà conto che la sola cifra su qualche conto di uno solo dei principi sarebbe già utile per evitare questi disastri.

Cioè le esigenze di uno solo dei principi possono già giustificare che non ci sono i soldi per i ospedali o le cose a livello di una nazione intera.

Così è bello vedere che i calcoli di chi non si rassegnava erano giusti. Ancora una volta non cè motivo di rassegnarsi all'ingiustizia, neppure a quella economica, perché sele cose vanno male non è colpa degli dei benigni ma dei principi maligni.

Troppo bubbo!

P.S.: Però mi chiedo se non era logico pensare che il tesoriere aveva un tesoro. Il bandiere ha ben un bando!
P.P.S: Però il partito lo dovrebbero chiamare Partito Distraido che nessuno, al solito, sene era accorto.

16 gennaio 2013

Il paracadute, il coso del palombaro e le mutande
Quando compro qualche vestito è norma pelarlo di tutte le etichette, in modo da allegerirlo nei trasporti e ridurre il fastidio grattatorio.

Però capita che rinvii la buona pratica per la garanzia, l'occultamento dell'etichetta o per una temporanea distrazione sicuramente voluta dagli dei per ragioni misteriose. Così una felpa almeno quinquennale ancora aveva i suoi 10 cm di etichetta occulta!

Tanto che taglio la miro (cosa che credo nessuno si sia mai sognato di fare in anni e anni).

"Prima di ogni impiego si verifichi l'integrità del capo"

A me viene in mente che abbia senso solo per i paracadute, il coso del palombaro (o vestiti professionali vari) e le mutande da "caccia grossa" ma per una felpa!

Ho un sacco di maglie-magliette-maglioni bucate, pigiami bucati, mutande (ordinarie) bucate, calze bucate, pantaloni bucati (non in asse con il buco delle mutande e delle magliette) eppure non ho mai corso nessun pericolo! A parte quello di essere vestito come un bubbo, anzi come un

Troppo bubbo!

13 gennaio 2013

Mai come inevitabile
Miravo di quello che hanno fatto suicidare oggi minacciandolo di 30 anni di carcere per il solito ipotetico "crimine" comunque senza vittime.
Io non è che lo conoscessi ma il suo lavoro sì, come tutti, e non si può che riconoscere che, come dice la dichiarazione della famiglia, "He used his prodigious skills as a programmer and technologist not to enrich himself but to make the Internet and the world a fairer, better place."

Ne ricordano anche "his refusal to accept injustice as inevitable".

E' interessante che proprio adesso che la propaganda tamburella senza sosta l'idea che la situazione economica, politica e sociale è inevitabile e che non si può fare nulla per cambiare se non quello che ha già promesso che farà il partito ci sono ancora persone che rifiutano in blocco i pilasti concettuali necessari a stabilire il ruolo dei moderni sudditi di una democratura.

Tra le tapas ci sono state tipo 36.000 manifestazioni da quando sono finite le votazioni e anche io le ho viste in pochi giorni e non sono quelle dei pambini delle scuole ma tipo quella dei fabbri che si rifiutano di scassinare le case su ordine delle banche che le rubano con il pieno appoggio della legge e del diritto.

E se uno pensa che le manifa non sono servite a nulla allora dovrebbe mirare ai piani originali europe* per capirne la portata.

Bubboni però ha un pensamento aggiuntivo. L'ingiustizia è inevitabile in strutture strutturalmente ingiuste, ad esempio i militari e le guerre di pace. Ma non è inevitabile che queste strutture esistano ed è ingiusto non rifiutarle.

Così è bello quello della famiglia. Rifutare che l'ingiustizia sia inevitabile è un grandissimo merito e, come quelle cose belle che valgono, ha un grandissimo costo.
 Troppo bubbo!

11 gennaio 2013

La grande stagione degli sconti
Non sono sicuro del livello di bubbità del cartello, anche perché non so benebene come si usano gli oggetti pubblicizzati che, proprio ioio, non ho mai affittato e non li capisco. Ad esempio la combinazione cauta uno sdraio e due ombrelloni è sbagliata? E quella individualista due sdraj e due ombrelloni? E quella solare due sdraj senza ombrellone?

Comunque da un lato è comodo che ti facciano già i conti, anche se sulla spiaggia sarei proprio nella situazione ottimale per i conteggi fino a 21, quindi a piena potenza bubbo-computazionale.

Ma dall'altro mi pare che l'offerta possa essere limitata dal menu, un po' come hanno capito quei ristoranti che ti mettono da una parte le paste e dall'altra i sughi, in modo che sbagli dassolo ma con l'illusione della scelta.

Così, comunque la si veda, è un cartello abbastanza bubbo, anzi forse

Troppo bubbo!

09 gennaio 2013

Tempus fugem
Popup apparso oggi:
"Gentile cliente ti informiamo che a partire dal 04/09/2006 per [BUBB'MAIL] si riserva la facolta' di chiudere la funzionalita' dopo un periodo di inattivita' della stessa di 90 gg consecutivi. Qualora non accettassi la modifica potrai recedere dal servizio entro il 04/09/2006."

Ma chi fa la manutenzione del sito? Il solito laureato in preistoria riciclato?
Sono passati 7 anni dalla fine della possibilità di recedere e ancora cè il popup?

Senza considerare che se recedi perché non ti piace che ti cancellino le mail dopo 90 giorni si inattività tele cancellano subito. E sarà bubbo, anzi

Troppo bubbo!

08 gennaio 2013

L'ultimo libro
Ho visto che hanno messo che ci saranno le lezioni, inequivoco segno di benignità dei principi della democrazia. Al solito staranno anche per lanciarsi i paracadutati, inquanto i gianduiotti patiscono la maledizione del feudo sicuro per culi in attesa di poltrone. E quindi mi aspetto che tra poco riparta il mito dell'ultimo libro letto.

Al solito votare in base alla propaganda elettorale è una bubberia degna solo della democrazia, ma il fatto che la propaganda nelle sempre informative paginette dei media debba includere l'ultimo libro letto ne è l'apoteosi, anche per via del distorto pensamento che uno coincide con il libro che legge. Essendo il libro un prodotto esperienziale (che si opina bene DOPO averlo letto) e avendo vari motivi per leggerlo (ad esempio per vedere quantè bubbo il tale autore) se uno legge non è che sempre coincide con il pensamento dell'autore alla fine della lettura.

Eppure l'ultimo libro letto deve rappresentare il politicante, per cui ci sono testi che non so ppoi quanti voti ramazzino.

Ma è bubbo che anche testi improbabili possano essere visti come utili per rubarsi dignitosamente il pane per se e per i propri amici e parenti, trando ancora una volta il bene da quello che sembrava male.

Troppo bubbo!

P.S.: Tra i testi raccomandati come l'ultimo libro "L'uomo bianco e l'uomo di colore" di Lombroso che cè qui. Ma solo per chi volesse rappresentare con coerenza e bubbità quello che ha fatto concretamente con il partito negli ultimi anni.

07 gennaio 2013

Il mitico giorno del 2 allungato
Con quello degli anni zero sene sono viste di date bubbe, ma quella di oggi è molti più bubba.

Oggi è il mitico giorno del 2 allungato, in cui milioni e milioni di documenti si ritrovano con un 2 che, extorto collo, diventa un 3 in una procedura che inizia con l'invocazione "accidenti non mi ricordavo" o altre viavia più volgari con il progressare delle ore della mitica giornata.

In onore a cotanto inchiostro metto qui una foto presa da me medesimo che celebra l'inutilità delle cose e ne riconosce che sono bubbe, anzi

Troppo bubbe!