Miravo a post dei referendus, ad esempio
questo o
questo (che già dice un commentario a quello della rete) mavolevo lostesso appuntarmi delle cose ma anche che non riguradano i post (cheppoi magari tutti opinano che mi lagno in specifico e non della bubbità generale).
1) Tra le pizze ci sono dei processi politici e una historia della retorica che non cè da altre parti. Oramai, dopo quasi due anni di ossservazioni che prima comunque non cero, melo sono concluso. I pizzaioli opinano proprio come se fosse normale una relazione tra TV e stampa o tra TV e Internet che non è sana o "normale" nel senso di "diffusa". Comunque tutti i media, rete compresa, tendono ad essere un commentarius televisionis e non ad esercitare la sovranità ed indipendenza che gli corrisponde.
Da più di 20 anni non ho la TV eppure quando un amico mi dice "Hai visto il Bubbus Show tale?" e io dico "No, non ho la TV" e lui dice "Ah, non hai la TV? Ieri Bubbazzi diceva..." ma sempre senza introdurre Bubbazzi o il Bubbus Show perché è comunque dato per scontato. Si vede bene se si parla di un libro che non ho letto e allora chimene parla prima ne fa un riassuntino e poi continua il discorso.
Questo della TV limita tanto il pensamento. Sto provando delle cose quando ascolto la radio delle pizze:
a) se ho uno specchio a fare le facce mentre i bubbi parlano (concordi o opposte a quello che dicono), ma duro poco, è troppo che fa ridere e poi non sento più cosa dicono;
b) a contare le stupidaggini (errori, dati falsi, ipotesi non verificabili, mancanza di laicità e/o di rispetto dei valori della Costituzione, apologia di reato, sessismo, mancanza di contrasto con opinioni diverse, mancanza di domande per chiarire le bubberie dette da un intervistato, estrapolazione dal contesto, mancanza di confronto con dati di archivio e storici, ecc.) ma è un po' noioso. Comunque i numeri sono subito notevoli;
c) Anziché contare provare a rindere subito perché la tale affermazione è una stupidaggine. Trovo che sia faticoso ma utile per mantenere la sanità mentale mentre si sentono bubberie a raffica.
Comunque viene sempre fuori che non si può reggere a lungo una simile quantità di retorica: o muori dal ridere, o non capisci più i numeri che sono troppo grossi, o ti stanchi a contrastare tutte le bubberie. Quindi l'unica è staccarsi dalla retorica e opinare in proprio pena il rimbambimento assicurato.
2) Non riesco mai a definire benebene il "senso politico", salvo a capire subito quando non cè. Forse è un po' capire le ragioni degli altri (indipentemente da quello che uno opina ma capisce che possono anche esistere), ma anche avere una certa pratica delle cose. Io sono contro il nucleare ma capisco perfettamente perché ci sia chi è a favore e perché è a favore. Ho già visto diverse campagne nucleariste, conosco almeno alcuni trucchi della comunicazione, ecc. Quindi penso che sia la scarsità di senso politico se taluni commentatori cercano le ragioni più marginali e le ipotesi più fantasiose e remote per sostenere delle posizioni, oltre a delle dinamiche che dopo mele spiego.
Allo stesso modo l'ambito delle leggi è diverso da quello delle opinioni. Ad esempio io non rubo o non aborto o non mi ubriaco, ma non per questo penso che non debbano esistere delle leggi in merito anche se non mi riguardano direttamente. Questo è uno degli aspetti del senso politico meno diffusi. Forse è che il senso politico si contrappone all'individualismo estremizzato contemporaneo ma devo ancora capirlo.
Una distorsione del senso politico potrebbe essere il complottismo ma anche questo è da capire bene.
3) In un mondo comunque ultra individualista la rete tende anche a sottolineare o a concentrare l'IOME nelle sue varie forme e sfumature. Da un lato questo porta a questionare alcune cose (tipo come dicevo sopra ma la retorica impide di questionarne tantissime), dall'altro a cercare motivazioni che sembrino razionali o dotate di fonti. Però l'eccesso di IOME porta a delle distorsioni.
a) qualche tempo fa mi ero fatto impigliare in una inutile discussione sull'"incidente" di Fukushima nei commentari di un blog. La discussione si era chiusa (o almeno avevo capito che proprio era tempo perso) con un nuclearista che aveva pubblicato un comunicato ufficiale che diceva che andava tutto bene. Oggi il comunicato ufficiale della stessa fonte dice che tra nuclei sono fusi (= che non sanno, loro o chiunque altro tutto scientifico, cosa fare). Non solo. L'ospite citava le sue fonti tutte ufficiali, come garanzia di essere tutto scientifico e imparziale. Poco tempo tempo tutte quelle fonti si è capito che davano dati falsi per via che cerano le elezioni dopo poco e altre fonti ufficiali lo hanno detto.
Allora prima delle fonti viene l'archivio, wikileakes e soprattutto l'esperienza e il buon senso (anche le capire la comunicazione, la retorica e gli interessi in gioco).
b) Cè tanto l'idea che se ci sono i soldi è il massimo di razionalità e che decidere sulla base di valori diversi dai soldi (motivazioni filosofiche, morali, estetiche, religiose, politiche, ecc.) sia una cretinata. Ma non va bene quello che voti SI all'acqua perché temi l'aumento dei prezzi perche è che ti interessano i soldi, ma neanche che voti SI al nucleare perché hai paura di morire e di veder morire come quelli delle foto di Chernobyl. In definitiva quello di questionare che non si basa su valori espressi (anche a se stessi) porta a situarsi in un qualsiasi estremo ("sporchi soldi" o "estetica della filosofia morale") ma a caso.
c) la rete ha delle fasi e dei luoghi. La rete delle pizze è comunque riflesso della TV delle pizze (e lo vedo io che non ho la TV, chissà come più ne vede la contiguità chi celha la TV!). Ma è una fase e mi pare corretto che questi referendus passano più dalla rete perché la TV non li strombazza. Io un po' ci credo perché mi arrivano dei messaggini di "notizie" tipo "Lo zio di [COGNOME] dice di non sapere.". Questa è la notizia? Ma che livello di rincoglioniment* della propaganda ci vuole anche solo per opinare che questa "notizia" possa essere comprensibile ai lettori? E' chiaro che quando strombazzano è tantissimo, quindi se solo ne dicono è come se non ne avessero parlato.
In definitiva è vero che il referendus sono come i sondaggi, che in due o tre crocette possibili non puoi esprimere quello che vorresti e tutto, ma quello è. Quindi voto e voto SI anche se tanto ci sarebbe da dire ma di meglio e non più verso il peggio e il bubbo.
La mia previsione è che ci sia il quorus ma comunque vada il risultato sarà bubbo, anzi
Troppo bubbo!