30 settembre 2009

Il bubbo tuttologo
E' bello essere un tuttologo perché ti risolvi molti problemi, anche se c'è il solito problema degli esperti che quando non sai come fare non sai a chi chiedere.

Comunque uno dei maggiori vantaggi di cui mi avvantaggio è nella relazione con le grosse società. Infatti, checché se ne debba dire nei libri di business, molte società non sono altro che il loro sistema informativo che domina su tutto e tutti.

Se il cervello elettronico dice che una cosa ha un certo prezzo, che a una domanda fatta al call-center bisogna rispondere in un certo modo, che ci sono tali restrizioni e che il tale operatore può forzare il sistema, ecc. quello è Legge. Non importa null'altro, meno che mai il buon senso o le pie intenzioni del management, perché quello che si può e non si può e come e tutto è nella testa del programma che hanno fatto i sotto-stagisti del sub-sotto-body-rental-partita_iva.

Così è già diverse volte che mi avvantaggio di questa legge. Sconti, condizioni, prezzi è tutto un link, un form, un parametro, una pagina in cache e non una relazione tra bubbi pensanti. Finchè dura, ma vedendo i settori primi informatizzati nella loro arretratezza e tradizionalismo credo che va a durare per quanto mi serve.

Troppo bubbo!

29 settembre 2009

Antiquariato per tutti
E' bubbo constatare come l'antico capitalismo permetta a tutti di accedere ad oggetti di antiquariato di sicuro pregio. Mai avrei immaginato che, grazie alla bubbità dei bubbi aziendali, avrei potuto permettermi di sfoggiare mobili e libri d'antiquariato eppure così è.

Montando una nota libreria economica appena acquistata ho notato che era ben diversa da quelle pluridecenali che avevo acquistato da bambino, quando il tale negozio aveva appena aperto tra i gianduiotti. Tutto, ma proprio tutto, era fatto un po' peggio. Come se un giorno in una grossa azienda avessero detto ad un gruppo di bubbi "il capone vuole che il prezzo al pubblico non cambi, però vuole incrementare il guadagno. Fate voi" e quelli, tutti bubbi, si fossero messi lì a portare ogni singolo pezzo allo stremo delle caratteristiche, senza cervello, come usano i bubbi.

Così le mie vecchie librerie, magari con i piani un po' sorridenti, ma sono d'epoca. Così non le vendono più!

I vecchi libri. Grazie ad un modello di business completamente fuori di cocuzza, all'uso di tecnologie antiquate come se non ne esistessero altre e alla strenua opposizione a qualsiasi innovazione tanti libri oggi sono introvabili. E dire che spesso quelli che si trovano è meglio non cercarli. Ma non si tratta solo di opere oscure di autori bubbi ma anche di opere note di noti chepperò non sono stampate e stampabili. Vabbé, tanto non serve leggere un libro per parlarne o per citarlo, percarità, però ci sono anche testi belli, che non basta la frasetta o l'antologia di antologie.

Eppure nulla, libri belli oramai d'antiquariato, introvabili e ottimi per essere usati come referenza in altri libri o per far impazzire che davvero volesse cfr.

Troppo bubbo!

28 settembre 2009

Comprensione
Beh, si inizia a capire come funzionano e come funzioneranno le relazioni tra il president e uno stato suddito che a tratti sembrava tanto spavaldo.

Dopotutto il president combattivo, aiutatore di golpisti, gran preparatore di future guerre di pace, gran bancario e medico massivo nonché simpatico mediatico deve anche occuparsi della gestione delle pendici più remote dell'impero di cui riceve i rispettosi vassalli e vassallini.

Mi pare che tre siano i punti finora chiari:

1) ficcanasaggio totale in qualsiasi dato commerciale, industriale o personale. I paesi sudditi non possono opporre il blabla di privacy nei confronti di chicchessia ente superiore. Anzi il blabla di privacy serve appunto perché non si sappia quali dati viaggiano e come sono gestiti e perché.

2) acquisto obbligatorio e indiscutibile di tecnologie energetiche obsolete, inquinanti e pericolose. Le scorie però saranno inviate a paesi di rango ancora inferiore.

3) acquisto obbligatorio di armi e quote di partecipazione in tutte le guerre di pace che sono state volute dal president. I paesi sudditi ricevono però dei punti fedeltà ogni tot milioni di euri spesi in acquisti di materiale bellico o in supporto alle truppe. Non credo ci siano extrabonus al morto ma non mi è chiaro come si valuta la qualità dello sforzo bellico di pace. Chiaro che non basta chiudere un po' di armati in un fortino mentre fuori piove, l'impegno dovrà pur essere valutato e premiato.

Non resta che vedere seppoi arrivano anche le simpatiche battute del president, belle tradotte. Almeno non ci sarebbero solo enormi costi umani ed ambientali ma anche qualche lieto sorriso.

Troppo bubbo!
La leggerezza del velo
Come contatto mediatico con le pizze continuo con i messaggini sul cellulare, non avendo ancora le forze per andare oltre la rassegna stampa business. Del resto l'irrilevanza totale delle "notizie" via cellulare fanno capire che per sapere come vanno le cose è meglio guardare altrove.

Infatti la più parte delle "notizie" riguarda morti in qualche modo mediatiche. Così è uno sfilare di drammi della gelosia, di incidenti stradali spettacolari, incidenti lavorali spaventosi, un po' di "nostri" bastonatori bastonati e tutti i trucchi che inventa la pareggiatrice quando agita la guadagna. Ogni messaggio almeno un morto. A parte le assurde sortite del capo di una tale religione su temi degni di un distratto ciarlatore da bar più che un potente della terra.

Così quando leggevo dei suicidi presso una azienda di telecomunicazioni del paese dei formaggi pensavo che forse tra le pizze non capitava. Come potevo non aver mai notato sfilare dei telco-suicidi se ogni giorno vedo almeno una diecina di morti via SMS?

Poi mi sono reso conto che ogni notizia irrilevante e sciocchina nasconde non solo l'approfondimento della stessa ma anche un'altro fatto "vero", rilevante e in grado di esplicare cosa passa.

Così non è che tra le pizze nessun telco si suicida, è che non va sul giornale. E' che scompare nell'abilità dell'ufficio stampa e nella nota integrità professionale dei pennivendoli riuniti e che così non arriva sul mio cellulare che di questi drammi non sa.

Ma non è drammatico che chi fa vivere i cellulari poi si suicidi senza neppure finire in un SMS? E' troppo drammatico, non solo per il poveretto che l'etere non ha sostenuto in un momento difficile ma anche per chi dell'etere di ci vive.

Troppo bubbo!

27 settembre 2009

L'ordine giusto
E' essenziale vedere sempre il lato bubbo delle cose, soprattutto tra le pizze.

Tutto ben propositato consideravo con contentezza che i protagonisti della pellicola che dicevo, che recita il fratello di un amico, hanno vinto il premio ai migliori attori e tutti i periodici ne parlano e bene.
Così, opinavo, magari la pellicola arriva anche tra le pizze e la vedo senza fatica di cercare come avere il DVD tapaiolo quando esce.

Poi mi sono ricordato che tra le pizze le pellicole sono doppiate! Doppiare un protagonista con un cromosoma distinto?!? Ma che schifezza di voce falsa e pizzaiola gli appioppierebbero?!? Sarebbero quelle voci irreali, petulanti, pizzaiole, televisive che gli indigeni ci piacciono ma a me fanno scappare a gambe levate verso il DVD o la rara rassegna in V.O. subtitulata.

Così per vedere sempre il lato bubbo è essenziale ponderare le cose nel giusto ordine e rimane in bocca il gusto del dolce e non quello del salato.

Bubbo troppo!

25 settembre 2009

Vedere dentro
Se non fosse per via che è fratello di amici probabilmente non avrei seguito molto la cosa e/o non l'avrei neppure saputa. Ma siccome mi avevano raccontato che al festival del cine presentavano la pellicola con fratello protagonista maschile ho cercato recensioni, trailer e i clip che hanno messo.

Sembra che il film sia piaciuto molto proprio per il suo contenuto e valore artistico e non per essere un documentale pietistico o fatto per consolare i poveretti, come rischiava.

Come dice il trailer è una storia d'amore dover uno dei due (il fratello) ha un cromosoma di differenza dal modello genetico tipico su questo pianeta.

Ho letto delle interviste e dici "vabbè, è una persona acuta, spiritosa, non mi stupiscono i risultati professionali che ha ottenuto" eppoi vedi un video e ti soffermi su altro, sulla forma.

Siapiure io che, con il tradizionale acume del bubbo, non bado al vestito che si può acquistare per denaro ma mi vanto di valutare parole e fatti poi fatico a vedere la sostanza distratto dalla forma del DNA.

Così risulta che è bene guardare dentro alla cose, ma non col microscopio, per trovare l'anima più profonda del bubbo.

Troppo bubbo!

P.S.: Avrei pagato i miei 10 euri per vedermi la pellicola online, ma non si può. Maledetti modelli di business e commerciali diversamente disabili!

23 settembre 2009

Selvaggio attacco al latino bubboniano
Comè noto il Bubboni scrive in latinorum ancorato alla certezza opus-legem che siccome non sa il latino e quindi non capisce quello che dice la Legge lo tuteli in modo adeguato a chi vuole espressare ciò che opina liberamente. Viceversa chi capisce e sa quello che dice è sempre esposto alle minaccie ed intemperie tribunalizie fino al punto che non può neppure pensare ed indagare quello che tanto non può espressare.

Vale anche la pena di notare che le lingue, secondo il Bubboni, si apprendizzano in un solo modo e cioè con la fatica e la memoria.

Tuttavia, così come tutti i mezzi di trasporto si sentono inferiori all'aereo e quindi cercano di imitarne l'immensa stupidità e il bubbo tradizionalismo, tutte le materie non scientifiche si sentono inferiori alla matematica e cercano di imitarne i limiti e di diffondere i falsi miti pseudo-scientifici del nostro tempo bubbo.

Già lo dice Scimiotto come si apprendizzano le cose e, nei secoli, nulla è cambiato:
«Per dirvi tutto, fratelli maggiori» rispose ridendo Scimmiotto, «grazie all’insegnamento del maestro e al culo che mi son fatto giorno e notte, questi trucchetti li conosco a menadito.»

Tuttavia oggi si deve sostenere che ci sono delle regole, che la memoria è male e che basta il ragionamento, oltreché sostenere che chiunque può imparare qualsiasi roba giacché nessuno è celebralmente più interessato ed abile in lavori creativi, manuali o pre/post-matematici.

Però le lingue hanno il vezzo di essere forgiate dalla storia e dalla necessità del bubbo di espressare quello che non capisce in un modo che gli altri non capiscono, secondo quanto afferma la teoria bubba della comunicazione tra bubbi.

Così si tentano delle regole, delle logicità ad imitazione della matematica che vanno condite con miriadi di eccezioni per cercare di incasellare quello che è nato e fatto in altro modo e in un altro mondo. Eppure non uno prenderebbe un appunto sul polsino scrivendo queste assurde regolamentazioni fatte a posteriori sull'onda del senso di inferiorità delle lingue, bensì scrivendo quello che la memoria e il "culo" di Scimmiotto vorrebbero fosse stato cablato da una chimica complessa nei collegamenti neuronali del povero bubbo ignorante.

Bubbamente ipotizzavo che il latinorum fosse esente da questa furia pseudo-razionalistica, a-storica e lontanissima dai meccanismi reali e istorici che hanno fatto sì che il bubbo parlasse e scrivesse per espressare le sue bubberie.

E invece no. Oggidì esiste chi sostiene che ci sono regole (ed eccezioni sempre più complicate, per farle stare nelle regole che la bubbità ha creato) e non la pura memoria di ricordarsi un po' di -um, -ae, -omm, -booo, -caz, -mah, -ecc, -ecc

Come se ci fosse stato tra i Cesari un grande pianificatore, animato dal senso di inferiorità verso una sottobranchia della filosofia, che si fosse messo lì a cacar regole come se piovesse e non una massa urlante di bubbi che creavano una lingua per imitare la grandezza altrui e opprimere chiunque avesse una tecnologia militare inferiore o aspirazioni più sofisticate che passeggiare su una bella fognatura.

Ah, tempora latinorum regis linguae moriturem! Bubbitatis filologie oppositionis memoriam et culom linguae histudiorum!

Beh, inizio a capire perché i libri in latino bubboniano sono dei best-seller, appena li scriverò. Dopotutto la disperazione di passare e la memoria selvaggia e brutale ci fanno da guida tra concetti insensati e gran traduttori del pensiero altrui.

Moltus bubbus est!

22 settembre 2009

Cercando grane
"La ricerca ha trovato -6 risultati"

Cercavo una soluzione e ora mi trovo con +6 problemi.

Troppo bubbo!
El malo
Già commentavo come una moderna industria si inspira tanto alle tecnologie di vendita della criminalità, ad esempio con politiche di fidelizzazione forzosa e nascosta (come fanno le droghe per via chimica) o con minaccie di danneggiamento dell'intorno sociale se non acquisti il tale prodotto (come fanno i criminali con il ricatto).

Ma fin qui andrebbe bene, ci si abitua a leggere il fineprint, a non comprare servizi e cose se non hai voglia di combattere con il call center e a sapere che il prezzo non include tutto lo sforzo che ci metti tu per farlo andare come vorresti che andasse.

Quello che però mi infastidisce tuttora è quanto la monderna industria vuole proprio impararti come si vive, per quali valori, con quali ideali, ecc. Cioè quando l'industria non fa il criminale ma fa la parte della chiesa o dei filosofi.

Vabbé un poco hanno ragione anche loro. Dopotutto sono i centri commerciali i più importanti centri di socializzazione dei pampini rompipall*, quelli a cui i loro allevatori demandano l'imparazione di concetti complessi e sofisticati come "guardare i prezzi", "cercare la marca", """""scegliere"""", "passare il tempo libero", "divertirsi", "immaginarsi con il prodotto", "gestire il denaro", ecc. ecc.

Però se vado in un coso di mobili economici mi pare sovrabbondante che devono insegnarmi il valori di superare le piccole difficoltà, di seguire le istruzioni ma di essere anche un po' (poco) creativo piazzando da solo i pomelli, di scoprire il cibo di un popolo lontano (che comunque mangia bene, adoro davvero i frutti rossi sulle polpette nonostante la faccia che fa il servitore). Il tutto con odiosi cartelli a prova di bubbo e frasi bubbe servite con la bubbità del traduttore che non capisce il contesto.

Io Bubboni sarei qui per soluzionare problemi complessi, per inventare un arte che raccoglie tensioni complesse e multiformi, per capire l'anima profonda dei popoli forgiata dalla storia di secoli e non per sentirmi imparare dove trovo il codice del prodotto.

Questa svalutazione della grandezza del bubbo mi ha reso ribelle, più di quanto loro stessi possano prevedere. Distruggere la macchina perfetta che hanno pensato su basi razzistiche e commerciali è diventato un obiettivo, anche seppoi compro da loro lo scatolone di legno dove metto i libri.

Così quando questa sera conteranno e faranno la punta alle matitine non mi stupirei se ne mancasse una!

Troppo bubbo!

21 settembre 2009

Quasi c'è
Ohh, per sopravvivere tra le pizze, tutti dicono, bisogna concentrarsi sugli aspetti positivi. Non è difficile, infatti di tutto c'è sempre l'aspetto positivo, figuriamoci se non c'è per le pizze.

Però l'aspetto positivo non è scontato. Ad esempio nel moderno consumismo è difficile da trovare.

Per ora mi segno le rogne rispetto alle tapas.

1) C'è il latte fresco, che tra le tapas non c'è. Però è talmente costoso che nel MIO frigorifico non c'è.
2) Non c'è il succo d'arance fatto con le arance. Eppure ricordo che una volta cera. Adesso ci sono solo dei liquami con il tot % di succo e il resto acqua, zucchero, chimica varia. Tra le tapas lo vendono buono al supermercato economico, magari poi tento se c'è.
3) La verdura è costosissima. Mai avrei ipotizzato di pagare un insalata più di 80 cent in questa stagione!
4) Il pane che peschi a caso non è più buono. Bisogna mettersi li e cercare un fornitore di pane al giusto prezzo, altrimenti si mangiano delle robe che si capisce perché nelle statistiche il consumo di pane scende sempre. Voi mettete il pane buono eppoi vediamo nelle statistiche. Anche se mi sa che il pane è un po' come gli organizzati: un prodotto solo per i vecchi che non hanno molto senso del gusto.

Ohh, comè bubbo iniziare la ricerca del lato buono, è

Troppo bubbo!

18 settembre 2009

Misure minime
E' incredibile che uno stato miope e censorio da secoli abbia leggi di tutela per le attività radioamatoriali. Per via che qui nacque tuttora oggi, grazie ad opportune dimenticanze di leggi oramai historiche, capita di vedere antenne dove neppure si possono porre spaventapasseri senza incorrere nelle ordinanze e nelle grida che mill'enti sono sempre li a gridare.

Me piace la mia radio perché non dipende dalla rete, cheppoi sarebbe che qualcuno ti permette di farlo con la tecnologia che vuole. Tipo un adattatore ISDN, un ADSL 1, un TACS, ecc. tu possiedi il terminale ma non la rete e quindi non puoi usare quello che vuoi come ti pare come puoi fare con un tasto telegrafico o una trasmittente (approvata) per tante bande e in tante nazioni.

Così ero lì a piantare i chiodini per il cavo d'antenna che ho scoperto, sia pure in un'attività così apparentemente semplice, due grandi verità bubbe.

1) la casa è fatta di burro e di acciaio alternati. Così i chiodini o non tengono o non entrano;
2) dovrebbe essere vietato vendere scatole da meno di 500 chiodini. Tanto con 30 non fai un metro, tra quelli che si storcono, si rompe la testa, si rompre la plastica, cadono e se li mangia qualche essere misterioso eppoi non si trovano più, ecc. ecc.

Ora proverò a comprare dei chiodini di turbobubboplutonio, 1000 pezzi, e vediamo se riesco a piazzare il cavo d'antenna!

Mah, a tratti capisco quelli che si rincoglioniscon* con la TV come massimo di uso dell'etere.

Troppo bubbo!

16 settembre 2009

La mia cipollina
In questi giorni di trasloco mi capita di disseppellire e distruggere accuratamente vecchi appunti e documenti. Così mi chiedevo se il dio delle telecomunicazioni un giorno potrebbe cercare di far da peso o se quello della privacy poserà i log sulla bilancia del piumato Michele.

Così meglio che mi appunti come anch'io, casomai morissi, ho fatto del bene in vita mia. Beh, non sarà molto ma una cosa l'ho trovata e mi ci aggrappo vivo o morto.

Un giorno della mia vita precedente che bevevo il mio litrozzo di caffè nel negozio della nota catena che era vicino alla mia compianta casa tapaiola ho soccorso a mani nude un povero bubbo pisciatore.

Ero lì quando un bubbo mi chiese dovera il cesso, glielo indico e quello subito dopo ripassa e mi dice che ci vuole il codice segreto per aprire la porta. Allora gli ho regalato il mio scontrino che riportava il codice del giorno e ho così eroicamente salvato un povero bubbo pisciatore.

Puote deis onnipotentum omissi Bubbonis bontate? Salvationi apocalipsi codigo pisciatorum demostratum!

Troppo bubbo!

15 settembre 2009

Il senso politico
E' un peccato che non riesca mai a definire bene il senso politico, in particolare riferito alla capacità di capire il senso politico delle cose.
Un' po dipende dal fatto che l'unico senso che un bubbo medio vede nelle cose è che ci si guadagna soldi ma un po' anche dal fatto che qui tra le pizze è così scarso il senso politico che mancano, al solito, parole e concetti adeguati ad espressare il pensamento.

Così ho fatto un sondaggio su quella cosa del direttore (che effettivamente non ho visto di prima mano apposta per non perdermi i commentari dei bubbi che ho sentito) e davvero pochi hanno colto il significato politico di una minaccia mafiosa (= i dossiè) esemplare.

Eppure già un altro usò questa tecnologia dell'archivio in un disperato (e poi si è visto inutile) tentativo di salvarsi partendo dall'acuto concetto che "non potete dire che sono ladro perché lo siete tutti, come dicono i miei dossiè".

Insomma il punto non è il direttore qui il direttore lì ma capire perché e percome si sceglie una tecnologia d'attacco nell'ambito di un castello di bicchieri di cristallo in una zona sismica, costruito da una mano oramai tremolante di antico pelo.

Eppure il bubbo pizzaiolo sembra avere un muro davanti. I fatti dicono e vagano, sia pure nelle forme della comunicazione mafiosa, ma il bubbo si intrattiene con le minuzie, felice e giocondo come al solito.

Magari è anche per l'eccesso di comunicazione. Mai dimenticare di guardare quantè grosso il foglio di istruzioni di una microSD per capire come questa società si maneggia grazie all'overload informativo. E' inevitabile non dare peso a qualsiasi cosa che inizi con "IMPORTANTE" o che sia scritta con evidenza, pena il passare i pochi anni di vita a leggere le istuzioni dei primi 10 oggetti acquistati.

Così il bubbo, imbambolato e inebetito dalle informazioni è costretto a trascurare tutto, al più pescando a caso qualche cretinata particolarmente strombazzata.

Prova ne sono i messaggini con le notizie sul telefonino. Perché il bubbo periodista si ostina tutti i giorni a inviare nell'etere un "bubbo ammazza bubba"? Non è vero che è il mercato, non è più il maneggiamento attento e calcolato del popolaccio via media sofisticati, è proprio che il bubbo periodista fino lì arriva. Incapace e incapacitato a capire quello che passa nella sua profondità rimane l'avviso tutto maiuscolo che dice una qualsiasi bubberia, senza capire il senso politico di vite perse in quello cheppoi sarà solo un distratto "all'inizio del secolo".

TROPPO BUBBO!

11 settembre 2009

Dalla parte del bubbo
Se minimizzare è tra gli alti compiti di un qualsiasi governo, mi pare raro che quando si tratta di virus l'idea sia sempre che si esagera e che c'è un complotto dei laboratori per fare soldi.

Maddico, come si può pensare che pii lavoratori con il camice bianco (che ha sempre le tasche grandissime) lucrino sulle medicine, i vaccini e le fialette colorate? Non saranno animati da alti ideali scientifici e filantropici? (Ok, a parte quando si tratta di trovare qualcuno per provare l'intruglio super-brevettato già annunciato agli analisti finanziari)

Ma non era questo il mondo scientifico? Ovviamente no, questo è pseudo-scientifico quindi si può parlare di tasso di diffusione, indice di contagio, incremento del tasso dell'indice del sottofattore di starnuto senza mai curarsi di aspettare anni e anni per raccogliere dati attendibili.

E intanto chi vince? Chi sela ride che il pampino rompicazz* malato il giorno che devi andare al lavoro ovviamente va a scuola a infettare tutti? Chi sguazza tra gli stupidissimi moduli che distribuiscono su [MEZZO DI TRASPORTO] e tra le grida di una burocrazia sempre pronta a dire che non è colpa mia e che comunque l'avevo detto? Chi, pelosetto, verdolino, ben nutrito di saporiti brodini di cultura se la ride grazie al comportamento del bubbo più che grazie alla sua astuzia di uccidere il suo mezzo di trasporto?

Il virus bubbo! Questi sì che usa la pseudo-scienza, i media, la minimizzazione come la massimizzazione, la globalizzazione come il multirazzismo, finanche la rotazione terrestre con inverni ed estati che vanno da sotto a sopra e viceversa, a proprio vantaggio. Così se non fosse per il comportamento e il "ragionamento" del bubbo non ci sarebbe nulla da minimizzare e nulla da temere, viceversa è il bubbo stesso che giustifica quel "bubbo bubbonis lupos" del filosofo. Etcuuu!

Troppo bubbo!

09 settembre 2009

Nuovi nuovi
Una delle tante chiese, nota al giorno d'oggi per essere pedofila, omofoba e sessuofoba si fa spesso vanto d'essere antica. E taluni davvero credono che abbia una data di fondazione a due cifre o che sia sempre stata così come è oggi.

Poi uno guarda degli edifici di culto del IX secolo, bellissimi, preromanici e si rende conto che un conto sono tot secoli e un conto sono 1 secolo + 1 secolo + 1 secolo + ecc. ecc.
Opinavo, prima di vederli, che il preromanico fosse come il romanico, ma fatto un po' prima e un po' meno solido. Invece è tutto diverso! Intanto non ci sono figure umane nelle pareti dipinte (e uno inizia a sospettare...), poi ci sono dei buchi prima dell'altare oppure dei supporti in alto sempre prima dell'altare (e uno si chiede...), poi l'edificio è diviso in tre parti + balconcino porta-re (umm...) quindi uno chiede alla guida che, dipersé, non approfondisce molto ma diverse su richiesta sono preparatissime. E la storia viene fuori: - monofisiti, - iconoclasti, - rito orientale in mix con elementi copti!!

Alla faccia dei secoli! Del resto è il solito principio dei trasporti a piedi o della scrittura sulla pietra. Se scrivi sulla pietra ti viene in mente molto presto di fare delle abbreviazioni. Analogamente se ti sposti a piedi il mondo è molto più vario perché i contatti sono meno agevoli e lenti e le strutture organizzative perforza distinte da quelle che si creano con le mail.

I piedi invitano poco alla centralizzazione, alla globalizzazione, all'occhiuto controllo del censore unificato e così il passato è tanto diverso, tanto bubbo,

troppo bubbo!

08 settembre 2009

Quasi
Memoravo la storia che una nonna al primo incontro dei parenti dei pampini dell'asilo aveva notato che il suo "Ettore" era compagno di un "Achille". Così aveva fatto notare la cosa alla mamma del suddetto eroe più o meno così:
- Ahh, che raro avere in classe Ettore e Achille!
- Boh? Perché?
- Beh... l'Iliade... la guerra di Troia!
- Troia ?!?
Saggiamente la conversazione ebbe termine, tanto con il bubbo non c'è nulla da fare.

Così, sempre in pena tra i gianduiotti, mi aveva rincuorato vedere uno di quei furgoncini con le scritte pubblicitarie che diceva qualcosa tipo "Ludoteca Erode per le feste dei pampini". Ohh, finalmente! Ecco qualcosa di spiritoso che non può assolutamente neppure lontanamente esistere tra le tapas perché non c'è una suff. cultura biblica! Ahh, solo qui! Che bello, che autoironici quelli della ludoteca!

Mah... manca l'indirizzo... il telefono... è un trucco! Sono quelli del furgoncino che si pubblicizzano! Vabbé... quasi cero cascato che era così astuto e colto.

Troppo bubbo!

04 settembre 2009

Senza fine, fino alla fine
Sono andato all'apposito sito grosso a buttare delle batterie al piombo oramai inutilizzabili. Non lo sapevo ma serve un documento e annotano la quantità, casomai uno fosse un non residente (e quindi non pagante i rifiuti lì) oppure una società travestita da bubbo semplice (e quindi evadente gli appositi oneri).

Firmo il modulino e ¡ZAC! la bubba mi rifila lo stupidissimo foglio con il trattamento dei dati!

Cioè vengo qui perché trattiate bene i rifiuti evvoi mi date un foglio di carta totalmente inutile, cioè un rifiuto! Mi comporto da bubbo intelligente evvoi mi trattate come il più stupido dei cretini! Ovviamente il bidone della carta da riciclare era a portata di mano...

Troppo bubbo!

02 settembre 2009

"Forse"
Il cambio di coordinate bancarie può essere una mazzata incredibile per le società meno pratiche a gestire flussi informatici e servizio alla clientela.

Delle varie bollette le compagnie che gestisticono un dato tipo di telecnologie per la comunicazione sono state le più incapaci di ciucciarsi i soldi dal nuovo conto.

Una di queste mi ha inviato un sollecito, con bollettino di pagamento, senza la busta che dovrebbe esserci, senza altri modi di pagare. Forse hanno anche mandato un omino ad incassare i contanti ma non ero in casa. Meno male perché così avanzati il pagamento andava fatto in sesterzi.

Il sollecito riporta titolo, nome e indirizzo, ovviamente. Ma, anche senza aprire la busta, si può capire che si tratta di una minaccia.

Come titolo c'è "Signor", VIRGOLETTE COMPRESE.

Troppo bubbo!

01 settembre 2009

Lo importante
Mentre il taxi sfrecciava verso l'aereoporto della capitale delle tapas per l'ultimo volo direzione pizze contemplavo mogiomogio i cartelloni autostradali.

Credevo fossero messaggi generici, tirati sulla massa come usa una società che per una targhetta di memoria scrive un lenzuolo in corpo bubbenron 0.2 pt solo per dire che la PAN non si fa infilando una memoria in qualsiasi buco la possa contenere ma usando appositi dispositivi. E, in ogni caso, non è colpa loro se perdi tutti i dati o la pazienza cercando di recuperarli.

Così scrivono "non bere" e magari hai una sete boia, "vai piano" e magari sei fermo in coda, ecc. ecc.

E invece no! Ora questi messaggi sono personalizzati!

Il mio diceva "VOLVER ES LO IMPORTANTE" e mi attirava i moscerini negli occhi.

Troppo bubbo!