27 febbraio 2009

Conversioni
Oh, finalmente ho capito perché quando un prodotto 'mericano passa in europa spesso il prezzo non viene tradotto. Es. 100 dollares diventa 100 euros indipendemente dai sacri principi sulla moneta, il potere d'acquisto, il panino index, quanto-è-bello-l'euros, ecc. ecc.

Il bannerino di un netbook da 10" annuncia quanto è snello il prodotto che pesa 2.86 KG (maiuscola ignorante sul banner). Però. Comodo comodo, quasi tre chili di baracca per godersi 10" di schermo.

Mi chidevo se anziché farlo costruire ai bambini e ragazze magre del far east avessero iniziato a farli costruire agli obesi lavoratori locali disoccupati con le loro manine da telecomando semplificato... quando ecco che 2.86 sono imperiali libbre e non metrici chili come dice il banner ignorante.

Bravo marketing che avvicini i popoli e le culture! Però toglietevi dai piedi quando si tratta di fare robe esplosive, uso mafia o della pace armata, eh.

Troppo bubbo!

26 febbraio 2009

Happy end
E' divertente sapere che uno di codesti bubbi grossi del magico mondo dei pennivendoli è sinceramente convinto che prima o poi Internet finirà.
Beh, detto così sono convinto anch'io che finirà e non sarà neppure l'ultima cosa a finire, fragile comè. Però non credo che finirà perché è una moda inutile, non finirà mangiata dalla carta o dai bubbi grossi dei pennivendoli o dai modelli di business del passato e dai loro eurolobbisti bubbi.

Non mi aspetto di tornare a fare la coda in banca, cercare l'orarietto dei voli per andare prepatato in agenzia e non beccarmi l'ultimo volo della giornata o il più probabile ad essere soppresso, leggere le riviste esotiche del mese scorso in biblioteca o in piedi all'edicola internazionale, ascltare per intero i pensieri degli amici anziché leggerne un pezzetto quando mi va e tutto quello che era nei tempi antichi.

Tuttavia è vero che la rete non risolve tutti i problemi e molti li risolve peggio che se non li risolvesse.

Nell'ultima gita tra le pizze sono andato nella sede di una società che si vanta già nella targa d'ottone: "online dal 1996". Però! Dinosauri del bit, storici del networking, barbebianche dell'html. Del resto è circa dall'epoca che sono cliente, via online e qualche lettera postalcartacea.

Stavolta però ero di passaggio e sono andato proprio di persona per portare uno di questi modulini che devi firmare, spedire, avere la ricevuta, chiedere altri modulini, firmare, spedire, avere la ricevuta, ecc.

Entro, nessuno al posto del bubbo che raccoglie le istanze degli umili postulanti. Subito arriva una bubba dalla stanza di fronte che stava parlando con altre due bubbe colleghe. Sono il cliente Bubboni, blabla, il modulino volevo altro modulino, blabla. La bubba prende il tutto e mi fa accomodare in una bella saletta con tavolo e sedia comoda. Mentre ero lì a ramazzare l'agenda dei prossimi appuntamenti e lavori arriva il bubbo che era assente alla reception. Bravo bubbo, sempre meglio non avere nulla da fare ma fare qualcosa! Mi offre il caffè che arriva come avevo chiesto. (Vabbé un errore l'ha fatto ma non è un cameriere, comunque melo appunto. Se uno dice senza tzucchero il buon cameriere non deve commentare negativamente ma dire "bravo, bell'idea. Amaro come la vita, eh!".) Comunque ero lì tutto bubbo quando ritorna la bubba con i modulini già compilati, mi dà subito le ricevute, evvia.

Machimmelofaffare di usare i loro servizi via Internet dal 1996! Ma io vado lì, faccio tutto a mano eppoi loro lo scrivono e mi danno subito la ricevuta, il caffè e il tavolo in una stanza assolata e bubba! Ci conosciamo da 12 anni, magari è anche piacevole pranzare li sotto ognitanto, commentare il tempo, scambiarsi mezzochilo di cioccolatini per babbo natale, meglio che se mi loggo da anni senza che ci sia neppure una pagina personalizzata.

Per me se servono anche il caffè in formato litrozzo Internet ha chiuso. Almeno un pezzetto.

Troppo bubbo!

24 febbraio 2009

Rilevanza delle cose


Non ho capito neppure i commentari alla cosa del ministro che si è dimesso perché, tra l'altro, andava a caccia senza licenza.

Ora, guardando la figurina, proprio proprio che il primo commentario sia che non aveva la licenza io non lo farei.

Anche perché il ministro le leggi le fa (vabbé, non quelle autonomiche ma se non sbaglio è gestito dallo stesso partito), quindi non è soggetto. Se non ci piace la legge la fa come ci piace o come ci serve.

Quindi sarebbe meglio notare qualche altro aspetto terra-terra della figurina, che proprio il permesso.

Troppo bubbo!

23 febbraio 2009

Canditi o candidati?
E' bubbo vedere l'avvicinarsi delle elezioni europe*. Siccome il parlamento europe* conta moltissimo tutti i partiti sono contenti di avere un sondaggio d'opinione gratuito (per le casse di partito) e qualche passaggio tivù bello pagato.

Tuttavia questa volta e non solo tra le pizze, ci sono alcuni che necessitano urgentemente di un bello stipendio per tirare la carretta organizzativa e quindi sono giustamente più ansiosi.

Mi rendo conto di oramai non capire più un banano della politica pizzaiola (senza che questo mi impida di commentarla, bloggamente) proprio guardando a questa massa di bubbi aspiranti e sospiranti.

Mi preoccupa vedere molti commentari politici che sembrano fatti dai cannibali. "Questo politico sembra in forma", "quest'altro sembra bello grasso", "quell'altro sembra ancora tenero e non vecchio e rinsecchito", "questa è una bella gnocc* pupputa", ecc.

In politica non esistono persone "nuove", tutti hanno una storia, hanno già fatto e detto, appoggiato o criticato. C'erano o dormivano, votavano o erano assenti, ecc. Quindi sarebbe facile valutare ben bene, anche se non ha più senso farlo.

Oltre all'impossibilità di scegliere davvero un bubbo piuttosto che un altro, qualchiera bubbo oggi proclama che sulle cose mediatiche vota come gli pare senza però essere indipendente dal partito perché tanto il partito ha spazio per tutti. Chissà cosa ne opinano quelli che ci tengono tanto ai programmi.

Così la politica è un po' come un discorso di Bubboni. Il discorso è sempre lo stesso ma siccome i significati, nella idea di Bubboni, sono tutti nella testa di chi lo ascolta e sono idipendenti dal mesaggio, cadauno ci vede quello che ci vuole vedere ed è contento.

Così ancora una volta si dimostra che un mondo bubbo è più felice di uno meno bubbo.

Troppo bubbo!

20 febbraio 2009

Il bello del prodotto
Spesso viene considerata, prima della crisi financiera, una sconfitta del marketing se non si riesce ad imporre un prodotto bubbo, ma tanto bubbo, sul mercato.

Mi pare che invece si accumolino esempi di supremazia del prodotto, anche se non sempre. Dal che si ricava che talora il prodotto è supremo e talora no, quindi si possono scrivere libri di management sostenendo una cosa o l'opposta e portando un sacco di esempi a favore o l'opposto. Bubbamente se una cosa è vera e anche sul suo contrario se ne dovrebbe ricavare che il fattore rilevante è un altro che non si è capito, ma questa incomprensione non permetterebbe di scrivere tanti libri di management e quindi è meglio non capirlo.

Tra i casi in cui un prodotto bubbo si afferma ci sono:
- username e password come autenticazione, es. "bbubboni" e "******";
- la democratura, es. che non può essere criticata;
- l'europ*;
- l'euro;
- ecc., es. come quando uno non ha più niente da dire.

Tra i casi di prodotto che da solo è stato supremo ci sono:
- il tale motore di ricerca, es. che ha ucciso i "portali" bubbi;
- il tale telefonino, es. che tutti adesso lo fanno uguale e che non è vero che il telefonino non si poteva fare con un display decente e un processore bubbo;
- i giornaletti gratuiti nella metro, es. che il modello di business dei giornali non era corretto per i tempi, che le pseudo-notizie brevi tutti le leggono e che c'è la crisi.

E' anche vero che un grande manager può fare qualcosa anche con prodotti bubbi, ma non oltre un certo limite. Seppoi uno non è un grande manager il limite si abbassa molto, fino al manager bubbo che con prodotti buoni non combina nulla e a quello molto bubbo che uccide tutti i prodotti eccezionali che potrebbe produrre. Questo è il caso che vale anche per talune nazioni.

Così mi ha fatto piacere vedere la conferma di queste teorie con le dimissioni di un bubbo. Non è che non era abbastanza capace (anche se non è affatto capace), ma è che la bubbità del prodotto era troppo grande e si è disfatto da solo.
E' la fine anche della teoria che un periodico pizzaiolo sostiene da anni, l'idea che "votate merd*, altrimenti è peggio" non è bastata ed è fallita.
Ora si apre la solita instabilità per gli squali, dopotutto con un astensionismo sempre più alto basta poco per vincere o per perdere. Ci vuole gente capace di fare poco, non dovrebbe essere difficile trovarla.

Troppo bubbo!

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Frammentum San Bubbo
Questo frammento l'ho rinvenuto io medesimo cercando se c'erano monetine antiche vicino ad una chiesetta antica nel paese dei formaggi dedicata a San Bubbo (oggi non più si è persa la devozione!, ma la chiesetta è piena di sculture di San Bubbo e di bubbi).
Pare, dico pare, che sia anche stato d'ispirazione per il bellissimo libro "L'isola dei pinguini". Beh, bello per l'epoca. Oggi è illeggibile perché richiede conoscienze che sono andare perdute con l'affermarsi della bubbità.
In ogni caso il testo mi pare illuminante, anche considerato che se non leggo il latino o la lingua dei formaggi antica, neppure leggo la paleografia in più lingue antiche e moderne.

"San Bubbo era sotto un albero, quieto, a [non si legge, aggiungo io tanto è solo un pezzo lirico] rispondere alle mail, bloggare, aggiornare i suoi social network in una parola a farsi gli affari suoi, quando arrivarono un gruppetto di pampini rompicazz* pagani a molestarlo.
San Bubbo sopportò pazientemente le loro molestie che giocavano a scacchi e il tuc-tuc dei pezzi lo molestava, che toglievano il segnale wifi mettendosi in mezzo quando cenera poco e che cantavano i canti pagani accompagnandoli con l'arpa.
Però San Bubbo non era solo buono ma anche intelligentissimo così li battezzò tutti in segreto, cosa buona e intelligente al tempo stesso.
Infatti i pampini morirono anni dopo di fame per via della carestia e anziché andare in paradiso nella categoria "bubbi ignoranti e pagani" andarono tutti all'inferno nella categoria "battezzati che non hanno onorato San Bubbo"."

Troppo bubbo!

18 febbraio 2009

La verdadera historia di San Bubbo
Già commentavo di come, riportando le acute parole di un bubbo conferenziere, se una volta gli antichi adorarono un vitello d'oro oggi si adora l'oro del vitello. E un po' riflessionavo su questo un po' sui commentari letti altrove e opinavo che era ora di appuntarmi una acuta analisi sull'integralismo laico (l'accento è su "integralismo", non su "laico").
L'integralismo laico è solidamente ancorato sulla più bubba ignoranza non tanto delle varie teorie religiose ma sull'ignoranza pura, integrale, ampia, assoluta di quanto altri hanno pensato e vissuto dopo la discesa dagli alberi e l'uscita dalle caverne. E' il contemporaneo della pseudo-scienza moderna per cui c'è l'idea che il bubbo scientifico non è più legato alle credenze del passato, come si vede bene dal fatto che c'è il calientamento globale, le scorie nucleari e non e gli scienziati che non sanno che farci a parte chiedere finanziamenti per soluzionare tutto.

E molto pensavo di esplicare quando, forse in seguito al premio "San Bubbo", forse per il ricordo del tempo della devozione a San Bubbo, ma mi hanno contattato quelli della tale religione per un'opera colossale.
Mi è stato proposto di iscrivere "La verdadera historia di San Bubbo" recuperando antichi frammenti e integrandoli con le bubberie discoperte o inventate di sanapianta nei secoli della devozione seguenti.
Come al solito inizio con qualche post e poi lascierò la cosa nella lista di volumi da scrivere, bubbamente, ma tanto non c'è fretta. I devoti non hanno i tempi del consumismo informatico e più si fanno frammenti più sevono nei secoli a venire.

Mi ha spinto ad accettare anche due fatti. Un paio di conferenze di lettura della Bibbia in ambiente laico davvero ben fatte (una delle scarse consolazioni nel rientrare tra i gianduiotti sono queste conferenze che non possono esistere tra le tapas o nella carbonara) e la lettura in corso della "Leggenda Aurea". Non capire per non capire avrei anche potuto leggerla in latino mappoi costava meno in lingua e così non la leggo in latino e tanto la capisco uguale.
Che tristezza questa lettura! Pensare alle statue di dei antichi con demone incorporato parlante! E ai templi ai dei antichi! Tutto distrutto, i demoni cacciati chissà dove, le statue di metallo fuse con un soffio dai vari santi! Ma è modo? Ma vendetele sul noto sito di aste online, se proprio vi molesta il demone parlante! Era un partimonio artistico ora perso per sempre. Noi non sappiamo creare valore dalle ossa di pollo e dal sangue di gallina e le statue erano un mercato, vabbé.

Comunque è vero che il libro narra di fatti contemporanei a San Bubbo e tanti passi ci ricordano quell'epoca bubba in cui veniva fatta sorgere una dea nuova di grande successo e in cui la scarsità di oggetti doveva essere qualcosa di difficile da comprendere tuttora oggi.
Mi metto qui due frammentari.

"San Bubbo passò vicino ad un tempio pagano, dove migliaia di pagani adoravano il loro deo con canti soavissimi. San Bubbo si mise sulla porta del ritrovo dei pagani, che era tempio enorme di un milione di cubiti cubi, e fece un miracolo. Tutti i pagani uscirono per carcare la salvezza dal fetore e abbandonarono il culto al deo pagano. E il mismo deo, in forma di colossale statua di bronzo d'orato alta centoymila cubiti, fu visto cercare di lasciare il templio dove l'aria era irrespirabile ma le sue membra divennero dure come il bronzo e cadde e si ruppe. Così trionfò San Bubbo sul culto al falso deo."

"San Bubbo predicava ai pagani e questi irritati cercarono di picchiarlo. Ma quando si avvicinarono con cattive intenzioni il fiato di San Bubbo li uccise tutti e così potè convertirne altri mille e mille sotto minaccia di fiatare."

Troppo bubbo!

16 febbraio 2009

Capire un cazz* - Crash
"Nella consulenza informatica si sostiene che il portatile di [SOSPETTATO] la sera prima del delitto è stato chiuso improvvisamente ('crash')."

Molti avrebbero condannato a morte [BUBBO RICCO DELL'INFORMATICA] per aver provocato un 'crash' con i suoi prodotti bacati. Tuttavia, ma non seguo molto le notizie pizzaiole, non pare che [SOSPETTATO] sia tra i chief-mega-techno-bubbs del tale sistema operativo.

Troppo bubbo!

14 febbraio 2009

Punti di vista
Qualche settimana fa tra le tapas è iniziata una campagna bubba contro i venditori di CD e DVD sulle tovaglie. Il cartello ha un messaggio strano perché dice, più o meno, che c'è chi ci vive di vendere i CD così terra-terra ma che non vanno acquistati per stroncare il commercio illegale (beh, poi anche il venditore non se la passa bene, comunque non si può soluzionare tutto a forza di cartelli pubblicitari).

C'è un po' una contraddizione logica, si poteva dire che il poveraccio è la faccia visibile di una mafia invisibile che non sa come vendere i film, oppure che guadagnano poco rispetto al resto della catena, o che i film commerciali sono tutti brutti, ma non funziona lanciare il messaggio pietista e chiudere con quello bubbo. Se è tanto per fare un discorso falso e stupido è meglio farlo coerente, solo se è intelligente è meglio lasciare un piccolo errore logico per evitare poi di dover far qualcosa.

Comunque gli unici che davvero non vogliono vendere i CD sono i venditori di CD e qui lo spiegano bene con il video.

E' bubbo anche che ci sia chi fa un anno di carcere per vendere questa porcheria digitale, mentre chi borseggia i turisti (sempre i soliti ben noti ai vigilantes) se avevano meno di 400 euro non vanno in carcere e rientrano in servizio il giorno stesso.

Così si punisce in modo esagerato chi farebbe volentieri un lavoro onesto e si premia chi notoriamente ne fa uno disonesto. E' proprio che la notorietà è importante nella società, più del fatto di non avere un lavoro onesto.

Troppo bubbo!
L'esperienza
"Desde 1923, tu librería de confianza y tu compra segura de libros en Internet"

E io che pensavo di essere da tanto in rete!

Troppo bubbo!

13 febbraio 2009

I bubbiti - Disegnateli tutti! - Allegoria
Chimmai non vorrebbe disegnarsi un bubbita per festeggiare la festa dell'amore e del bubbo?
Anche questa allegoria che era mesi che non la mettevo (e altri che non ho ancora messo) è una lieta ricordanza che è tutto un fiorire di cioccolatini!

Troppo bubbo!
Anteprima d'estate
Continua incessante l'elenco delle cose belle e bubbe che vedo e qui tra le pizze se ne vedono in quantità. Ad esempio la bubba pubblicità, sempre falsa e menzoniera come dice il codice di autoregolamentazione, è ora tutta bella ed estiva.

Oh, lux annunciatorum rivalex soli tiepidorum splendenti!

Così dice il cartellone che la tale regione ha ricevuto ben 3 miliardi di euri di fondi euri!

Oh, magna Europeus benignitate humili regionis et pauperus bubbinis! Quantum magna!

Ok, è un dettaglio inutile considerare che la tale nazione truffa miliardi l'anno e malspende quel poco che non viene rubato in cemento e bubberie oppure considerare che versare TOT e ricevere tot non è poi un grandaffare.

Il bello viene dal fatto che questa lieta campagna ci ricorda che il sole di giugno vedrà una massa di votanti festosi e bubbi a mettere crocette come forsennati. Con tutto il gradevole afflusso di dati e percentuali, i commentari sui blog, le previsioni, le tabelle e i simboli sempre più nuovi a mano a mano che i politicanti invecchiano.

Oh, junius caliente soli spendenti eco in lux annunciatorum!

Che bel richiamo a giugno quando tutti accorerrano dicendo "eleggiamo festosi i migliori tra noi perché depredino i popoli fratelli oltreconfine e ci diano dei bei fondi! Scegliamo bene per garantirci la prosperità nella crisi, spedendo rifiuti tossici altrove e ricevendo denari e cartelloni pubblicitari in cambio! Mandiamo altrove i politicanti più bubbi cheppoi per qualche anno non li vediamo più e ne siamo contenti anche se ci costa più che altri popoli fratelli liberarcene!".

Mah, forse non diranno proprio così ma sicuramente qualcosa di
Troppo bubbo!

11 febbraio 2009

Buona risposta
Sono contento della risposta che le varie organizzazioni dei [NOME PROFESSIONE] hanno dato alla pre-fascista legge per denunciare i loro clienti [NOME COLORE].

E' proprio quello che auspico in tante situazioni dove i politicanti vanno per la loro strada e la società civile può a fatica cercare di manifestare dissenso. Non è facile, non esiste più nessun legame neppure formale tra queste due palle della società moderna, eppure ogni tanto c'è un tentativo di comunicazione che va apprezzato.

Bello poi quando a reagire non sono esattamente i colpiti dalla discesa nell'abisso ma alcuni che hanno ancora un po' di diritti epperò si impegnano anche per gli altri e non solo per se stessi.

Ora mi resta solo una cosa per felicitarmi bene: se proprio qualcuno denuncia siano almeno quelli che non fanno la ricevuta!

Troppo bubbo!

10 febbraio 2009

Anticrisi
Non poi cossì male il modo con cui il tale governo sta reagendo alla crisi finanziaria, è abbastanza bubbo.

Mille e mille governi danno soldi di qua e di la, ad esempio uno ha dato 8.000 millones de eurosperché i municipi facciano delle opere pubbliche per dare lavoro contro la crisi (all'80% rimettono a posto le strade, comuque è una scelta dei municipi).

Viceversa il tale governo ha deciso di non fare nulla di speciale, solo un po' di propaganda istituzionale, qualche soldo in più agli amici, eppoi continuare come se niente fosse.

Anche a me pare la scelta bubba. Ad esempio ci potrebbe essere un calo nelle vendite di libri ma i libri di Bubbo Bubboni sono completamente immuni al calo di vendite. Essenzialmente perché non sono ancora stati scritti, ma in ogni caso testi fondamentali come "Io Bubbo" continuano ad essere oggetto di conversazione e recensione neppiù nemmeno che prima.

Troppo bubbo!
Collana
Credo che solo tra le pizze si può vedere in libreria un tomazzo di quai 750 pp., con CD allegato,
intitolato circa "[tot] motivi di opposizione alle multe stradali".

Ma quello che continua a sembrarmi bubbo è che detto tomo sia nella collana "Legale Amministrativo". Non era meglio metterlo nella collana "Illegale Cittadino"?

Troppo bubbo!

09 febbraio 2009

La vita in giuco
Passando occasionalmente dalle pizze sono bubbamente stupito della questione mediatica vitalizia.
Credo che gli indigeni si saranno abituati ma è davvero qualcosa di abnormale.

Vediamo i punti bubbi della cosa, aggregandomi al filone del bubbo commentatore:

- la moderna censura non si basa sul fatto che c'è un bubbo che versa inchiostro nero sulla cartapecora o (solo) su espliciti foglietti firmati che dicono cosa dire.
Si basa
1) sull'autocensura a tutti i livelli, in particolare quelli bassi
2) sulla scelta dei temi (non è vero che questi "fanno vendere" e altri no. E' al contrario: questi "si fanno comprare" e altri no). Non è che il maltempo tutti lo comprano e che piace a chi si è comprato il pennivendolo.
3) sulla selezione "a priori" delle cose dicibili applicata senza bisogno di puntuali telefonate. E questo è come nei tempi passati. Ad esempio la pellicola "Niente di nuovo sul fronte occidentale" non fu contestata solo dai nazi ma anche nei paesi democratici dell'epoca. La posizione antimilitarista non era e non è accettabile, ad esempio.
4) non scontentare gli amici e i benefattori. Siamo in un mondo bubbo ma i grandi valori dell'amicizia, della famiglia, della salute propria e dei propri cari restano vincolanti e forti. Pecorelli, Alpi, Politkovskaja restano tra i grandi incompresi di valori profondi anche tra i potenti.

Ciò premesso se c'è una cosa, anzi la sola cosa, che gli fastidia ai politicanti è il non essere presi in considerazione. Una volta non passava, ma ora che lo stato si occupa sostanzialmente solo (in pubblico) di scontare frigoriferi, porte e finestre, auto e SUV, distribuire carte di credito ricaricabili, ecc. anche lo stato è finito come gli altri enti che non hanno senso naturale. Come già visto se uno non ha senso naturale ha un solo scopo ed è di non sparire dimenticato. Quindi lo stato non è che gli importa la vita, altrimenti ne avrebbe da salvare tante facilmente e in buona salute di tutti i colori, ma gli preme essere ricordato.

Così vuole la legge e si ribella se non gliela lasciano fare. Analogamente la tale chiesa ha perso il senso naturale già molti anni fa, quando vigevano altre dinamiche, ed è preoccupata di non essere ricordata spesso. Quando potevano far licenziare e non assumere, quando potevano mandare all'inferno, quando potevano far bruciare e far torturare, allora sì che erano contenti e amati e ricordati. Oggi devono lottare per lo spazio mediatico e mentale e anelano ad una alleanza con altre chiese che sono il potere e odiano quelle che non sono pesantemente invischiate.

Insomma chi cerca la vita non è chi è già morto da un pezzo ed è tuttora amato, ma chi potrebbe essere trascurato perché non abbastanza bubbo da essere sempre tra i piedi.

Troppo bubbo!

08 febbraio 2009

L'uscita dalla crisi
Scrivendo una relazione sul prossimo anno business-economico è inevitabile iniziare il piagnisteo sulla crisi, la poverezza, è già tanto che abbiamo i bit per scrivere, ecc. ecc. Tuttavia, sempre alla ricerca del bello nel mondo bubbo, vedo finalmente un solido segnale di ripresa che quasiquasi dovei informare tutta la massa di stagisti economici internazionali.

Mi ero appuntato che il tale comune aveva avviato il pacchetto di cibo per il povero ma grasso. Con 6 euri si aveva cibo, solo negli ultimi 10 giorni del mese, da ingrassare. Molti cercavano questo pacchetto e si mangiavano il prosciuttino e la pasta, poveri ma felici, come si usa tra i poveri e tra i felici.

Poi a dicembre non c'era, vabbé le feste, anche ai poveri pensa Bubbo Natale e il comune non avrà voluto spostarsi su un piano di mercato e concorrenza selvaggia proprio mentre si tratta di essere più buoni.

Poi, finalmente, il pacchetto è finito. A gennaio niente a febbraio già si dimentica! Nonostante il passato successo adesso già non c'è più perché ovviamente non serve più. Ma chi lo vuole il prosciuttino? Chi la pasta? Sono già tutti ricchi e vogliono cibi da ricchi!

Ahimé è la ripresa. Se anche la statistica dei prezzi è stata recentemente manipolata mettendo prodotti maturi e con prezzi calanti (ma quanto è grande la chiavetta USB considerata? O si mediano tutte dall'8MB al 32 GB? e perché non c'è modo di saperlo?) è perché i nuovi ricchi ex-poveri mo' vanno subito a spendere e spandere pompando l'inflazione come se fosse un ballone.

Mah, io nella relazione dico come i bubbi grossi dell'ignoranza economica mondiale che sono tutti poveri, novelli disoccupati, stabilmente cassintegrati. Ma, in realtà, giàssò che sotto i baffi sono tutti ricchi.

Troppo bubbo!

07 febbraio 2009

Universalitati lex
Mi pare che già mi ero appuntato di come l'idea che le leggi siano o debbano essere uguali per tutti è una enorme bubberia, soprattuto quando tutti non sono uguali e/o il legislatore è bubbo.

Anche se temporaneamente sono tra le pizze non capisco il caso della tale poveretta. Mi pare che il pensamento degli indigeni sia evoluzionato su idee e notizie che non conosco e che tanto non capirei.

Ad esempio mi aspettavo che la tale chiesa fosse a favore e invece è contro. Nel loro testo di riferimento (scherzo, in teoria!) ci sono diversi passaggi per dire che c'è un mondo più bello e finalmente giusto MA non è bene suicidarsi tutti per andarci appena possibile.
Ed è logico: se uno crede fermamente che c'è un posto libero della sofferenza e soffre oltre ogni immaginazione è comprensibile cheppoi cerca di andarci.

E invece no, sono contro. Non è facile dire perché, anche considerato che taluni giocavano a golf con dittatori e torturatori sanguinari, altri benidicevano armi ed eserciti, altri causavano suicidi di minori senza tanti rimorsi. Insomma che proprio codesti tutelino la vita impermanente non li vedo tanto da tanti anni e in tante nazioni.

Anche il tale mi aspettavo che fosse a favore. Un po' per i costi sanitari e l'improduttività ante-pensione, un po' perché circondato da vecchi coglion* dalla mattina alla sera vede sicuramente più la morte del pensamento che l'alba della nuova vita. E invece è contro un po' per la tale chiesa, ma anche per una questione legale bubba.

Non è che i bubbi credano ancora alle leggi universali, anzi. Credono che le leggi siano tutte ad-personas ma che poi valgano a suon di botte per tutte le altre personas che ci sono.

Per i principi della monarchia ovviamente no, loro se hanno un problema lo soluzionano con il denaro ma anche con l'estero. Solo i bubbini faticano ad emigrare un server o un letto d'ospedale chessia. Ma per un principe che gli serve un aborto, una pillolina o un pacchetto dati non c'è che d'andare in qualsiasi posto dove non governano.

Per questo da anni hanno smesso di morire. Non sia mai che ci potrebbe essere un posto meno bubbo altrove, troppo altrove, ma finalmente

Meno bubbo!

04 febbraio 2009

Manuali
Una delle più grosse perdite nel progressare della bubbità è che una volta i manuali chi li scriveva capiva di cosa di parlava e chi li traduceva non considerava finito il suo lavoro fino a quando non lo aveva capito. Così i manuali leggerli era un modo per imparare oltre che per soluzionare un problema immediato.

Mi appunto ancora una volta come la bubbità ha stravolto la situazione.

Frase da manuale: "Prima di usare il [COSO], bisogna configurarlo prendendo in considerazione il paese in cui viene utilizzato."

Vabbé prendiamo in considerazione il paese, conosciamone la storia, la cultura, gli usi, gli standard tecnologici, la lingua, ecc. E' comunque una bella riflessione.

"A seconda del paese scelto, la schermata della selezione del paese potrebbe non comparire".

Ma chi l'ha scritto? Un bubbo! Cazz* vuol dire?

Basta saperne più di quello che ha scritto il manuale e si capisce. Sarebbe "a seconda della nazione dove hai acquistato il [COSO] e delle configurazioni firmware (che non stiamo a discutere qui perché ci conviene fare un manuale malfatto per tutte le nazioni) non tutte le selezioni saranno presenti perché abbiamo messo meno memoria del necessario che tanto non serviva. Se compri il [COSO] lì usalo lì e tanti saluti. Comunque l'unica cosa che ti serve è un numerino perché neppure scriviamo il nome della nazione sul display. Il numerino è nella tabellina qui accanto, se il numerino non riesci a metterlo è perché non c'è nel firmware e il [COSO] magari non funziona. Fatti tuoi, la prossima volta compralo lì, noi siamo la grossa multinazionale non tu, picione."

Oggi il manuale è proprio diverso dall'antichità. Ad esempio quello dei telefonini un giorno sarà fatto in quattro capitoli.

Cap. 1 - Come cazz* si toglie il [SISTEMA BUBBO DI SCRITTURA DEL MESSAGGINI]
Cap. 2 - Se è il ["STANDARD" WIRELESS A CORTO RAGGIO] è proprio così che funziona male. Metti il filo se proprio ti serve che si sente anche meglio.
Cap. 3 - Se non funziona spegni-accendi
Cap. 4 - Se si blocca togli la batteria

Ci vorrà magari del tempo, ma piano piano il bubbo arriverà anche qui.

Troppo bubbo!

02 febbraio 2009

A parere di bubbo
Ho visto una pellicola nella lingua delle pizze, in versione originale e devo dire che mi sono ricreduto. Pensavo che fosse meglio vedere in lingua originale, coi sottotitolini, per gustare anche la recitazione. Beh, questa volta la recitazione è talmente penosa che in traduzione non credo riescano a fare di peggio o uguale.

Anche la storia è penosa oltre ogni immaginazione. Un bubbo picione distrugge dei libri. Ora chiunque dalla fantascienza o dai nazi o anche dalla tale religione sa che i libri si distruggono con il fuoco. Siccome il bubbo è picione però fa in un altro modo (che non li distrugge, ma li danneggia) [che non si può dire come fa altrimenti si capisce la pellicola e non se ne può parlare con aggettivi].
E uno dice "vabbé, se distrugge/danneggia i libri best-seller, fossanchero di Bubboni, non è grave. La più parte sono bubberie, compresi quelli di Bubboni", solo che essendo picione danneggia manoscritti antichi.

Poi la pellicola continua che uno si chiede se il regista è anche lui picione o solo bubbo, se l'addetto alla fotografia è ipovedente, se lo sceneggiatore era rimasto senza penna, se gli attori li hanno anche pagati, ecc. fino a quando il picione dice che i libri non hanno la verità e così li ha distrutti.

Ma così a uno sembra che la società moderna abbia bisogno di questo messaggio? Che tutti i bubbi insieme, a parte i libri di Bubboni, avranno letto amalapena 1 libro dal dentista in vita di ciascun bubbo? Sembra forse che la società sia fatta di colti esteti un po' troppo solitari oppure di bubbi ignoranti che colpiscono in branco?

Ma fin qui non sarebbe ancora male. Ogni tanto una pellicola sale malissimo e non è grave, anche se non fa progressare l'umanità. Quello che mi chiedo sono le recensioni. Tutte "ah, che bella pellicola", "uh, che bei concetti", "oh, che bella fotografia", "ih, come è famoso il regista", "eh, che bubbi". Non riesco a capirlo, vabbé siccome il regista è [aggettivo] uno magari non lo dice ma potrebbero usare quelle formule un po' ambigue cheppoi si capisce che è meglio se ci sprechi il tuo tempo. E invece no, tutti a dire che è una grande bubberia.

Che siano tutti bubbi o che le recensioni siano bubbamente truccate? Che non abbiano resitito all'impulso di uscire a metà pellicola perché non avevano pagato eppoi si sono sentiti in dovrebe di dire che era bello altrimenti non li invitano più? Forse il mondo delle recensioni pagate di pellicole è già così pieno di bubbi da essere

Troppo bubbo!

01 febbraio 2009

Poco buono ma bubbo
Passato il blabla per il giorno della memoria mi appunto la sintesi anche se non riesco a vederci molto di buono.

- Precotti: grande maggioranza di discorsi pre-pensati cheppoi uno riciccia per l'occasione. Ma poteva essere anche il solito incendio di una sinagoga, le svastiche sulle tombe, il compleanno di un gerarca nazi, i missili o qualsasi altra cosa. Un limite dei pre-pensati e che si adattano malamente alla situazione ma, come tutto è un martello quando serve, così il pre-pensato è un discorso stiracchiabile a qualsiasi circostanza, anche se rimane stiracchiato.

- Militaristi: è il passo dopo dei precotti. Alle volte hanno timore a dire che sostengono una parte una guerra recente, così devono funambolare un po' ma poi arrivano con il bellicismo tradizionale. Anche qui non è che sia per il giorno della memoria, è che c'è quello e quello si usa. Per chi usa normalmente i morti usare quelli vecchi o quelli futuri dà iguale.

- Secondo me: è questo che non riesco a vedere il lato buono. Il relativismo unito a doppio filo all'ignoranza, all'individualismo e alla bubbità è micidiale. Il "secondo me" è il salvacondotto per qualsiasi frase ignorante, nazi, pre-pensata e bubba. Nulla si può opporre, non solo perché è inutile e nocivo mettere in difficoltà il bubbo, ma perché il "secondo me" non ammette replica. Poco importa della storia, della scienza, del metodo o dell'apertura mentale unita al rigore della ricerca intelligente: c'è "secondo me" e tanto basta.

E il relativismo che non permette di evoluzionare, però è perfetto per un mondo pre-scientifico e individualista, al punto che toglierlo lascerebbe davvero il bubbo solo con la sua bubbità.
Se non ci fosse chi raglia "secondo me" sarebbe costretto ad ascoltare, a capire e a scontrarsi con i propri limiti intellettuali.

Mah, forse questo è il lato buono. Ancora una volta nel mondo bubbo è bello vedere che il bubbo non è sconfitto dalla sua propria bubbità.

Troppo bubbo!