31 marzo 2011

Esconditio finis
Da quando cè quello dei nani Curì dispersi mi domando quello dei mangiatori di formaggi.

Per via che "necessitavano" di un proprio armamentario nucleare, ma proprio proprio, si riempirono di centrali e di apposite industrie di stato. Quando però inziò quello della centrale, ma proprio subitosubito, iniziarono anche a martellare con offerte di aiuto, spedizione di tecnici, invio di baracche varie e tutto.

E io non capivo. Ma come (opinavo), proprio loro? Perché sono tutti a proporre, a fare, ad agitarsi, ecc. anziché come i nucleari delle pizze o di altre nazioni che minimizzano, nascondono, alterano i dati e cercano di (farci) mettere qualche migliaio di tonnellate di cemento sopra, ma così senza troppo clamore?

E mi domandavo perché i mangiatori di formaggi sembravano più sottolineare quello della centrale che non fare un po' finta di niente.

Oggi mi credo di aver capito:

1) è lontano. Quando gli capita in casa anche loro minimizzano, fanno sparire, alterano i documenti e tutto quanto è normale per questa tecnologia ma questa volta è lontano e non hanno stretto bisogno della minimizzazione standard.

2) E' partito un piano pre-pensato che mi pare sensato per la tutela della loro industria. Devono aver stabilito che le cose piccole si fanno sparire, ma quelle grosse grosse deve sembrare che le sanno GESTIRE. L'idea è che il nucleare non è fuori controllo ma, se uno è capace, gestisce i disastri senza neanche tanti morti come se fosse normale. Per questo hanno comunicato che la situazione è grave, ma che loro capiscono cosa fanno e possono uscirne come e quando vogliono. Seppoi non riesce credo che abbiano pronto che magari è colpa di un bubbo e non della tecnologia che loro sapevano cosa fare ma il bubbo non voleva e non sono riusciti.

Ovviamente è tutto falso, le azioni sono state disperate a fronte di una situazione disperata e gli errori dell'emergenza poi vanno avanti per generazioni, però io, ormai abituato che le cose bubbe si fanno sparire, non capivo una politica di comunicazione diversa. E' anche di rottura per loro che le scorie e tanti altri problemi sono abituati a gestirle, tutti esperti e scientifici, con la stessa tecnologia di affossamento con cui taluni cani gestiscono la propria merd*.

Mi lamento di non averlo capito prima, ma gestire le rogne tutti competenti è un modo buono per prendere contratti, più che minimizzare che sarebbe un modo (in genere poco effettivo) per non perdere voti.

Così, ancora una volta, dal male può nascere il bene e il bello. Prima o poi anche senza il bubbo, ma per ora

Troppo bubbo!
Atomic mentis
Quello che meno si capisce delle radiazioni sono gli effetti sul bubbo e sulla bubbità.

Vedevo notizie come queste e uno delle domande sele fa se è poi tutto noto che le radiazioni si capiscono anche quando colpiscono democrature, liberisti e periodisti

- Opinano di congelare delle cellule dei lavoratori della fu-centrale così a mano a mano che si ammalano li curano, o cercano di farlo. La notizia non esplica se li vogliono curare perché non riescono a trovarne altri neppure con le note minaccie, se i nuclearisti che non c'è nessun pericolo e che è tutto finito già da dieci giorni poi non si fanno vedere quando si tratta di andare a prendere un po' d'acqua con il secchiello, se i robot non biologici ma neppure fessi poi fanno come l'altra volta che si erano messi tutti in mutua, o che. Comuque, fino a smentita, questo qualcuno lo opina.

- In una manifestazione dei contro nucleari hanno arrestato uno vestito da orangutan (l'orangutan sarebbe un po' come una scimmia ma tipo un po' arancione). E fanno anche vedere la foto che in quattro lo portano via. Così pare che il pericolo nucleare venga tutto da uno vestito da orangutan e non da qualcuno che falsificava dati e instascava soldi vestito in un modo tuttora imprecisato.

Troppo bubbo!

30 marzo 2011

Majorem responsabilitatis in bubbins tergum
Già mi ero appuntato qualche tempo fa quello che dei messaggini colle notizie che poi il telefonino mi chiede se voglio rispondere e io non posso.

"tot morti nella guerra di pace" Rispondere?
"il dis-on. Bubbazzi dice bubberie" Rispondere?
"il calientamento globale fa danni" Rispondere?

Macchè vuoi che risponda con il solo telefonino?

Ora però la confidenza nella tecnologia è ulteriormente evoluzionata. Miravo a quello della centrale che cè il sito che scrivono le finto-notizie mano a mano che le mandano.

Ora dice che "los esfuerzos para controlar la inestable central atómica no están dando los resultados esperados."

E oltre al solito "Rispondere" del telefonino mi dice anche che posso avere "Più opzioni".

Questo di avere più opzioni mi piace, è anche meglio che rispondere e cenera proprio bisogno, ma basterà?

Troppo bubbo!

29 marzo 2011

In portio prave comunications et bubbitatis
E' sempre bubbo vedere come evoluziona quello della campagna dei nucleari delle pizze, un po' perché sono pizzaioli e un po' perché sono nucleari.
Come già mi ero appuntato, mi pare che i grossi sene stanno nascosti, rassegnati ad aspettare di poter tirare fuori quello del torio e altre bubberie a loro congeniali (impianti grossi, grossi soldi, tutto militarizzato, tutti gli altri sono ignoranti e le scorie non sono un problema), ma i piccoli impazzano, ora che cè un po' di radioattività nel medio ambiente.

Come però spesso accade i piccoli si perdono nel piccolo. Così un po' rintuzzano che il plutonio non è vero che è più tossico del tossico ma che uccide per radiazioni (vabbé, faranno causa a chi sbaglia l'epitaffio), un po' che non è vero che la centrale esplode (nel senso che proprioproprio ad essere precisi non è tecnicamente una esplosione, comunque se telo dicono scappa, non stare a questionare), un po' che è tutto risolto quello della centrale dei giapponi. Questo ultimo un po' meno ultimamente. Sono passati 10 giorni da quando i nucleari dicevano che era tutto finito e siamo ancora lì.

Comunque si vede bene la differenza tra la comunicazione dei grossi che è sul progresso, la scienza, che l'energia ci vuole e il futuro e quella dei piccoli che sono lì con il tossico, l'esplosione e l'area contaminata che non è poi così grande o così contaminata e che tanto si muore tutti comunque.

La piccola comunicazione dei piccoli raccoglie tutto il male e il brutto, quella dei grossi tutto il bene e il bello.

E quella dei bubbi? Tutto il bubbo, anzi il

Troppo bubbo!

28 marzo 2011

Campus selectioni vincit bellum
Uno degli insegnamenti di Sù Tzù riguarda quello del campo di battaglia. Cè poco da fare, se il campo lo sceglie l'altro quello sene avvantaggia fino a vincere.

Fin qui sembra una cosa tutta militarista, ma in realtà ho spesso l'impressione che l'antico nano del pensamento su cui si poggia la grande riflessione bubba non è che parlava proprio solo del campo e delle battaglie con lo spadone. O forse è solo che la bubbità dei moderni supera gli antichi e fa capire cose nuove da vecchie bubberie.

Quale che sia ma cosa si vede spesso. Ad esempio non è che sia sbagliato quello che fanno i governi che tagliano selvaggiamente tutti i servizi pubblici e picchiano i cittadini delle più avanzate democrazie. Non è sbagliato perché se uno crede nel liberismo (= se ha scelto il campo di battaglia del liberismo) è esattamente quello che deve fare. Anzi, se picchiasse meno chi si ribella o se tagliasse in modo meno selvaggio, perderebbe comunque due battaglie al prezzo di una perché il campo voleva quello che tagliava.

Lostesso passa con i nano Curì. Vedo che circola poco la notizia che tra i 700 che cercano disperatamente di evitare il peggio ci sono molti anziani (vicini alla pensione o dapoco pensionati) perché hanno probabilità di morire comunque prima di morire specificamente di radiazioni. Questo non è solo un aiutino alle statistiche dei nucleari, che non selo faranno mancare, ma è parte del campo. Maqquale campo? Quello nucleare? No, quello liberista che necessita che tutta l'industria cresca anno su anno, non per benessere o qualità della vita ma solo per conti in banca. Se uno ci crede poi "deve" ammazzare, concentrare la produzione di energia, non usare quello che arriva aggratis a tutti ma quello che è caro da avere e in esaurimento, ecc. E più uno sembra che faccia scelte di grande pensamento e più è un burattino nelle mani di chi ha scelto il campo.

Alle volte al bubbo viene fatto sembrare che tutto si possa scegliere tutti scientifici ma in realtà, scelto il campo, non tutte le opzioni sono più aperte, per via del solito principio che scegliere significa lasciare tutte le altre opzioni prima ancora di prenderne una.

Però è proprio del bubbo che quello che è male sia giusto (rispetto ad una data scelta di campo) e quello che è giusto sia impossibile o male (dato il campo), anzi è

Troppo bubbo!

25 marzo 2011

Etatis beneficium
Ero un po' preoccupato per quello dei quadrati. Mi hanno esplicato che per capire se uno da vecchio è malato un bubbo ti fa vedere due quadrati ma uno dentro l'altro, anche se sono quadrati (non so se si capisce). Poi dice al vecchio di copiarli e se uno sbaglia, magari perché i due quadrati sono vicini ma diversamente da quelli che ha fatto il bubbo allora uno è malato.

Non è facile e mi chiedevo se quando tanti bubbi saranno vecchi poi lo fanno più facile, altrimenti non trovano i malati ma solo i bubbi! Magari quello che aveva fatto i quadrati prima aveva usato il compasso o erano stampati e un bubbo non può fare lo stesso anche se non è malato.

Comunque, intanto, è meglio che mi eserciti con quello dei quadrati che poi magari sono vecchio.

Anche se oggi alla palestrina dei fighetti ho sentito una cosa che mi ha rassicurato su quello dei quadrati e dei vecchi. L'insegnante delle biciclettine è più vecchio di me! Allora magari anch'io poi riesco a parlare se non durante almeno nella mezzora che segue quello delle biciclettine! Ora non riesco ma non perché sono bubbo ma solo perché sono giovane! Questo spiega anche quello che ho notato che quelli più capaci, e più vecchi, hanno dei muscoli e dei tubicini in più di me. Ho proprio visto che nelle gambe ci sono dei tubicini, credo che portino il bubboplutonio ai muscoli, che io non ho ancora e così mi affatico anche se vado fino ai 160 secondo l'orologino.

Poi ho imparato un'altra cosa che volevo dire ai medici che stanno curando il niño nuclear. Dopo quello delle biciclettine non riesco a fare la doccia calda perché sudo anche dopo. Però con l'acqua fredda poi va meglio. Non sarà che anche con centrale sarà così? Sìsì, che è tutto finito e minimizzato e non cè pericolo ma hanno detto di non stare li appiccicati a 30 km da quella che era una località segnata sulle guide turistiche e io ci volevo andare, però magari i medici usano l'acqua calda e invece è meglio quella fredda per curare il niño nuclear più infretta.

Così, sta avedere, che ancora una volta quello dellle biciclettine è proprio un modo per imparare le cose, ma non tutte. Per il resto ci vuole solo la bibbia, scespir, sù tzù e, se uno si occupa di business o di pampini, anche un buon manuale di allevamento degli animali.

Troppo bubbo!

23 marzo 2011

Chi perde
Devo appuntarmi quello delle elezioni nella città tale. I segnali del sostegno dell'altro giorno sono inequivoci: il sostenuto perde.

C'è da notare che i candidati grossi sono ambi pessimi e ben intenzioni a proseguire l'opera di compromissione del futuro urbano che è stata la principale caratteristica del prossimo ex.

Maqqui non è tanto per lagnarsi quanto per riflessionare sugli assi della campagna (assi inteso come linee, non come persone di valore che non è di questo che si parla).

Il nodo attuale è essere quello che fa. Fa danni? Non importa. Vuole la TAV o il nucleare? Emmbé. Quello che fa si contrappone a quello che non fa, e uno è bene e l'altro è male. Un po' come se una volta si fosse contrapposto un professore universitario e un vecchio politico, e uno era bene e l'altro era male.

Ora quello che io accuso di aver compromesso il futuro, a parte crimini più spiccioli che magari lo pescano, è ritenuto dal popolino uno che fa e ha fatto e che quindi ha dignità per comparire nei manifesti con quello nuovo.

Il candidato degli altri è "giovane" (pregio), comunica (pregio) ma è sostenuto da uno che meno si fa vedere meglio è, tanto chi lo vota per la logica pallonara della politica lo vota perché è suo ma gli altri non possono essere convinti del fatto che "fa". E questo conta oggi e chi fa vincerà, paraparapà.

Troppo bubbo!
Scentia pro bonos bubbis


Mah. Non so se quello di spiegare le cose ai pampini sia una grande idea, ma sono contento che questo video non ha i sottotitoli delle pizze altrimenti i politicanti farebbero poi le leggi parlando così, tanto per farsi capire. Beh, nel suo genere di corsa al peggio sarebbe anche una tappa simpatica.

Troppo bubbo!

22 marzo 2011

Ubis major

Già mi ero appuntato dei miei cartelli con lo scotc che cè scritto "NO ALLA GUERRA" e che sono sempre buoni. E ne ero tutto fiero come un bubbo.

Ora miravo nel periodico che un parlamentario contro alla guerra aveva la cosa che si mette alla giacca che è quello della foto.

Anche io ne ho la casa piena di quei cosi perché vado ai convegni a mangiare e spesso lo danno (lo danno sempre, ma alcuni non si possono riusare e li butto dopomangiato che alle volte controllano)!

Allora adesso ci metto il foglietto con la scritta e magari anche un bubbo piccolo che è ancora più comodo del mio con lo scotc, anche se è più piccolo e si vede meno. Tanto serve sempre e dura una vita! Beh, non una vita di quelli che nelle guerre ci mettono i morti, ma il concetto è chiaro.

Troppo bubbo!
Bellicum titubis
Cè da dire che la retorica bellica è un po' cambiata per questa guerra:

- Niente tentativi di non chiamarla "guerra". Un po' è un segno che non servono, non si pone il problema con la cossuttazione perchè nessuno lo pone, un po' perché la propaganda ha fallito. Le guerre di pace luuuunghe, che pagano tangenti, che li ammazzano lo stesso, che un po' mettono ospedali ma un po' anche uccidono, che si scusano e che buttano un sacco di soldi alla fine non hanno meritato la loro etichetta ufficiale e sono rimaste solo guerre.

- Il pincipio, ben conosciuto già prima della propaganda per le guerre di pace, che le guerre si sa come si inizia ma non come si finisce, è ormai noto. Nessuno parla più di guerra lampo, ci si aspetta il pappone che oscilla tra stato fallito (alta cosa che si sa che è pericolosa) e amici che diventano tutti terroristi. Insomma confusione.

- La questione che non interessa la pace e la felicità dei nativi ma il petrolio e il controllo sulle aree è nota e chiara. Il punto è solo chi lo prende non se lo prende o se è motivante a buttare soldi e bombe.

- Rimane un po' che vengono uccisi solo i cattivi, quello del terrorismo, che si aiutano gli amici. Vabbé routine ma tanto meno di prima.

Vedevo che qualcuno si chiedeva fintamente perché i pacifisti non manifestano. Quegli stessi che quando manifestavano li facevano sparire ora si lamentano perché non manifestano, o perché non possono farli sparire?

Io sono antimilitarista (pacifista sarebbe che uno se la guerra la fa l'ONU su incarico di una congrega che raduna i 6 principali venditori di armi è tutto contento) però c'è da notare che alcune istanze dei pacifisti ora sono diffuse:
- è una guerra;
- ammazzano;
- non si sa come finisce;
- c'è di mezzo i soldi e non il buono e il bello.

Non è tutto, manca tanto quello che quindi la soluzione era altrove e che negli anni è stata creata esattamente questa situzione e le democrature europee erano contente. Ma un po' è arrivato, nonostante lenormità della propaganda e della retorica.

E già qualcosa di bubbo, anzi di

Troppo bubbo!

20 marzo 2011

Finis scentia
Mi ero ripromesso di non aggiungere altro nei commentari del nucleare, tanto è tutto praticamente finito, non ci sono pericoli e bisogna solo lavare bene l'insalata, oggi come allora.
Qualche altro pezzo di mondo è diventato inaccessibile, come un campo minato residuo di una guerra ancora in b/n o un quartiere ad alta criminalità che tanto non c'è niente da vedere per un turista, nulla di strano.
Però ho visto questo vecchio album di foto e mi sembrava necessario prenderlo in considerazione. Dopotutto i morti al gigawatt, percarità pochi e forse neanche ci sono, ma rappresentano una faccia dello "sviluppo" che va anche guardata in faccia.


Perquanto bubba.
Agricolus mundi
Mirando a una cosa con il vetro e le api, nel banchetto che vendono il miele che producono tutti contadini:

Quello del Miele: "e quella con il puntino blu è la Regina"
Bubboni: "ahh" (pensando: 1) credevo fosse più grossa, come appare nei disegni per bubbi. In realtà è un 4-5 mm più lunga delle altre, che in pratica è uguale. 2) ehi, non sapevo che la Regina avesse un puntino blu! E' facile da trovare anche se è grossa come le altre!)
QdM: "ovviamente il puntino blu lo mettiamo noi. La Regina vive 5 anni, così si alternano 5 colori decisi a livello mondaile che corrispondono all'anno di nascita. Il blu era il colore dell'anno scorso."
Bub: "ovviamente, ovviamente. Ah, sìsì certo, certo"

Ma come fanno a prenderla e a dipingerla? Nònò, in realtà non voglio saperlo. Ovviamente, certo certo.

Troppo bubbo!
Antiquo arredus
Sono contento di vedere così tante cose del passato, ma come se fossero oggi, che non credevo mai più di vedere proprio io ma solo di leggerle che cerano state mentre con l'astrorazzo ero tutto futuro, con la tuta e pelato.

Oltre alla propaganza nazista, alle conferenze che "lavano l'onta" (letterale, il conferenziere dice proprio le parole "lavano l'onta" ma non per scherzo, proprio come testo della conferenza e dicendole senza fare le facce e la voce da bubbo) e mille altre oggi ho visto una roba che mai mi sarei aspettato.

Accanto ai pomposi portoni delle case istoriche cerano i cosi per le bandiere. Vabbé, è un po' come il leone con l'anello che hai voglia a sbatacchiare: se non usi il cellulare nessuno scende. Mappoi oggi ho visto che ignoti ci avevano davvero infilato una cosa da portare! Ah, memoria del passato! Credo che l'ultima volta che l'hanno infilato era perché passavano gli antichi a cavallo o i soldati ma con lo spadone!

Ora, se uno guarda benebene ci sono ancora delle case con gli anelli per attaccare gli animali, quelle con ferro per togliersi il fango dalle scarpe (ma devono essere scarpe antiche, tipo i contadini, altrimenti non funziona quello del ferro), e anche delle case con il simbolo che cè un pratico rifugio in cantina.


Così anche noi tutti moderni si sta ancora con gli antichi: ma non farà male?

Troppo bubbo!
Separation retoricus
Volevo appuntarmi un'altro progresso della propaganda nucleare ma anche la sua triste fine.

1) La propaganda dei nucleari oramai si è stabilizzata sul fatto che "tutto sommato non è successo nulla". Vabbé i reattori vanno raffreddati in modo un po' particolare, vabbé quando sale la pressione devono far uscire un po' di vapore radioattivo, vabbé ma chi ci è morto? Fin qui i nucleari.

2) I politicanti nucleari non vanno confusi con i pseudo-scientifici nucleari. Il politicante non vuole farsi del male con temi esagerati, in perenne fuga dalla precarietà teorica del mandato non vuole sapere se il vento va verso l'oceano o no, se il reattore si raffredda o selo pescano che poi muoiono. No, il politicante non può sopportare quello che per i nucleari (oltre i 6000 km) è solo un giochino. Così un po' finisce quello della propaganda perché non è più di massa e non va per tutti i bubbi.

Troppo bubbo!

17 marzo 2011

¿Ma dove si sono cacciati?
Niente. Non mi posso ancora credere che guardo gli streaming coi caratteri strani ma non li ho visti.
Non mi stupisce che ora mandano un aereo assassino per fare qualche foto ma che si vede bene.

Però i modellini, i disegni, le foto,i satelliti, i blog e tutto ma i nani Curì non li ho più visti da nessuna parte. Credo di essere l'unico che ancora li evocava ma perché non avevo ancora visto che non cerano più.

Boh. Guarderò nella mitica verdura a foglia larga (cheppoi, dopo anni, si era capito che era l'insalata). L'ultima volta che mene ero occupato erano lì.

Troppo bubbo!
Memorie
Miravo qui che "En un refugio de Iwate,la gente va almacenado cualquier álbum de fotos que es encontrado entre los escombros o el lodo.¿La idea? Mantener la memoria de todos aquéllos que vivían o viven en la zona."

Non so, è una idea rara che apre a tanti pensamenti, ma che uno si chiede come ci finisca proprio noi che siamo tutti contemporanei dominatori scientifici delle forze bubbe della natura e non come i rudi antichi che avevano fame, freddo ed erano anche senza luce e acqua e con i bancomat fuori servizio.

Poveri antichi, vivevano in un mondo

Troppo bubbo!

16 marzo 2011

Recensio libris - Matematica in relax

Il libro lo diceva qui e allora ne ho subito comprati due che sono nell'immaginetta. C'è subito da dire che anche questo libro è con le pagine molli e non dovrebbe fare male anche se uno non ha i guanti per non tagliarsi. Da questo si ricava anche che è con i fogli e tutte le bubberie.

Il colore è un po' come quello del mio divano, anche se nella foto sembra un po' diverso, ma è la foto, in realtà è proprio tipo il divano.

Per ora ho guardato quello della prima domanda e ho faticato un po' a capirla, perché avevo quel coso da bambino ma non credevo che fosse matematico ma che avessero provato fino a riuscire. Allora anch'io ho provato perchè ci sono i numeri piccoli e non c'è neppure da togliersi le calze che fa un po' freddo e non volevo.

C'è da dire che ci vuole un pennarello per riuscire, perché uno poi non si ricorda quale dito è lo '0' e difficilmente riesce. Comunque sono riuscito e devo dire che è divertente e bubbo! E' vero che non serve la carta ma un pennarello almeno si o uno si ricorda bene le dita.

Troppo bubbo!

P.S.: Io ne ho comprati due perché ho due sedie e con questo che i libri di carta non li puoi portare sempre con te come gli ebook non sapevo come fare altrimenti. Forse con una tasca molto grande si può anche riuscire con un solo libro, ma a me pare meglio averne due o quante sono le sedie.
Bubbitatis probabilitatis
Mi pare che si possa dichiarare chiusa la fase in cui la comunicazione dei nulceari è "pura". Fino a quando la cosa è la notizia dei titoloni pizzaioli mi aspetto un disordine totale che non permette di cogliere i messaggi gestiti da quelli a casaccio.

Tra le cose bubbe del momento due mi pare risaltino:
1) I danni della divulgazione della pseudo-scienza sono sempre presenti, come l'incapacità di capire e di spiegare il concetto di probabilità, tuttavia credevo che la pratica del software avesse diffuso l'idea che un fenomeno complesso, su cui non puoi (in pratica) avere dati o su cui ne hai troppi, può essere compreso ragionando sui suoi effetti ma dopo che sono successi. Es., dice l'esperto, non posso dirti quale istruzione del codice è una bubberia ma posso dirti che se il programma si blocca quando stampi allora è probabile che se non stampi non vieni qui a seccarmi che si blocca il programma.
Allora non è che non ti dicono perché l'idrogeno è esploso, è solo che poteva andarsene libero con i suoi nani Curì senza esplodere oppure poteva esplodere perchè uno dei nani ha fatto scoccare una scintilla per via che ha le scarpe con la suola bubba. E' esploso dopo aver tirato acqua? Allora uno dei nani, ecc. ecc.
Quindi uno, tutto esperto, fa una mossa disperata sperando di avere un certo effetto, poi ne ottiene un altro e allora lo capisce ricavandone che cera già un buco anche se non lo poteva vedere sul sitio dei filmini prima di tentare quello che ha tentato.
E' un po' come dire che una parete di 20 cm soluziona tutti i mali. No, potrebbe servire o potrebbe far girare le palle di gafite che non ne puoi avere idea. Dopo, se sei ancora vivo, puoi comodamente raccogliere gli indizi e capire cosa era successo mentre eri girato perché stavi scappando.
Non so, forse tutti credevano che il determinismo della scienza era che uno sapeva cosa faceva prima di farlo e non che poi si trova nella situazione di capire cosa diavolo è successo usando pochi concetti semplici e pochi dati misurabili.
Come se il software non avesse insegnato nulla, anche sul fatto che sai bene di vendere spazzatura ma speri che non ti peschino quando hai fatto un buco così.

2) Credevo che la potenza del'energia nucleare fosse enorme ma non così enormemente bubba. E dire che quella volta l'anno che riesco a vedere le stelle anche la contemplo. Eppure il fatto che un partito bubbo sia stato costretto a strombazzare una posizione diversa mi fa pensare di non averne colto tuttora la potenza. Anche se è una forza soggetta a decadimento. Più avanti mi aspetto il dovuto sostegno alle aziende amiche e, affievolita la potenza, una bella ricomparsa di bubbi giri di parole per dire che sì ma alla condizione perentoria che gli amici siano i nostri. Comunque per un po' sarà bubbo vedere il dispegarsi di tanta energia e restare vivi. Ambo per un po'.

Troppo bubbo!

14 marzo 2011

Tutti a vedere i nani Curì
"Seguiamo la situazione con grande preoccupazione e stiamo valutando la possibilità di inviare una missione europe*".

Sìsìsìsì! Mandate la missione, tutti in missione! Gli esperti! Dove si sono cacciati gli esperti nucleari che solo loro possono parlare? Ma non è c'è un sitio con il sondaggio per aiutare a determinare la composizione della missione?

Se qualcuno è un po' sveglio qui fanno anche il coso che si mandano i messaggini a pagamento e puoi mettere il nome di chi vorresti fosse inviato in giapponi a vedere come va quello del reattore (tanto hanno rassicurato che non c'è pericolo).

Troppo bubbo!
Segnali subatomici
Ohh, bene. La macchina della propaganda è partita, ma direi che i primi segni vanno un po' presi come iniziative individuali e non ancora gestite centralmente.

Meli segno perché poi ho paura che si perdano nel cancan vero e proprio.

Le "idee" forti sembrano essere

1) La centrale era vecchia. Questa non sarebbe male come linea anche se, a differenza del passato, fa immediatamente pensare all'errore umano. Infatti per 20 anni nessuno si era ricordato di schiacciare "Central update" per via cheppoi riavviare è lungo. Ora l'errore umano è poco gestibile, anche se si tratta di un popolo considerato da tutti "fantasioso" al limite del pasticcione e quindi ad altri non capiterebbe di non fare i dovuti update almeno ogni dieci anni.

2) Dopotutto, a fronte di un sisma incredibile, non è successo nulla. Questa è un'ottima linea perché si prepara alla rigiratura di frittata per cui se neanche così succede qualcosa allora è tutto sicuro e bubbo. Occhei, dire che non è successo nulla non è proprio facilefacile, ma neppure tanto difficile. Si tratta solo di nascondere tutto il dramma, cosa che è risibilmente facile e, applicando la tecnica della frittata, estrematamente utile.

Certo il difetto è se "succede qualcosa", ma per questo basta non partire da subito con le trombe e, al limite, lasciar sfogare i pesci piccoli che sono sempre contenti di dire qualche bubberia per entrare nel giro dei nuclearisti grossi.

Ma, ancora una volta, spero solo che chi genera la propaganda non sela mangi. Ci sarebbe il rischio cheppoi i nuclearisti vano proprio li a vedere il buco, a farsi le foto per i cosi sociali con la sagoma del mostro di cartone che esce dal bucone, a mangiarsi qualche sushi in un locale di fronte alla centrale vista mare, ecc. tanto non è successo nulla.

Altri due effetti interessanti sono che i bubbini pizzaoli si credono davvero quello dell'economia. Si interrogano sul PIL dei giapponi (se cala perché sono morti o se sale perché ricostruiscono) oramai disumanizzati completamente e poco timorosi per i buchi dei reattori. Non capisco se è una cosa specifica dell'economia che tutti vogliono bubbeggiare o un effetto dell'anestesia mentale in cui vivono i pizzaioli, sarò da capire meglio ma è una cosa che ha già livelli di bubbità notevoli. Ancora un passo e qualcuno farà notare che anche se la centrale è ferma gli abitanti sono morti o evacuati e quindi non c'è stato un danno nella vendita di energia, quindi il nucleare non è richioso rispetto al fatto cheppoi manca la luce. Se si danneggia la centrale i consumatori muoiono e quindi il bilancio energetico è pari e tutti sono contenti. (Melo scrivo subito perché poi posso dire che una simile bubberia l'avevo predetta che la dicevano).

L'altro è che con la rete uno si guarda in tutta comodità le previsioni del tempo delle zone affettate, per vedere dove tira il vento. E' un po' opportunista vedere dove tira il vento, ma è bubbo che la globalizzazione crea i mali (cfr. noiosi controlli radioattivi alle frontire) ma anche li cura (streaming con le previsioni lontane e un po' di pubblicità extra).

Troppo bubbo!

13 marzo 2011

Signum in tenebris
Niente. Ho mirato ai titolares dei peggiori periodici pizzaioli ma non vedo un po' di comunicazione pre-pensata nucleare. Neppure che la solita litania che la centrale era vecchia, che non l'aveva costruita con cura la mafia, che le verifiche non le facevano moderni neolaureati semianalfabeti pluriraccomandati da illustri padri, ecc. ecc.

Mi pare che i nuclearisti siano ancora lì, con la testa sotto la sabbia in attesa degli eventi da poi contrastare. Sabbia?!? Ma quella non è sabbia! Quelli sono panetti di piombo!

Troppo bubbo!

12 marzo 2011

Salvationi mundi
Tra terremoto, onde gigantesche e fuga radioattiva (1) ci sarebbe da spaventarsi.
Mappoi vedo qui e mi dico, ma che importa se l'asse della terra di sposta e il reattore fa il buco e passa dall'altra parte? Non è questo il centro del mondo ma scimmie e webcam sono, oltre ai bubbi turisti, quelli che rimarranno ben oltre il disastro.

Troppo bubbo!

1) anche io metto le note. blablabla. Da tenere bene d'occhio come la contano: a parte il solito che non cè pericolo e che i 45.000 evacuati gli hanno detto di restare a casa che questo è praticamente fatto con il pilota automatico da un sottostagista che passava dalla tastiera, voglio vedere se cè una propaganda più specifica e nuova, pensata in occasione della campagna pizzaiola in corso. Gli "incidenti" sono continui, mi pare logico che chi pensa la campagna prepari anche le storie per gli incidenti abbastanza grossi da non essere nascosti con la censura standard.

11 marzo 2011

Opinio libris
Vedevo che il buon mau adesso non solo fa le recensioni ma anche scrive sui libri e allora anchio che già ho tanti libri bubbi pluripremiati ai concorsi (sempre ancora da scrivere) voglio fare una recensione. Un po' anche perché anche qui parlavano dei fatti antichi dei nazisti con le foto.

Il fatto è che ho comprato con i soldi un libro che si intitola "Come si diventa nazisti". Due cose che mi credevo non sono vere: 1) non è un manuale pratico del tipo "Come si fa il salame in casa" o "Come si diventa bubbi in due settimane". No, sarebbe che spiegano come un paesino, nel tempo, poi diventavano nazisti. Di più non racconto proprio sulla storia che poi se uno lo legge non si diverte. 2) Avevo paura che siccome è un libro ma di carta poi dovessi legerlo coi guanti spessi per non tagliarmi le ditine con il bordo delle pagine. Invece è di carta molle e così anche se uno è bubbo non si fa male. Ma comunque almeno i guanti di cotone è meglio averli perché è proprio di carta coi fogli (non so se si capisce comè, magari ci sono le foto in Internet se uno non sa, comunque bisogna fare attenzione ma poi lo dico dinuovo).

Il libro non l'ho finito anche perché è ENORME. Sono circa 300 pagine (sembrano meno ma c'è il trucco che le prime non hanno i numeri normali ma i segnetti come MCMVII che non si capiscono ma sono pagine lostesso), ma non sono scritte grandi, come i libri per bubbi, ma piccole piccole e c'è una sola figura ma disegnata.

Insomma da un lato sembra un libro per bubbi perché è di carta ma molle ([NOTA LEGALE] se poi un bubbo lo compra, lo gegge senza guantini e si taglia comunque la colpa non è mia, io dico che è meglio usare i guantini se uno è bubbo), dall'altro è scritto piccolo e senza figure colorate, cosa che lo rende poco adatto ad un bubbo, ma questa è un po' l'unica cosa contraddittoria del libro.
Infatti non l'ho finito ma lo leggo piano piano, non è che non mi piace. E' che se dovessi leggerlo tutto per fare la recensione non avrebbe senso, così mi segno subito quello chene opino.

Quando uno vede i tempi moderni subito pensa a quello di '1984' perché tante cose sono uguali. Le lotterie, la retorica, il futuro, i pampini, i film zozzi, tante e tante cose. Però quando uno legge questo libro anche tante cose sembrano uguali. Cose che, prese una a una, non hanno portato al nazismo ma che nel modo e nella facilitazione degli eventi sono state importanti come lo sono oggi.

In particolare una cosa è bubba. La retorica corrente vuole (o voleva, ora non so selo dicono ancora) che la democrazia sia un antidoto ipse factis contro il ritorno del nazismo. Nel libro è chiarissimo che è una bubberia. Non solo ora che, come spesso rilevo e mi appunto, le dottrine naziste sono diffuse e condivise da chi non sa neppure da dove vengono le cose che gli hanno imparato ad opinare, ma anche perchè con cura e impegno anche che ogni tanto si vota è solo uno strumento, di per se vuoto e buono per buoni e cattivi. Così, anche senza arrivare a chi ha pagato perché la democrazia fosse generalmente accettata come essere una successione di dittature, si vede bene che tutto va conquistato e appena cisi rallenta a migliorare il lato animale subito diventa il più scontato e presente.

Anche si vede che non è che il nazismo è rapido, che finisce la guerra, le sanzioni, la crisi e sono tutti nazisti. No, ci vuole un lavoro lungo e un impegno grosso perché anche se sei su una discesa puoi pure tornare indietro e non cadere sempre. Nel libro ora non si vede il sostegno esteriore, che fu importantissimo come sempre opino e fu esattamente per sostenere il nazimo cada uno per la sua ragione, ma magari lo mettono dopo ma cè anche che si parla di un paesino e magari se vedeva meno direttamente.

Tante cose comunque sono anche belle ed è incredibile come allora le considerassero normali. I nazisti, e vorrei ben dire, facevano dei mitin politici che parlavano anche 5 ore e si pagava per entrare! E poi cerano l'orchestra di pifferi e tamburi a tante manifestazioni politiche.

Io quello dei pifferi e tamburi chissà comera. Ah, in questo il libro non è per bubbi che uno certe cose non sele figura proprio e sarebbe stato meglio fare almeno un disegnino.

Comque continuo a leggerlo, ma piano perché è scritto fittofitto e con diverse parole un po' difficili e anche i nomi dei personaggi sono strani ma nel complesso bubbi.

E anche un po' il libro fa capire, ma con giri di parole per adesso, la risposta a quella domanda che cera nella musica di un film bello di qualche tempo fa "was dich so verändert hat" che sarebbe come chiedersi "cosa ti ha cambiato". L'unico modo per non intristirsi è non spostare il punto da cui si compara troppo indietro nel tempo, altrimenti ci si sente un po' bubbo, anzi

Troppo bubbo!

09 marzo 2011

Antiqui obstaculi
Qualche tempo fa cercavo di capire quello che dice qui ma non è che cisia riuscito bene, che comunque sarebbe che danno i soldi ai bubbi perché facciano delle cose nuove. Lo facevano già ma ora di più. Almeno credo perché se hanno i soldi a un quaranta bubbi e ora ne cercano mille credo che tanto di più, ma non si capisce.

In ogni caso, bubbamente senza controllare se è così ma solo mirando ai libri di cemento credo di sì, mi pare che si vede che ora non è più come la volta scorsa. L'altra volta avevano costruito dei palazzi che, a loro modo, dovevano essere come quelli dei futuri e avevano fatto anche il trenino ma sospeso (boh, con le corde? Chissà) che era anche una cosa che doveva far pensare ai futuri. Questa volta hanno restaurato delle cose antiche (il trenino no, forse si è persa la tecnologia) e cè una mostra sugli antichi principi.

Poi non è che ci cascano che sembrano troppo passatisti nella propaganda ma è che non cè neppure l'idea dei futuri perché le pizze sono sprofondate nell'arretratezza mentale diffusa. Così dicono anche "futuro" e tutte le bubberie, ma si capisce che interessa restaurare e parlare degli antichi principi e non innovare e fare bella figura con i futuri sembrando un po' meno arretrati.

Quanto alla mostra dei principi antichi è uno spettacolo e mi stupisce che non mi abbiano mandato i biglietti aggratis solo per avere una recensione da Bubboni e magari anche un disegnino. Comunque avvalendosi di tecnologie modernissime, come le ombre con la registrazione che parlano e i pannelli tutti scritti solo in piazzaiolo da leggere in piedi, ci sono notevoli tentativi di far apparire che il tale era meno bestia di quello che fu.
Non è facile, non era come quelli di oggi. Era un puttaniere, stupido e iracondo che appena faceva qualcosa senza i consiglieri era una cretinata solenne e che gli altri faticavano a rimediare. Il tutto, è da riconoscere, in mezzo a bombaroli che non capivano mai nulla di quello che succedeva e perché.
Tuttavia nei pannelli fanno i giri di parole, uno poi si stanca a seguire e guarda solo i pupazzi, come fanno i bubbi.

Ma anche qui è tutto passato. Ora che il popolo decide i stupidi puttanieri non sono certo li a comandare dannose bubberie.

Speriamo solo che i futuri si stufino di leggere e guardino solo le figure e il passato sarà molto più bubbo, anzi

Troppo bubbo!

08 marzo 2011

Come loro
Oggi mi appunto che sono andato dove si pagano i soldi e mettono i timbri, per pagare i soldi e avere il timbro. In genere vado a quello piccolo che neppure si entra tutti ma oggi sono andato a quello grosso che ci sono i tavoli e anche le sedie (ma ad altezze diverse, altimenti sarebbe pieno di cartelli che non si mangia).

Tre cose sono bubbe:
1) così come nei autobus c'è innanzitutto quelli che non hanno la patente, per varie ragioni, nei cosi che si pagano i soldi ci sono innanzitutto quelli che non hanno l'internet banking, per varie ragioni o che devono pagare cose che non c'è l'internet banking, per varie ragioni abbastanza bubbe.

2) sui tavoli cerano dei foglietti fotocopiati ma male, su carta stropicciata e tagliata a metà ma maluccio. Scritti tutti maiuscoli, che anche senza essere 3l1t3 che gridano, comunque molesta. Comuque guardo cosera e era quello che prestano i soldi. Lo stile era adatto al messaggio e al target mami stupisce che siano li, nella centrale di quello che si paga e che vendono i loro cosi tutti da grossa società coi consulenti. Poi guardo meglio, sempre infastidito che gridano, e vedo che sono la pubblicità della grossa società medesima! Non era uno che dinascosto aveva messo i foglietti fatti male sui tavoli eppoi era scappato, no! Sono loro che li hanno messi. E non sono quelli stampati che pubblicizzano le cose ma quelli bubbi per i presititi.

Non mi apsettavo questa coerenza di messaggio da parte di una grossa società, ma spero che lì si fermino. Dopotutto quei servizi sono delle rapine a mano firmata. Se ora mettono i fogli fotocopiati nel giro di qualche mese la guardia non è perché non entrino i ladri ma perché non escano i clienti con ancora qualche soldo ancora in tasca.

3) pago per il mio timbro e la bubba, che già mi era antipatica ma così, senza motivo, mi chiede se voglio uno dei cosi che si vincono i soldi. Ovviamente dico di no mami irrita che melo chieda. Quelli che si vincono i soldi sono delle trappole e io ero lì per pagare il loro servizio dei timbri ben 1.10 euri e non perché cercassero di truffarmi. Mappoi è quello che mi ero appuntato sopra e allora lo capisco, anche se vorrei sapere quanto danno alla bubba antipatica per ogni coso dei soldi che rifila. Anche perché, per ora, fa quello dei timbri ma, se non mettono prima quello della guardia che rapina i clienti, se precarizzano ancora un po' e tutto finisce come quello delle bollette della luce e del gas che fanno le autentiche truffe.

Perché una cosa è il mondo precario creato dal liberismo selvaggio, ma i selvaggi precari liberisti sono molto più bubbi, anzi

Troppo bubbi!
Antichi vicini
Mi credevo che quando gli antichi annunciarono che trasferivano gli uffici dalla città gianduiotta a quella della bistecca con l'osso ci furono 10 morti in scontri cittadini. Ma non avevo mai cercato bene la cose e non capivo chi di si scontrava con chi, fermorestando che era chiaro che per gli antichi gianduiotti questo che cambiavano era una perdita che poi non si sono mai ripresi ma che inaugurò quell'abitudine di fare delle cose che poi vengono portate altrove altrimenti non si possono fare grosse o così dicono.

In realtà, pare, i morti furono 55. Una parte erano militari che si ammazzarono tra loro per sbaglio e gli altri della gente che non si stava scontrando affatto ma che era sotto i portici alle 11 di sera aspettando notizie di quello che trasferivano gli uffici.

Non è che abbia cercato tanto, ma anche nella versione per bubbini della storia sembra chiaro che non morirono lottando fieramente nei dilaganti scontri ma per un ordine assassino di sparare su una folla che era a punto di tornarsene a casa con le sue gambe mentre i caffè chiudevano pigri. Un ordine così folle che gli stessi sparatori ne morirono tutti confusi.

E' bubbo considerare come le antiche vittime erano così simili alle moderne vittime. E come gli eserciti antichi eseguono ordini assassini come oggi (magari con più esperienza ammazzatoria ma sempre come sparatori senza volto e senza processo contro una folla fatta di persone con un volto e un nome).

E' un po' come se il passato fosse mescolato al presente e la distinzione è tra vittime e assassini e non tra antichi e moderni. Anche se gli antichi erano strani e non si capisce mai cosa combinavano e perchè. E forse un po' ci trascinano con manina schelettrica nel loro strano mondo di stracci colorati se non si bada a farsi spiegare dalle vittime antiche il senso del futuro, loro che non lo ebbero a noi che non lo vorremmo.

Troppo bubbo!

05 marzo 2011

Fide propaganda
Due cose mi chiedevo della propaganda corrente.

1) devo scrivere una lettera indignata a Bubboni. Infatti, nonostante si fosse ripromesso di non farlo, senza darsi conto ha letto qualche pezzo di un articolo di quel bevitore di the che lo traducono sulla buona rivista delle pizze. Il bubbo, già comparso in diversi post della prestigiosa serie "Capire un cazz*" è un poveretto ignorantissimo di qualsiasi legge della termodinamica, principi della fisica, della chimica o della biologia che scrive una rubrica sulla vita etica tutto risparmio delle risorse e ambiente. Uno di quelli che, dall'alto di non aver mai capito nulla che solo sembri scientifico, spiegano che un megamacchinone euro x è molto meglio di una bicicletta euro x-1 fatta con martello e incudine. Il Bubboni ha così letto che il nucleare e gli OGM hanno futuro e che chi non ci piace si deve rassegnare, sempre parlando di vita etica, eh. Ora per gli OGM basta non permettere brevettarli eppoi vediamo quanto interessa produrli perché gli affamati o i ricchi sene nutrano, quale che arriva prima. Ma sul nucleare è interessante quello del futuro. L'idea della nuova campagna globale è centrata tutta sul fatto che il nucleare ha ed è futuro. E' interessante che questo sia il tema che più patiscono gli interessati perché la dice lunga sul bubbo e sulle sue paure. Nella società precaria anche la tecnologia si vorrebe che avesse un futuro, che non fosse destinata a morire per mancanza di soldi o di stupidi minerali che qualche schiavo non riesce più a trovare a vari chilometri sottoterra.

Mami chiedo se il bubbo della vita etica lo pagano direttamente per propagandare esattamente il messaggio globale che è stato pensato oppure se è così inetto che lo copia da quello che legge senza capire da dove viene e cosa significa. Est propaganda regis bubbus or bubbus proganda magna totus dias et propala in scriptum?

Eppoi mi chiedo se il bubbo che ha soluzionato il problema delle scorie, a vari anni che dicevano che lo soluzionavano, spedendole in nazioni oscure e povere poi come fa a sostenerlo ora che ci sono i sommovimenti che non vogliono più i dittatori tanto cari alle democrazie. Ma non gli viene il dubbio cheppoi qualcuno va a cercare quella merd* appena sotterrata per farci un bombone di ringraziamento alle democrazie tutte pie? Ma non perché è tutto intelligente ma anche solo perché sene parla giusto adesso.Poi tra poco non si parla più, ma la propaganda nuclerare non dovrebbe incasinarsi con la propaganda bellica ma sostenerla, comè dovuto dai figli minori ai padri.

2) Ma quello degli stracci colorati poi qualcuno ci crede davvero? Ma è proprio scomparsa quella capacità di riderci su, sia pure di nascosto, per timore della repressione? Tra i bubbini intendo che tra i reali già lo so. Io melo credo che a fronte di tante bubberie historiche li mettono ma sapendo che il bubbo è per forza globale e non confinabile tra stracci e frontiere. I reali lo sono di un regno, ma la bubbità accomuna tutti quelli che un giorno lontano uscirono dalle acque con le loro zampette corte che non avevano neppure gli stracci per coprirsi ma una sola paura degli animali più grossi e una sola speranza di cavarsela insieme a quelli che gli volevano bene. Bubbus unversalitatis sin vessilum intra vassallum.

Troppo bubbo!

01 marzo 2011

Instrumenta bubbitatis pensamenti
Miravo a che diversi ora opinano quello che le democrazie preferiscono strani amici dittatori, anche se non arrivano a dire che sono liete di vendere armi alle peggiori dittature e sono sempre li a ridicolizzare chi si oppone ad essere colonia culturale ed economica della più terribile democrazia.

Intanto trovo anche bubbo che un tale partito e il suo giornale si sono capiti che il loro compito è raccogliere firme. Avevo ricevuto un po' di mail che dicevano di firmare per qualcosa della TV che li opprimevano. A me mi gustava poco, che se non ci fosse la TV sarebbe tutto meglio e tanto non celho e non mi interessa, ma ho provato a firmare per vedere cosa poi ne comunicavano. E ora ogni tre per due mi mandano le mail che cè da firmare per delle bubberie sempre più bubbe. Io firmo per le cose che liberano i poveri bubbini che spiegano bene e seriamente qui, come al solito, ma non per questo del partito. Questa gentaglia è, adesso, a smatellare la scuola pubblica perchè l'ha detto l'OCSE e loro raccolgono le firme. Contro di sè? No, per finta.
Per me il partito dovrebbe fare scelte, magari abbastanza belle da poter essere raccontate, e non fare che raccoglie le firme mentre vota e lavora in commissione per l'esatto contrario di quello che racconta per mail ai più sprovveduti e distratti.
Comunque è segno dei tempi che il partito raccoglie le firme come se fosse un bubbino e lascia ai bubbini il compito di pensare qualcosa di politico. Anche se crea lo spiacevole effetto che sull'acqua pubblica il partito è per privatizzare, in nome dell'amicizia e di sembrare tutto nuovo-liberista e non vecchio-comunista, e i bubbini hanno raccolto le firme anche senza che lo dicesse il giornale e ora il partito ne è fastidiato con i suoi sindaci che miravano a ramazzare qualche soldo nel modo più lurido e senza lavarsi le mani che l'acqua privata costa cara.

Così come quello delle firme è bubbo quello del minuto di silenzio. La cosa dovrebbe essere mescolata all'individualismo contemporaneo che entra in tutto quello che una volta era collettivo. Allora è bene che ogni tanto ci sia quello del minuto di silenzio ma cadauno per quello che gli importa o che ha capito. Così uno è per quelli che ammazzano morti, uno per la scuola delle firme, uno per l'ultimo coso della cronica nera antipensamento, uno per quello dei dittatori amici che li cambiano e tutto. Democraticamente cadauno ha il suo, si può espressare, e a nessuno gli importa.

Troppo bubbo!